venerdì 7 maggio 2010

I ragazzi del centro sociale Kontatto

“Sulla scuola delle Pojole vogliamo chiarezza”

Falconara Sul futuro della ex scuola rurale delle Pojole il centro sociale Kontatto, che ha una decina di anni ha la sua sede nell’edificio, vorrebbe “prima di tutto chiarezza”. La struttura, infatti, è stata inserita nel piano delle alienazioni, nonostante la richiesta dell’opposizione di posticiparne la vendita al 2012.

“Per il consigliere del PdL Pastecchia – osservano i ragazzi dell’associazione Kontatto – non si tratterebbe di una ‘vendita immediata, ma della possibilità, in caso di urgente necessità economica dell’amministrazione comunale, di predisporre un bando per l’asta pubblica dell’immobile’, però se così fosse la Giunta avrebbe accettato di buon grado la possibilità di posticipare l’alienazione dell'immobile nell'arco del triennio, come previsto dallo stesso piano”.

Continua la presa di posizione. “Solo per le vendite previste per il 2011 si contano infatti una decina di immobili di pari o maggior valore, la maggior parte dei quali inutilizzati, a differenza della sede del Kontatto”. “Le dichiarazioni di Pastecchia – proseguono i giovani che frequentano il centro sociale – però contraddicono quelle dell'assessore Astolfi il quale faceva sapere che le aste saranno pronte per l'autunno e che quindi per lo ‘sfratto’ restano solo i mesi estivi”.

Secondo i ragazzi del Kontatto la maggioranza si dovrebbe “mettere d'accordo su una posizione unica e chiara, prima di un incontro con il Sindaco, che riteniamo debba avvenire solo quando ci saranno proposte concrete, realistiche e fattibili. Tra queste non possiamo annoverare quella che da voi viene spacciata come un gesto di apertura, ovvero la ‘clausola di prelazione all’acquisto a favore degli attuali comodatari’. Grazie mille, ma non ci risulta che una simile proposta sia mai stata avanzata ad altre associazioni, nemmeno a quelle ben più strutturate e con maggiori risorse delle nostre, che sono solo associazioni culturali e senza fine di lucro di ragazzi o poco più”. I ragazzi adesso aspettano anche una presa di posizione dell’assessore Baldassarri delegato alle associazioni, il quale “non ha detto una parola”.

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