martedì 28 giugno 2011

Bentornato Giulio, eroe osimano


Deportato in Germania per lavorare in una fabbrica di armi, è morto 67 anni fa in un bombardamento




Dal Corriere




Osimo Ormai non ci speravano più. Leandro, Lina ed Elsa Marchetti s’erano quasi rassegnati all’idea di non poter mai pregare sulla tomba del loro amato fratello Giulio, morto in Germania nel 1944, prigioniero dei nazisti in un campo di lavoro.

E invece 67 anni dopo, all’improvviso, si apre uno spiraglio per riportare a casa Giulio, che a 22 anni perse la vita sotto i bombardamenti mentre era costretto a lavorare in una fabbrica di armi tedesca. La famiglia Marchetti non si è mai rassegnata, vuole andare fino in fondo, verificare se quello spiraglio possa sul serio far ritrovare la tomba di Giulio e riportarlo nella sua Osimo. Così, tramite il blog Robertozamboni.com (“I dimenticati di Stato”), i Marchetti scoprono che Giulio è stato sepolto allo Zehlendorf di Berlino, nella zona riservata al cimitero militare d’onore dove sono tutt’ora sepolti 1.177 soldati italiani, come riporta una lastra commemorativa affissa al suo interno.

E così, dopo un anno di iter burocratico per la richiesta di rimpatrio, le spoglie di Giulio Marchetti domani tornano a casa, al cimitero di San Giovanni, nella cappella di famiglia, accanto alla bara del padre Vincenzo e della madre Virginia.

I resti sono conservati in un piccolo sarcofago che, avvolto dal Tricolore, rimarrà visitabile all’interno della cappellina fino a sabato, quando la famiglia Marchetti organizzerà nella chiesa di San Marco una cerimonia commemorativa per Giulio, alla presenza delle autorità civili che gli renderanno onore. A lui, Giulio, servitore della patria morto in guerra e rimasto lontano da casa per oltre 67 anni, dimenticato dallo Stato.

“Era un camionista, un ragazzo pieno di vita - lo ricorda oggi il fratello Leandro, 79 anni -, era arruolato nel Quinto Reggimento Bersaglieri e quando l’8 settembre 1943 ci fu l’armistizio e venne catturato dai tedeschi era di stanza a Pinerolo”. Giulio fu deportato a Berlino, costretto a lavorare in una industria bellica, fra le prime prese di mira dalle truppe d’aviazione degli Alleati. E così infatti, il 13 settembre 1944, un anno dopo, rimase coinvolto in una incursione aerea antinazista: per lui e tanti altri deportati italiani che lavoravano forzatamente in quella fabbrica di Berlino non ci fu nulla da fare.

Da allora la famiglia Marchetti non era più riuscita a trovarlo per portare a casa almeno il suo corpo. Solo l’anno scorso è arrivata la svolta che Leandro e le sorelle aspettavano da anni. “Ero andato a visitare il campo di concentramento a Dachau - racconta Massimo, il figlio di Leandro - e quando tornai a casa mio padre mi disse: potevi dirmelo che passavi di lì, ti avrei fatto cercare mio fratello Giulio, che è da qualche parte in un cimitero a Berlino”.

Così Massimo ha iniziato a navigare sul web alla ricerca di qualcosa che potesse fargli capire se e come poter ritrovare lo zio. “Ed è grazie al blog di Roberto Zamboni - spiega Massimo - che abbiamo capito come provare a riportare a casa lo zio. Da I dimenticati dallo Stato abbiamo appreso che era al cimitero Zehlendorf e scaricato tutti i moduli e le informazioni utili per avviare le pratiche”.

Il 13 agosto 2010 la prima missiva inviata al ministero della Difesa per sapere dove fosse stato tumulato di preciso Giulio. Un mese dopo la risposta: “Riquadro 1, fila 6, tomba 103 del cimitero militare italiano d’onore”. L’iter per il rimpatrio è durato neanche un anno e domenica scorsa Leandro accompagnato dal figlio Massimo e dalla nuora sono saliti sul volo Rimini-Berlino: “Abbiamo voluto essere presenti alla esumazione - ha raccontato Massimo -, c’eravamo noi e una famiglia siciliana. In quel giorno cinque soldati italiani sono stati esumati e tutti e cinque torneranno in Patria domani. Le onoranze funebri li riporteranno in auto facendo tappa nelle loro città: prima a Como, poi in Toscana, quindi qui a Osimo, poi L’Aquila e infine in Sicilia”.

Per Leandro domenica scorsa rimarrà indelebile nel cuore: “Erano 67 anni che aspettavo di pregare sulla sua tomba, è stata una grande emozione e lo è tutt’ora nel pensare al suo ritorno a Osimo” ha raccontato ieri commosso mentre nella sua casa in via Guazzatore mostrava lettere e foto che raccontano la storia. Le spese per il rimpatrio saranno tutte a carico della famiglia Marchetti, ma al Comune è stato chiesto un contributo. Con Roberto Zamboni che dal blog annuncia una proposta di legge che impegni lo Stato a sostenere le spese “per i soldati morti all’estero che sono stati dimenticati dopo un’assurda legge del 1951, per la quale non si sarebbe più dovuto parlare della guerra” ha detto Massimo. E in attesa di riscontri positivi, intanto Giulio da domani sarà finalmente più vicino ai suoi cari e Osimo potrà rendere onore ad un suo eroe.

domenica 26 giugno 2011



Manifestazione 'No ai rigassificatori', dichiarazione dell’assessore Donati



Da vivere Ancona





L’assessore regionale all’Ambiente, Sandro Donati, interviene in merito alla manifestazione di Ancona.



“Dal confronto tecnico avviato con l’Api nelle ultime settimane, stanno emergendo risposte e impegni da parte dell’azienda rispetto ai punti fermi e alle richieste indicate nella mozione approvata dal Consiglio regionale. Sul versante della tutela e della sicurezza ambientale ed epidemiologica, in particolare, è emerso l’impegno ad effettuare investimenti e adottare misure anche maggiori rispetto alle prescrizioni già previste dalla Valutazione di impatto ambientale.

Da sottolineare, tra l’altro, che dall’analisi epidemiologica condotta dall’Arpam e dal Dipartimento della salute, emerge come la situazione epidemiologica dei residenti a Falconara non si discosta in modo rilevante dalla gran parte delle analoghe realtà marchigiane. Anzi, il dato falconarese dei tassi di mortalità e dei tassi dei ricoveri, risulta inferiore alla media complessiva marchigiana e di altre realtà industriali della regione. Quanto al rischio, paventato da più parti, di una modifica del Pear nel caso in cui venisse realizzato il rigassificatore, è bene precisare che questo non avverrà in alcun modo”. Donati sottolinea anche che esiste già un parere favorevole all’impianto “espresso dagli uffici tecnici regionali, nella loro totale autonomia e con una valutazione puramente tecnica”.




dalla Regione Marche
http://www.regione.marche.it/





Questo è un comunicato stampa inviato il 25/06/2011 pubblicato sul giornale del 27/06/2011

sabato 25 giugno 2011




Un weekend ricco d’iniziative culturali da domani a domenica

Mostra, gran ballo e musica per onorare l’Unità d’Italia


Falconara Sono dedicate alle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia le iniziative culturali promosse dall’assessorato alla Cultura nell’ultimo weekend di giugno. Domenica alle 18 il Cart apre le porte al centro Pergoli di piazza Mazzini con un allestimento straordinario a una selezione di opere d’arte provenienti dal palazzo romano della Farnesina e che richiamano il tema della storia d’Italia. “Partendo da una cinquantina di opere come nucleo centrale intorno alle quali identificare il senso della specificità del progetto - dice Stefano Tonti, responsabile scientifico del Cart - la mostra viene a essere uno spaccato dell’arte contemporanea attraverso la lettura di aspetti e tematiche che si richiamano alla nostra nazione, percorsi con stili, tecniche e temi diversi e diversificati da autori distanti fra loro, ma che sono protagonisti riconosciuti nel panorama artistico nazionale e internazionale”. La mostra contribuisce anche a rendere nota la tradizione del senso e dell’idea di una collezione d’arte come quella presente nel Palazzo della Farnesina a Roma, sede del ministero degli Affari Esteri, quale modello di un ruolo didascalico riconoscibile e riconosciuto a questa istituzione anche per la sua attività nell’ambito della valorizzazione dell’arte contemporanea. L’esposizione “Luoghi, tempi e gente d’Italia” alla Collezione d’Arte della Farnesina, curata da Tonti insieme a Silvia Cuppini, resterà aperta fino al 30 ottobre.


Sempre domenica alle 21 piazza Mazzini accoglierà il Gran ballo Risorgimentale organizzato della Società di danza di Ancona, associazione che studia e insegna le danze ottocentesche. Dame e cavalieri in abiti d’epoca saranno protagonisti di una festa come ne furono organizzate in tutta Italia per festeggiare l’Unità perché i gran balli sono, per tutto il XIX secolo, un momento di incontro e di relazione e negli anni della lotta risorgimentale diventano anche un luogo privilegiato per la diffusione delle idee unitarie. I danzatori si esibiranno in valzer, marce, contraddanze, quadriglie sulle musiche di celebri compositori fra cui Strauss e Verdi. Alla sala mercato di via Bixio ultimi giorni per la mostra 150 anni dell’Unità d’Italia proposta dalla fondazione duca Roberto Ferretti di Castelferretto.

Domani, invece, la corte del Castello accoglierà il saggio finale di musica leggera (ore 21, ingresso 6 euro, parte dell’incasso sarà devoluto all’associazione Morsucci), mentre domenica, sempre al Castello andrà in scena “Pazza (i) dea” uno spettacolo della compagnia Iride con la regina di Luca Carrassi. Sempre domani nella zona di Rocca Priora alle 17,30 è in programma una visita guidata del castello con degustazione di gelato artigianale e alle 18,30 escursione naturalistica sulle sponde dell’Esino.

Marina Minelli (Corriere Adriatico)

mercoledì 22 giugno 2011

Una manovra da oltre 27 milioni


Ne discute il Consiglio del 29 giugno. Tagli dal governo per 800 mila euro




Dal corriere





Falconara E’ una manovra da 27 milioni e 321 euro quella che l’esecutivo Brandoni presenterà in consiglio comunale il prossimo 29 giugno.

Una cifra che, come fa notare l’assessore Raimondo Mondaini non si discosta molto da quella dello scorso anno.

Nonostante i circa 800 mila euro di tagli governativi Brandoni e i suoi sono riusciti a portare a pareggio i conti senza ulteriori aggravi sui cittadini, ma “lavorando soprattutto sull’accertamento dell’evasione che ha riguardato anche contribuenti importanti”.

“Ad esempio – spiega Mondaini – l’Eni che con la sua centrale fino a oggi pagava nove mila euro all’anno di Ici, ora dovrà versare al Comune 140 mila euro”.

Falconara ha ancora sulle spalle il peso di una situazione finanziaria difficile e al momento è due volte sopra il livello massimo di indebitamento con 72 milioni di euro di passivo. Nessuna variazione per tasse e tariffe.

“Anche la Tarsu – aveva chiarito nei giorni scorsi l’assessore al Bilancio - pur con l’avvio della raccolta differenziata non aumenterà, poiché il + 1,9 % necessario per coprire il costo del nuovo servizio viene dai recuperi che stiamo effettuando in questo periodo”.

Il problema dei mutui

Per far quadrare i conti l’amministrazione comunale ha deciso di tirare ulteriormente la cinghia, ritoccando e contraendo le previsioni di alcuni servizi. “Abbiamo chiesto a tutti i dirigenti e responsabili dei settori – dice l’assessore Mondaini – di rivedere le loro richieste e stiamo limando il più possibile, ma il problema vero di questo bilancio è il problema dei mutui. Le finanze comunali sono infatti ‘ingessate’ dall’impossibilità di contrarre nuovi mutui per coprire le spese straordinarie”.

“Qualche incertezza – osserva ancora l’assessore Mondaini – deriva solo dal fatto che alcune somme che ci venivano trasferite direttamente dallo Stato in denaro adesso lo saranno in compartecipazioni alle imposte, quindi la loro entità esatta la sapremo solo in fase di consuntivo, per adesso possiamo fare solamente una stima”.

Confermata anche la sospensiva della sentenza di primo grado che condannava l’ente a pagare un milione e mezzo di euro per la questione della ex fabbrica Filipponi di Villanova.

Nel 2004 l’amministrazione Carletti aveva stipulato un contratto preliminare di acquisto dell’ex fabbrica Filipponi, mentre due anni dopo il sindaco Riccardo Recanatini, aveva abbandonato l’ipotesi dell’acquisto.


Marina Minelli,

sabato 18 giugno 2011


NO ALLE CORTI ISLAMICHE IN ITALIA. LA PROTESTA DI SOUAD SBAI



Giudici islamici per omicidi commessi da islamici. In Italia. È questa la richiesta provocatoria di una donna italiana, convertita all’Islam, lanciata durante Domenica 5 (non "Buona Domenica", come avevo scritto sotto, mi perdonino la D'Urso e Brachino!, ndr), il programma-contenitore della domenica pomeriggio su Canale 5, dove Claudio Brachino ospitavaDaniela Santanchè e Souad Sbai, deputato del Pdl da sempre in prima linea per rivendicare i diritti delle donne islamiche.



Onorevole Sbai, cosa è successo in trasmissione?



«Sono sdegnata. Questa signora italiana convertita da anni all’Islam si è presentata in tv con il velo, copertissima e applauditissima dalle colleghe che ha portata con sé in studio. Si parlava dei terribili fatti di sangue legati all’intolleranza religiosa e lei ha dichiarato con freddezza che servirebbe una corte islamica per tutti i reati che coinvolgono l’Islam».



In Italia?



«Esattamente. A pari di quello che succede in Inghilterra dove le ragazze fino alla terza generazione si trovano a essere giudicare da giudici islamici».



Come sono le sentenze?



«Permissive e maschiliste. La donna vale la metà. Quando ci sono maltrattamenti e violenze, i giudici chiamano il marito e gli consigliano solo di fare più attenzione. È una cosa aberrante. Anche nell’eredità la donna ha diritto a un quarto dei beni».



Lei è sorpresa per la richiesta di un tribunale speciale?



«No, sono molto preoccupata. Questi estremisti piano piano avanzano con le loro richieste e li invitiamo pure nelle trasmissioni. Quella donna ha fatto una precisa proposta con una freddezza e lucidità inquietante. Lo ha fatto apposta. Oggi è toccato a lei, domani lo farà qualcun altro. Diventerà un’abitudine e a molti sembrerà normale istituire corti islamiche anche in Italia».



Ma non pensa che siano solo delle provocazioni?



«No, sono degli esaltati che pensano di avere terreno fertile attorno.Ma devono vergognarsi. Non hanno capito niente dell’Islam. Non ci servono convertiti che ci vengano a insegnare la cultura arabo-islamica e come dobbiamo vestirci. Quella donna e tanti come lei sono caduti nella rete delle sette e possono rimanerci dentro a vita».



Avverte un radicamento delle posizioni estremiste islamiche qui da noi?



«Otto italiani ogni giorno diventano musulmani, si convertono soprattutto all’islam radicale, dove ci sono imam che fanno il lavaggio del cervello ai nuovi arrivati. Le donne che sposano i marocchini diventano degli zerbini, non riescono a pensare, si vestono come nel medioevo. Anche gli uomini italiani che sposano donne arabe finiscono per diventare degli estremisti».



In Italia chi gli dà spazio?



«Li asseconda la solita sinistra buonista. Povera Italia. Noi, in buona fede, parliamo di regolarizzazione, di cittadinanza, e questi vogliono creare delle corti che invece tolgono la libertà della persona. Vanno avanti con le loro richieste mentre noi arretriamo: non abbiamo neppure ottenuto l’abolizione del foulard che vediamo indossare persino alle bambine arabe».



A che punto è la proposta di abolizione del burqa?



«Sarà discussa questa settimana in commissione Affari costituzionali. Spero si eliminato perché rappresenta l'annullamento della persona». (Fonte: Informazione Corretta, 28/9)



A riguardo: Islam: Confederazione Marocchina, no all'integralismo Leggi tutto... .


E a proposito di Inghilterra: link .


Invece in Belgio: link e in Olanda: link .


E una macabra chicca dall'Egitto: link . Poi: link, link . E purtroppo in Giordania: link .
Cosa si può fare per evitare che certe proposte estremiste trovino spazio?



«Io proporrò un disegno di legge in cui venga sancito che una corte islamica in Italia non sarà mai costituita. Non sia mai che qualcuno venga convinto da questi personaggi a mettere in cantiere una cosa così aberrante!».



Ma le corti islamiche valgono anche per gli omicidi?



«Certo. E quella donna ha detto in modo freddo che gli islamici devono essere giudicati da altri islamici. Questi esaltati avanzano. E diventeranno un problema per la società italiana».



Uno scenario inquietante.



http://milleeunadonna.blogspot.com

domenica 12 giugno 2011

La città insorge. Mercoledì il consiglio comunale in seduta aperta


“Assurdo togliere l’automedica” Alla Regione un Odg bipartisan




Dal Corriere




Falconara La vicenda dell’automedica il cui servizio è stato sospeso per decisione della Asur arriva in consiglio comunale. Mercoledì (piazza Mazzini ore 18) è in programma una seduta consiliare aperta durante la quale verranno illustrati tutti gli aspetti ed i motivi di una scelta che rischia di pesare enormemente sui cittadini. In occasione del consiglio comunale i gruppi (Pdl, Pd, Cic, Udc e Fli) sottoscriveranno un ordine del giorno unitario che sarà inviato alla Regione Marche. “Per l'occasione – fa sapere il capogruppo del Pdl Marco Giacanella – è stato contattato telefonicamente il dottor Ciccarelli direttore dell’Asur di zona, il quale ha declinato l'invito sostenendo che a breve le istituzioni competenti decideranno sul punto. Questo consiglio comunale appare dunque ancora più importante”.

E mentre prosegue la raccolta di firme uno dei consiglieri del Pdl, il medico Stefano Vannini, oltre ad esprimere la sua soddisfazione nel vedere “finalmente unite la maggioranza e l'opposizione su un tema che sta particolarmente a cuore a tutti i cittadini di Falconara”, fa alcune considerazioni di carattere sanitario. “Portare il Pronto soccorso al paziente e non il paziente al Pronto soccorso – dice – significa guadagnare tempo prezioso. Soccorrere, esaminare, diagnosticare, praticare terapia d'urgenza è spesso più importante di un ricovero ospedaliero. Nei casi di emergenza i migliori risultati si ottengono quando si interviene nei primi 3-5 minuti e questo perché un danno irreversibile del sistema nervoso centrale può verificarsi in caso di una anossia o ischemia cerebrale prolungata per più di 5-7 minuti a seconda dei casi e delle variabili individuali. In molti casi una rianimazione di base immediata e di breve durata è sufficiente per assicurare un recupero pronto e completo”. Lo stesso dicasi in caso di traumi cranici o sospette lesioni alla colonna vertebreale: “il rapido riconoscimento delle stesse può spesso scogiurare drammatiche sequele neurologiche” spiega Vannini. “Per non parlare – va avanti il medico – di emorragie, di soffocamenti o delle urgenze prevalentemente estive ma estremamente frequenti come colpi di sole, di calore, principi di annegamento e cosi via. La sopravvivenza dipende dalla corretta realizzazione di una serie di interventi”.

Secondo Vannini sono i numeri stessi a confermare “la necessità di mantenere l'automedica a Falconara, visto che su 1564 interventi eseguiti nel 2010 ben 939 gravitavano nel nostro territorio e solo 258 su quello di Chiaravalle”. “Spostare l'automedica a Chiaravalle – osserva – non è un controsenso, ma una enorme illogicità”.

Avviato 17 anni fa in via sperimentale proprio a Falconara grazie ad un progetto elaborato dalla Croce Gialla insieme alla facoltà di Medicina e chirurgia, il servizio Potes, cioè un’auto attrezzata con apparecchiature speciali per la rianimazione e con a bordo un medico, si è rivelato decisivo in molti casi. La petizione popolare per il mantenimento dell’automedica a Falconara può essere sottoscritta presso la sede della Croce Gialla, in tutte le farmacie, nei negozi, in tutti gli studi medici. “I falconaresi – commentano i volontari della Croce Gialla che si stanno impegnando a difesa dell’automedica – devono far sentire forte la loro voce, perché questa decisione prima di essere immotivata è assurda”.

giovedì 9 giugno 2011

“Consiglio aperto dedicato all’Api”


Approvato l’Odg a sostegno dei lavoratori. Il sindaco pensa a una seduta straordinaria




Dal Corriere




Falconara Sindaco e giunta in prima linea a tutela dei lavoratori Api. Approvato ieri in consiglio comunale (con l’astensione del Pd e il voto contrario dei Cic) l’odg dei consiglieri Pdl Marco Giacanella e Raimondo Baia a sostegno dei dipendenti dell’azienda, ma il sindaco Brandoni ha proposto di organizzare anche una iniziativa durante la quale discutere di tutta la vicenda, la situazione attuale e le prospettive future.

“Stiamo pensando ad un consiglio comunale aperto – spiega il capogruppo del Pdl Marco Giacanella – ma sui tempi e i modi vedremo cosa deciderà la conferenza dei capigruppo”. Nell’ordine del giorno Giacanella e Baia hanno chiesto al sindaco di impegnarsi “a convocare il prima possibile un tavolo con le Rsu aziendali e a trasmettere l’esito di questo incontro alla Regione Marche, affinché questa discussione possa rappresentare un ulteriore elemento per le future scelte della Regione stessa”.

“Si stima che entro il 2015 il sistema della raffinazione sarà concentrata in massima parte nei paesi cosiddetti emergenti in Asia, Medio Oriente e Africa – hanno fatto notare i due consiglieri del Pdl – la realizzazione di nuovi impianti in queste aree sarà in grado di incidere sulle direttrici di destinazione dei greggi pesanti, tanto da far sì che gran parte della crescita attesa dei consumi mondiali sia soddisfatta da questi nuovi produttori. Sul sistema di raffinazione di America e dell’Europa già si vedono gli effetti negativi di questa tendenza tanto che dal 2009, hanno subito una netta flessione dei tassi di lavorazione, scesi in media intorno all’80% e, in alcuni casi, anche al 60%”. Una situazione che sta pesando anche sull’impianto falconarese tanto che la proprietà, ricordano i due consiglieri del Pdl, “sta prepensionando circa 94 dipendenti dei 430 occupati”.

“In queste condizioni – spiegano Giacanella e Baia – e visto che il Pear è secondo tutti inadeguato alle esigenze energetiche della regione, non è possibile non prendere in considerazione il progetto presentato dalla società Api che prevede ingenti investimenti per la ristrutturazione del sito e quindi miglioramento della sicurezza, una maggiore tutela dell’ambiente e il mantenimento e il rafforzamento dei livelli occupazionali”. Nel corso della seduta consiliare è stata anche approvata all’unanimità la variante al Prg richiesta per la realizzazione di un campo polivalente con annessa struttura di servizio e spogliatoi per un massimo di 80 metri quadrati a fianco della chiesa di Santa Maria di Loreto al Barcaglione di proprietà della parrocchia di San Giuseppe in via Italia.

“L’attuazione dell’intervento – ha comunque chiarito il sindaco e assessore all’Urbanistica Brandoni – dovrà altresì garantire la contestuale realizzazione di opere necessarie al miglioramento dell’accessibilità in ingresso e in uscita tra l’area e la viabilità principale, ai fini della sicurezza, nonché la sistemazione della zona parcheggio in relazione alla maggiore capacità ricettiva della struttura”.

mercoledì 8 giugno 2011

Non ho ancora il nastro magnetico, ma piu' o meno il mio intervento suonava cosi'



e ricordatevi cari amici dell'opposizione, che fino a che saro' consigliere comunale, continuero'



ad incornarvi fino a che non vi avro' buttato tutti quanti per aria.






Grazie per la parola presidente, buongiorno a tutte le persone presenti

Comincio salutando alcuni colleghi della Raffineria Api di Falconara oggi presenti qua in sala consiliare. Grazie per la presenza.
Ricordo ai miei colleghi che oggi siete qui in qualita' di auditori. Significa che non potete parlare e non potete interagire. So che
il mio richiamo non serve perche' gli operai sono persone civili. Ma oggi voglio togliermi alcuni sassolini dalle scarpe.
Parto dall'ottobre del 2008. Quando in questa aula si voto' il parere sulla convenzione tra Api e comune di Falconara Marittima per quanto riguarda le centrali turbogas. Sappiate che Il PDL E L'UDC votarono favorevolmente. Contrari Pd e Lista civica CIC. Al tempo cari colleghi prendei la parola per spiegare le motivazioni del voto favorevole del popolo delle liberta' di Falconara. In aula consiliare, dove oggi sedete voi, cari colleghi, erano presenti 200 persone dei comitati cittadini che, come ebbero l'occasione, cominciarono ad insultarmi in tutti modi possibili, non facendomi terminare nemmeno l'intervento.
Questa e' la democrazia di chi si riempe la bocca ma che non conosce il significato della parola stessa.
Ma oggi ci divertiamo, oggi parliamo, oggi i lavoratori devono sapere cosa succede in queste aule a loro insaputa, mentre lavorano, mentre dormono, mentre passano il tempo con le loro famiglie, mentre pagano le loro bollette.....
Parto dal 4 Novembre dello scorso anno. Quando proprio in questa aula si riuni' la commissione ambiente della provincia di ancona. Mi ricordo che furono invitati tutti i sindaci della zona. Erano presenti i sindaci di Ancona, Falconara, Camerata Picena, Chiaravalle, Montemarciano, Senigallia. Tutti contrari al rigassificatore. Tutti meno uno. Il sindaco di Falconara Brandoni. Quella riunione passo' alla storia in quanto ricordo ancora le parole del sindaco Mangialardi di Senigallia (Partito democratico). Mangialardi parlo' di fiumi di ipoclorito, acqua gelata, compromissione della stagione turistica, devastazione del mare, devastazione della flora e della fauna marina, correnti di varachina che a causa del rigassificatore sarebbero giunte sulle coste di Senigallia.
Ascoltando Mangialardi, mi augurai che il sindaco stesso, prima o poi potesse incontrarsi con la raffineria in maniera tale da fugare i suoi dubbi. Detto fatto. Il 31 maggio corrente anno, alla chiesa dei frati di falconara, si e' tenuta una tavola rotonda. Presenti l'amm. delegato Cogliati, il sindaco di Falconara, il sindaco di Senigallia Mangialardi e il presidente della commissione ambiente della provincia.
Be cari colleghi, dovete sapere che il sindaco Mangialardi ha cominciato il suo intervento nel seguente modo: "io non parlo di dati tecnici". Ma come?? Il sindaco Mangialardi che quando non c'e' la raffineria vomita dati su tutti quanti, oggi che ha la possibilita' di confrontarsi con i tecnici Api non parla di dati ambientali?? Ma allora il sindaco Mangialardi oltre a fare il sindaco non e' un tecnico di impianto!!! Come mai il sindaco Mangialardi non favella?? Rimarremo per sempre con il dubbio.
Continuo con il mio intervento portandomi all'ottobre del 2009. Si parla di 94 prepensionamenti, si parla di lavoro e di diritto al lavoro. Gli operai Api manifestano davanti l'azienda.
Mi sarei aspettato di vedere membri del partito democratico presenti tra i lavoratori che manifestavano per il loro sacrosanto diritto. Il Partito democratico non si e' presentato. Ma che bravi! Lo stesso partito democratico che tappezza la provincia di ancona con su scritto :"il lavoro prima di tutto!". Allora mi sono detto: forse i politici del partito democratico adotteranno questo modo di fare con tutti quanti! Pronti e via l'anno dopo crisi FINCANTIERI. E che vedo?? Una parata di deputati, senatori, consiglieri regionali e coordinatore provinciale in mezzo agli operai della Fincantieri. Tutti targati Pd ovviamente. Eravate tutti li nel portare sostegno ai lavoratori. E bene avete fatto.
Quindi ho pensato: sara' stata una mancanza momentanea la vostra assenza con gli operai Api. Pronti e via manifestazione proletaria Api il 17 maggio anno corrente. 300 operai in regione che manifestano per il proprio posto di lavoro. Il partito democratico non c'era ancora una volta. Non vi siete presentati. E guardate che potevate venire in mezzo agli operai magari dicendo : ragazzi siamo con voi, il lavoro e' sacro, ma sappiate che contestiamo l'azienda per i seguenti motivi..... E invece niente. Non c'eravate, avete lasciato ancora una volta soli gli operai della raffineria. La realta' e' che noi non eravamo soli, con noi ed in mezzo a noi c'erano il sindaco di falconara Brandoni (PDL), Ivana Ballante e Milva Magnani (consiglieri provinciali PDL), Giacomo Bugaro e Giovanni Zinni (consiglieri regionali PDL), Carlo Ciccioli (Deputato alla camera PDL). Ecco come vi siete ridotti. Ecco cosa rimane del Partito democratico.
Ora, cari colleghi del Partito democratico vi leggo alcune frasi pronunciate dal Sindaco Maurizio Mangialardi (Partito democratico) sul Carlino del 2 Giugno: " LA RAFFINERIA VA SMANTELLATA"; "RICHIEDO CHE VENGA DEL TUTTO SMANTELLATA LA RAFFINERIA API"; "SMANTELLANDO LA RAFFINERIA API SI CREEREBBE UNA PROSPETTIVA OCCUPAZIONALE"; "LA RAFFINERIA SE NE DEVE ANDARE" (ultima frase sentita con le mie orecchie).
Ora, colleghi dell'opposizione vi trovate in faccia la verita'. Quello che una parte del centrosinistra pensa di fare alla raffineria e agli operai. Ora dunque dovete prendere una decisione, visto tra l'altro, che quando Mangialardi pronunciava queste parole, voi applaudivate fragorosamente; Voi dovete dirmi se condividete le frasi di Mangialardi, e quindi pensate che l'Api se ne deve andare ed essere smantellata, oppure, dovete dire se siete solamente crontrari agli impanti di rigassificazione e centrali termoelettriche. Oggi vi sbatto in faccia le vostre parole. Oggi chiedo ad Antonio Mastrovincenzo, un cognome forte ed importante, conosciuto in vari ambiti; oggi chiedo a Mastrovincenzo, capogruppo del Pd di Falconara, visto che non ho mai letto una sua dichiarazione a tal riguardo, se e' favorevole o contrario agli investimenti Api. Oggi Mastrovincenzo e' ora che parli, e' ora che scopri le carte.
Quando Parla il Consigliere Baia, caro Lodolini (che nel frattempo mi accusava), Io non penso ai voti, io non penso alle elezioni comunali del 2013, io non penso ai miei colleghi di Raffineria. Quando parla Raimondo Baia, Io penso a Francesco e Leonardo, che sono i miei figli e penso a mia moglie che sta a casa disoccupata. Mia moglie che ogni giorno mi aspetta sulla soglia di casa quando il marito operaio torna dal lavoro. Pregate iddio che tanti papa' della raffineria un giorno non dovessero trovarsi nella situazione di tornare a casa con l'azienda chiusa e senza posto di lavoro.






Raimondo Baia
tuta blu Api Raffineria

domenica 5 giugno 2011

Corriere Adriatico

Un parcheggio da cento posti al parco Kennedy

Falconara “Il progetto è visibile sul sito del Comune da mesi, ma se qualcuno ha dei dubbi o delle domande sono pronto a discuterne”. Il volantinaggio contro la proposta di un parcheggio nella parte bassa del parco Kennedy ha colto di sorpresa l’assessore ai Lavori pubblici Matteo Astolfi al quale non era arrivata nessuna protesta ufficiale. Il parcheggio, che occuperà lo spazio dell’attuale campo da calcio fino ai bagni ed agli spogliatoi, sarà costituito da un piano semi interrato di circa un metro e mezzo rispetto all’attuale “piano campagna” e da un piano rialzato; sopra verrà realizzato uno spazio di 2790 metri quadrati da allestire con attrezzature sportive, zona ricreativa, bar e servizi. Costo totale dell’operazione (compreso il restyling dei marciapiedi di via Trento e del vialetto lungo la Flaminia che così formeranno una sorta di percorso verso il mare) circa 5 milioni di euro che dovrebbero essere reperiti con un project financing. “Da una prima analisi che abbiamo fatto – dice Astolfi – pare che le possibilità di rientro ci siano e anche possibili investitori, ma adesso ci serve un progetto vero e per capire bene come ci possiamo muovere. Questo il motivo del bando per l’affidamento di un incarico per la compilazione di uno studio di fattibilità tecnica ed economica”. “Le indagini geologiche sono state fatte – spiega l’assessore – e abbiamo avuto il via libera, la zona è argillosa e va bene, gli edifici devono poggiare su argilla compatta”. Dovrebbero essere realizzati 70 box privati ed un centinaio di posti auto che diventeranno un parcheggio aperto al pubblico, a servizio del quartiere, ma anche e soprattutto del mare. E visto che si parla di spiaggia nel bando per il project financing è stata inserita anche la riqualificazione della strada che porta verso la Flaminia e del vialetto Marotta che dovrebbe diventare una passeggiata nei pressi dell’arenile. L’assessore è pronto a partire e fa anche sapere di avere una certa fretta, in modo da poter concludere il tutto entro l’anno, inserire il progetto nel piano delle opere pubbliche e possibilmente inaugurare il tutto entro la fine del 2012 o l’inizio del 2013.
Falconara E’ arrivata alla terza edizione “Falconara in Fiera” la manifestazione che il primo sabato di giugno porta nel centro cittadino artigiani impegnati negli antichi mestieri, mostre di artigianato artistico, un mercato dei fiori, stand di prodotti enogastromonici con degustazioni e un mercatino degli hobbisti.

“Non si tratta del classico mercato del lunedì in notturna – spiega l’assessore al Commercio Raimondo Mondanini – ma di un evento pensato per rivitalizzare l’appuntamento di fine luglio, l’antica fiera di Santa Cristina, che rischiava di perdere di attrattiva, tornato in auge con la prima edizione e riconfermato per la terza volta poiché è diventato ormai un incontro molto atteso”.


Il centro si è rianimato col mercatino tra antichi mestieri, mostre e fiori

Molto attesa e partecipata anche la “cena sotto le stelle” organizzata dalla Gemeaz (la società che gestisce le mense comunali) in piazza Catalani con la seguire la musica del “Paola Piccioni duo”. Su piazza Mazzini sono stati concentrati gli espositori dell’artigianato artistico, mentre il tratto pedonale di via Bixio è stato invaso dai fiori.

Infine nella zona sud, nei pressi della galleria commerciale, hanno trovato spazio gli hobbisti che hanno accolto l'invito dell'amministrazione comunale.

Ai bambini è stata invece dedicata piazza Garibaldi animata da spettacoli di magia, giocolieri, baby dance, trucca bimbi e altri giochi. Come sempre la kermesse ha ottenuto un grande successo con un pubblico di tutte e le età.
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Corriere Adriatico

Senza mutui bilancio blindato

Il governo ha tagliato 800 mila euro. Niente tasse, ma servizi ridotti all’osso

Falconara Il Comune dovrà fare a meno di 800 mila euro. Questo il valore dei tagli del Governo che incidono pesantemente sulle casse dell’ente. Nonostante tutto la giunta Brandoni è riuscita a chiudere il conto economico di previsione per il 2011 e prima del passaggio in Consiglio comunale (in calendario per il 29 giugno) illustrerà il bilancio ai sindacati ed alle categorie nei due incontri del 6 e 8 giugno. E Falconara ha ancora sulle spalle il peso di una situazione finanziaria difficile, due volte sopra il livello massimo di indebitamento con 72 milioni di euro di passivo.

L’obiettivo del Comune è però quello di non pesare ancora di più sui cittadini e infatti l’assessore al bilancio Raimondo Mondaini, a pochi giorni dal suo insediamento nel marzo scorso aveva fatto sapere che tasse e tariffe non avrebbero subito variazioni. “Anche la Tarsu – aveva chiarito - pur con l’avvio della raccolta differenziata non aumenterà poiché il + 1,9 % necessario per coprire il costo del nuovo servizio viene da i recuperi che stiamo effettuando”. Per far quadrare i conti l’amministrazione comunale ha deciso di tirare ulteriormente la cinghia, ritoccando e contraendo le previsioni di alcuni servizi. “Abbiamo chiesto a tutti i dirigenti e responsabili dei settori – aveva fatto sapere Mondaini – di rivedere le loro richieste e stiamo limando il più possibile, ma il problema vero di questo bilancio è il nodo dei mutui. Le finanze comunali sono infatti ‘ingessate’ dall’impossibilità di contrarre nuovi mutui per coprire le spese straordinarie”. Nel bilancio una voce importante è anche quella relativa al recupero dell’evasione e il Comune si appresta ad intervenire su tutti i fronti anche creando dei gruppi di lavoro. Fra tanti problemi una buona notizia però c’è, pare sia quasi certa la sospensiva della sentenza di primo grado che condannava l’ente a pagare un milione e mezzo di euro per la questione della ex fabbrica Filipponi di Villanova. Nel 2004 l’amministrazione Carletti aveva stipulato un contratto preliminare di acquisto dell’ ex fabbrica Filipponi, due anni dopo il sindaco Riccardo Recanatini, vista anche la gravissima situazione finanziaria del Comune, e ritenendo superato, e quindi non più obbligatorio, il contratto stipulato dalla proprietà con la amministrazione che lo precedette, aveva abbandonato l’ipotesi dell’acquisto rinunciando anche al contributo di circa 5 milioni di euro del contratto di Quartiere Falconara Nord). La proprietà ha citato in giudizio il Comune e con sentenza 1115/2010 il Tribunale di Ancona ha condannato l’ente ad un risarcimento danni di 1,5 milioni di euro.

marina minelli,

mercoledì 1 giugno 2011

Dedicato ai lavoratori Api



Discussione il 7 giugno in mattinata. Seguira' l'orario




I sottoscritti Consiglieri del PDL, Raimondo Baia e Marco Giacanella


PREMESSO CHE
Si stima che entro il 2015 il sistema della raffinazione sarà concentrata in massima parte nei paesi cosi detti emergenti ubicati in Asia, Medio Oriente e Africa;
La realizzazione di nuovi impianti in queste aree sarà in grado di incidere sulle direttrici di destinazione dei greggi pesanti, tanto da far sì che gran parte della crescita attesa dei consumi mondiali sia soddisfatta da questi nuovi produttori;
Sul sistema di raffinazione di America ed dell’ Europa già si vedono gli effetti negativi di questa tendenza tanto che dal 2009, hanno subito una netta flessione dei tassi di lavorazione, scesi in media intorno all’80% e, in alcuni casi, anche al 60%;
Anche la società Api Raffineria di Falconara ha subito gli effetti di questa situazione ricorrendo repentinamente ad un “forzoso” prepensionamento di circa 94 dipendenti;
ad oggi la società Api Raffineria di Falconara da lavoro direttamente a 430 dipendenti oltre ad un consistente indotto che garantisce occupazione e lavoro ad almeno altre 2000 persone;
In aggiunta a ciò la società Api versa nella casse dello Stato circa 800 milioni di euro di cui circa 80 direttamente alla Regione Marche;


RILEVATO CHE
Questa situazione di emergenza potrebbe compromettere seriamente i livelli occupazionali locali e/o rischia di danneggiare e peggiorare le condizione di lavoro dei dipendenti della Raffineria e di quelli delle ditte esterne;
La società Api ha presentato un progetto che prevede ingenti investimenti per la ristrutturazione del sito sostenendo che ciò porterà un miglioramento della sicurezza del sito, una maggiore tutela dell’ambiente ed il mantenimento ed il rafforzamento dei livelli occupazionali ;
Tale progetto deve essere valutato dalle competenti istituzioni sovra ordinate in congrui tempi in modo da salvaguardare la città e dare al contempo certezze ai lavoratori che operano sul sito, alla società Api ed alle imprese esterne, consentendogli una serie programmazione degli investimenti;


PRESO ATTO CHE
Hanno rilevato l’inadeguatezza dell’attuale PEAR anche molti esponenti dell’attuale maggioranza di centrosinistra regionale compreso l’Ass. Regionale all’Ambiente Sandro Donati il quale ha dichiarato che “Tutte le nostre scelte devono tenere ben presenti gli impatti che avranno sulle future generazioni. Si rispecchia in questo anche la volontà di potenziare il nostro PEAR, affinché tutte le iniziative di sviluppo puntino su innovazione, efficienza energetica, fattibilità socio-economica e crescita occupazionale. Il tutto perché l’ambiente e le attività ad esso connesse siano opportunità per una nuova e più attenta economia. D’altronde il PEAR, nato nel 2005, ha avuto un approccio alla programmazione con due variabili: tempo e sostenibilità. Ma a cinque anni di distanza dalla sua nascita va cambiato e adeguato a quanto è mutato a livello normativo, non ultima la strategia dell’Europa 2020”.
Tutto ciò premesso il Consiglio Comunale:


ESPRIME
La propria solidarietà ed il proprio appoggio ai lavoratori della Raffineria API ed ai lavoratori delle imprese esterne;


IMPEGNA
il Sindaco e l’Amministrazione a convocare il prima possibile un tavolo con le Rsu (Cgil – Cisl – Uil) aziendali;
il Sindaco e l’Amministrazione a trasmettere l’esito di questo incontro alla Regione Marche, affinché possa rappresentare un ulteriore elemento per le future scelte della Regione stessa.
Wi-fi party per l’uso di nuove tecnologie


Dal Corriere


Falconara Appuntamento con il “Wi-fi party” oggi pomeriggio alla biblioteca comunale. Dalle 18 alle 20 i cittadini potranno sperimentare la connessione gratuita attivata dal Comune in tutto il centro. “Il servizio Wi-fi - spiega l’assessore all’informatizzazione Fabio Marcatili - rientra nel progetto ‘gens.net’ per aumentare la possibilità di scambio di informazioni e di comunicare nel territorio Abbiamo scelto di partire con questa sperimentazione dalla biblioteca, per promuoverla tra i giovani come polo culturale e centro di aggregazione”. Il servizio offerto dal Comune è partito in via sperimentale è partito il 20 maggio e copre la zona che va da piazza Mazzini, passando per il corso Bixio, fino al mercato coperto. Per connettersi nell’area coperta dal servizio basterà l’interfaccia wi-fi del proprio dispositivo. Con questo progetto (10 mila euro il costo degli apparati tecnici a cui vanno aggiunti circa 600 euro all’anno per i 20 mega della connessione) l’amministrazione comunale intende infatti promuovere e diffondere la conoscenza tramite l'uso di nuove tecnologie. Sarà quindi possibile connettersi a Internet tramite pc portatili, palmari e cellulari dotati di scheda wireless, senza apportare modifiche o installare software particolari