domenica 5 giugno 2011


Corriere Adriatico

Senza mutui bilancio blindato

Il governo ha tagliato 800 mila euro. Niente tasse, ma servizi ridotti all’osso

Falconara Il Comune dovrà fare a meno di 800 mila euro. Questo il valore dei tagli del Governo che incidono pesantemente sulle casse dell’ente. Nonostante tutto la giunta Brandoni è riuscita a chiudere il conto economico di previsione per il 2011 e prima del passaggio in Consiglio comunale (in calendario per il 29 giugno) illustrerà il bilancio ai sindacati ed alle categorie nei due incontri del 6 e 8 giugno. E Falconara ha ancora sulle spalle il peso di una situazione finanziaria difficile, due volte sopra il livello massimo di indebitamento con 72 milioni di euro di passivo.

L’obiettivo del Comune è però quello di non pesare ancora di più sui cittadini e infatti l’assessore al bilancio Raimondo Mondaini, a pochi giorni dal suo insediamento nel marzo scorso aveva fatto sapere che tasse e tariffe non avrebbero subito variazioni. “Anche la Tarsu – aveva chiarito - pur con l’avvio della raccolta differenziata non aumenterà poiché il + 1,9 % necessario per coprire il costo del nuovo servizio viene da i recuperi che stiamo effettuando”. Per far quadrare i conti l’amministrazione comunale ha deciso di tirare ulteriormente la cinghia, ritoccando e contraendo le previsioni di alcuni servizi. “Abbiamo chiesto a tutti i dirigenti e responsabili dei settori – aveva fatto sapere Mondaini – di rivedere le loro richieste e stiamo limando il più possibile, ma il problema vero di questo bilancio è il nodo dei mutui. Le finanze comunali sono infatti ‘ingessate’ dall’impossibilità di contrarre nuovi mutui per coprire le spese straordinarie”. Nel bilancio una voce importante è anche quella relativa al recupero dell’evasione e il Comune si appresta ad intervenire su tutti i fronti anche creando dei gruppi di lavoro. Fra tanti problemi una buona notizia però c’è, pare sia quasi certa la sospensiva della sentenza di primo grado che condannava l’ente a pagare un milione e mezzo di euro per la questione della ex fabbrica Filipponi di Villanova. Nel 2004 l’amministrazione Carletti aveva stipulato un contratto preliminare di acquisto dell’ ex fabbrica Filipponi, due anni dopo il sindaco Riccardo Recanatini, vista anche la gravissima situazione finanziaria del Comune, e ritenendo superato, e quindi non più obbligatorio, il contratto stipulato dalla proprietà con la amministrazione che lo precedette, aveva abbandonato l’ipotesi dell’acquisto rinunciando anche al contributo di circa 5 milioni di euro del contratto di Quartiere Falconara Nord). La proprietà ha citato in giudizio il Comune e con sentenza 1115/2010 il Tribunale di Ancona ha condannato l’ente ad un risarcimento danni di 1,5 milioni di euro.

marina minelli,

1 commento:

Anonimo ha detto...

Io farei pagare Caqrletti.