mercoledì 25 febbraio 2009

LE ULTIME TAPPE

7 FEBBRAIO 2008 Il sindaco Fabio Sturani riceve un invito a comparire per corruzione nell’ambito dell’inchiesta Ccs.
7 MARZO 2008 Sturani viene interrogato per tre ore in procura. “Non ho interferito nell’acquisto dell’area Ccs”, si difende
7 GENNAIO 2009 La procura conclude l’inchiesta chiedendo l’archiviazione per prescrizione di tutte le accuse. Ma Sturani, secondo i pm, è colpevole di corruzione.
4 FEBBRAIO 2009 Alle 16.22 il sindaco firma le sue dimissioni, dopo il consiglio comunale di due giorni prima in cui ha perso i voti di quattro dissidenti del Pd e del Pdci. Alle 16.27 l’invio delle dimissioni alla prefettura
14 FEBBRAIO 2009 Stesso voto di dieci giorni fa, Sturani ammette che non ci sono più le condizioni per andare avanti e conferma le dimissioniIERISono scaduti i venti giorni di riflessione per le dimissioni. “Non ci sono le condizioni per governare”, annuncia Sturani a metà pomeriggio, un’ora prima della scadenza del termine. L’addio diventa irrevocabile e il sindaco decade automaticamente. In serata il Presidente della Repubblica firma il decreto di scioglimento. OGGI La nomina del commissario prefettizio, che garantirà l’ordinaria amministrazione fino alle elezioni comunali di giugno.
7-8 GIUGNO 2009 Ad Ancona si voterà per il rinnovo del consiglio comunale nel primo weekend di giugno, insieme alle Europee


“Basta, non sono disposto a subire”
Sturani lascia e contesta il Pd: “Sono prevalsi gli ex e le vecchie logiche”.


E’ finita davvero. Da ieri Sturani non è più sindaco e la prima domenica di giugno Ancona voterà. Sono le 16.50 quando si presenta ai giornalisti, in sala giunta, con qualche foglio scritto a mano. Sono le 16.56 quando annuncia, indirettamente, che non ritira le dimissioni: “E’ la mia ultima conferenza stampa da sindaco”. Sollevato, addita soprattutto il Pd, le vecchie logiche, i veti. La decisione di mollare arriva all’ultimo momento, “perché è dovere di un sindaco verificare fino in fondo se ci sono le condizioni”. Il quadro era irrecuperabile dalle 16, dopo che per tutto il dì si erano avvicendati nell’ufficio i segretari Ranci e Lodolini, Simonetti e poi Turchetti e Benadduci, che gli dicono di lasciare, e D’Alessio, che dice avanti. Sturani cambia idea mille volte, anche a distanza di un caffè. Fino alla conclusione dell’anno terribile iniziato a febbraio 2008 con l’avviso di garanzia su Ccs. In serata, a giochi consumati, la telefonata di Spacca, che pure non voleva il voto a giugno.La rottura all’ora di pranzo. I popolari gli avevano parlato di un giovane (Veroli). Ranci propone invece come assessore Carrescia, vicesindaco e all’urbanistica, e dopo che i consiglieri Ambrogini e Freddini non avevano sottoscritto il ritiro delle dimissioni. E così, anche nelle stanze del sindaco, si inizia a dire che il cerino è rimasto alla fine proprio in mano a loro (e non ai dissidenti). La proposta è vista come una forzatura, un tentativo di rottura, con i dissidenti e buona parte degli ex Ds (forse per accelerare il voto, per quanto gli alti livelli del Pd non lo volevano), non accettabile per Sturani. Il sindaco non fa pubblicamente nomi e cognomi, ma in molti leggono tra le righe Simonetti. Dice prima: “Ci sarebbero i numeri, 22, ma credo non ci sia lo spirito di coesione di una maggioranza politica. Dalle 7.45 è stata una batteria di fuoco, tutti mi hanno consigliato di andare avanti. Ma non sono in grado di farlo. Non voglio vivacchiare, la città non lo merita. Non mi interessa continuare solo per fare il sindaco, né voglio limitare le mie prerogative sulla scelta di assessori e deleghe. Non sono mai stato disposto a subire. Voglio la mia autonomia, ma anche oggi hanno prevalso veti e contro-veti, diffidenze e resistenze, difficoltà nella scelta della squadra e io non sono disposto ad andare avanti”. E qui l’affondo. “Non c’è stata consapevolezza in maggioranza, a partire dal Pd. Le elezioni anticipate saranno un banco di prova e di verifica delle forze politiche. Anche se sono un errore, in questa fase. E’ il mio cruccio”. E’ un crescendo: “Sono prevalse le logiche di parte, le rendite di posizione. L’inevitabile commissario bloccherà alcune scelte e non è un bel segnale per la città. Forse qualcuno avrebbe dovuto pensarci, invece di far valere logiche personali. I soldi per le elezioni anticipate potevano essere spesi meglio”. E ancora: “Voglio fare un augurio particolare al Pd, un partito giovane ma troppo legato al vecchio. Dobbiamo lavorare ancora molto per superare la convinzione degli ex che è prevalsa e la divisione all’interno degli ex (popolari e democratici?; ndr) che non ha aiutato”. E ancora: “La ricomposizione del centrosinistra non sarà facile”. Il Pd è lacerato, l’Idv guarda all’aumento del consenso... Di chi le maggiori responsabilità? “Mi prendo le mie. Ma il Pd e il gruppo del Pd ne hanno parecchie. Tutte le componenti hanno lavorato per mantenere la propria fetta”. Se Simonetti si fosse dimesso prima? “In politica contano atti e fatti, non i se”. Da oggi “un’altra vita, a 51 anni si può ancora cambiare”. I dipendenti assiepati applaudono, gli assessori si commuovono in una standing ovation e lui pure. Ora lo aspettano l’ufficio alla Baraccola della AONrisk e gli 800 metri agli Europei master. Come la ricandidatura a presidente regionale del Coni. Con l’impegno della città che “prosegue da domani” e il rammarico di non poter vedere da sindaco l’avvio dell’uscita a Ovest, lanciata nel 2001. Rammarico anche rispetto alla giunta del rilancio. A nove: Benadduci, Brisighelli, Brasili e Borgognoni, un popolare, Stefano Foresi, Andrea Gramillano e Maria Rita Materazzi.

Dal Corriere del 25 Febbraio

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Deo gratias. Finalmente finisce l'incubo anche in Ancona. Sara' storico il passaggio al centrodestra e la disfatta totale delle sinistre in tutto il territorio nazionale. La civica cocienza sta prendendo lugo ovunque. Le sinistre si dimostrano incapaci di governare, non attente al sociale, non attente ai bisogn della gente, non attente alla sicurezza che trascurano da troppo tempo. Sono intrise da ambientalismo estremo, da buonismo cosmico, pensando che l'elettore si beve tutto. Il crollo in tutta Italia dimostra come gli italiani non ne vogliono piu' sapere di questo modo di far politica. Avanti il centrodestra. Avanti la Pdl

Anonimo ha detto...

Addio Sturo peggio di voi solo la grandine

Anonimo ha detto...

La politica dell'antiberlusconismo benvenga al centrodestra. Proprio sul no a qualsiasi cosa fatta o proposta dal centrodestra forma la sua forza nell'elettorato. Cambia l'Italia, cambia la gente, cambiano le esigenze. Solo le sinistre rimangono sempre 2 passi dietro. Auguroni

Anonimo ha detto...

Sturani dice che il PD è un partito giovane ,ma con logiche vecchie.
E' vero ,è un partito vecchio nei modi e nella concezione del potere.Ma l'ex sindaco non ci si riconosce un po'?
Tenere disperatamente la poltrona in quel modo fino all'ultimo secondo ,non è stato dignitoso e non venisse a dire che era per il bene di Ancona