sabato 21 febbraio 2009


da "Il Messaggero "di oggi

Nun te reggae cchiù


di Mario Ajello


Si spaccano, si ricompongono, godono nel farsi del male, si deprimono se non s’azzannano, ma adesso c’è il caminetto dei notabili con divisione e ricomposizione, e intanto anche l’assemblea costituente chissà di che, anzi primarie sì, primarie no, primarie boh, primarie mah, primarie chissà e primarie maddechè, e il reggente lo faccio io anzi lo fai tu, l’autoreggente sarebbe meglio, e un bel segretario-ponte ma sarebbe preferibile pro-tempore o meglio part time, e perché no il traghettatore sempre che sia più di transizione che di continuità e meno di continuità che di transizione, oppure un comitato di regia ma non un gabinetto dei maggiorenti o anche sì, e Max contro Walter, Franceschini e Francesconi, Rutellini e Rutelloni, dalemini e dalemoni, Fioroni e Gentiloni, Cicì & Cocò, il comitato collegiale e il direttorio dirigente, la leadership liquida, solida o gassosa, il partito pesante, leggero, metà e metà e americano o indoeuropeo, a vocazione maggioritaria o a vocazione minoritaria, a trazione posteriore o a trazione anteriore, modello Pse o stile Ppe, mariniano («Marini, è chi?», disse Wojtyla quando quell’attempato simbolo dell’autoreferenzialità politichese stava addirittura per diventare presidente della Repubblica ma alla fine gli preferirono - guarda un po’- Ciampi) o magari fassinista o forse bersaniano, e Cacciari dove lo metto e Cofferati non doveva fare il papà?, e chissà se conviene darsi un profilo assemblear-democratico o un’identità democratico-plebiscitaria e la mia corrente contro la tua, il nulla di uno contro il nulla di un altro, ma come ci collochiamo nell’Europarlamento e come porsi rispetto alla legge elettorale (alla spagnola o alla birmana o comunque la famo strana?), e tu sei più Kadima e io più Labour ma se tu sei quello e io sono questo non si sa chi lo è di più e se lo siamo abbastanza ma abbastanza vuol dire abbastanza o abbastanza vuol dire a sufficienza... Rino Gaetano, che pure era un simpatico ragazzo di sinistra, oggi si precipiterebbe a Sanremo a ricantare in giamaicano maccheronico "nun te reggae cchiù".

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