domenica 28 giugno 2009

Fiere dell’Adriatico, Pdl contro Spacca


Dal Corriere di oggi

Falconara Il Pdl ritiene inaccettabile la posizione del presidente della Regione Giammario Spacca sulla costituzione della nuova Società “Fiere dell’Adriatico”, che dovrebbe sostituire la gestione delle attuali manifestazioni fieristiche nella nostra Regione, oggi in capo all’Erf. “L’appello rivolto dal Governatore a tutti i soci dell’ente e ad altri soggetti interessati, pecca di ‘superficialità e furberia’ – dicono i rappresentanti falconaresi del Pdl–. Superficialità, in quanto la costituenda nuova spa, manca di un serio progetto di fattibilità fondato sull’equilibrio costi/ricavi. Inoltre la Regione quale ente proponente della nuova progettualità, invita a sottoscrivere un capitale minimo di due milioni di euro, acquisendone una quota minimale (di appena il 10%) e ciò è sicuramente un biglietto da visita poco rassicurante. Furberia, perché la manovra intende da un lato risolvere i problemi economici strutturali della Fiera di Pesaro e più precisamente della locale Camera di Commercio; dall’altro attribuire al quartiere fieristico di Pesaro un ruolo crescente e preminente per la naturale chiusura del quartiere fieristico di Ancona”.

Il Pdl ce l’ha anche con l’assessore Solazzi il quale avrebbe ignorato le promesse fatte alle amministrazioni di Falconara e Chiaravalle. Il Pdl chiede all’assessore alle infrastrutture Rocchi, il quale ha affermato recentemente: “la fiera di Ancona non si tocca”, di prendere posizione e con lui tutti i consiglieri regionali eletti nella provincia di Ancona specialmente i falconaresi (Amagliani, Binci e Lucchetti), lo stesso Presidente della Provincia di Ancona ed il neo eletto sindaco della città dorica Gramillano”. Il Pdl, infine, ritiene indispensabile trovare una soluzione di “ingegneria urbanistica” che consenta alla prevista Area Leader di Falconara – Chiaravalle destinata al Polo fieristico congressuale, di applicare canoni di affitto sostenibile dall’attività fieristica e, dunque naturalmente, dagli operatori economici interessati in considerazione anche della crisi economica che il Paese e la Regione stanno attraversando.

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