giovedì 22 luglio 2010

“Non vogliamo il Cie nel nostro territorio”



Falconara “Spacca ha ragione, niente Cie sul nostro territorio”. Secondo il segretario provinciale del Pd Emanuele Lodolini, che è anche consigliere comunale a Falconara, una struttura del genere, proposta dal ministro Maroni in via Fossatello nel compendio demaniale denominato “Area logistica esterna ex aeroporto”, avrebbe un “impatto negativo sull’equilibrio della zona e sulla programmazione delle aree comunali”. Lodolini, che sulla questione ha presentato un ordine del giorno, apprezzando il tempestivo intervento del presidente Spacca volto a ribadire l’indisponibilità del Governo regionale a condividere la scelta di realizzare un Cie nel territorio marchigiano, ricorda inoltre l’interrogazione del Pd di Falconara discussa nella primavera del 2008, subito dopo la prima proposta del ministro Maroni di prevedere almeno un Cie in ogni regione. Anche nel 2009 il Pd falconarese ha presentato un’altra interrogazione per chiedere, ad un anno di distanza dalla prima, di conoscere eventuali novità in merito alla realizzazione di un Cie nel territorio falconarese. “Ad entrambe le interrogazioni, accomunate dalla volontà di monitorare attentamente l’evolversi della situazione - fa presente Lodolini - l’amministrazione comunale ha sempre risposto dicendo di non aver mai ricevuto comunicazioni ufficiali in merito. Posizione confermata anche nel corso dell’ultimo consiglio comunale, svoltosi in data 8 luglio, dal sindaco Brandoni durante la discussione relativa all’ interrogazione del Pd sul Federalismo demaniale e caserma Saracini. E dopo poche settimane ecco la proposta del ministro”. Obiettivo dell’ordine giorno, prosegue il segretario provinciale del Pd, “è impegnare l’amministrazione comunale a favorire processi di promozione della coesione sociale con l’obiettivo di costruire una comunità plurale e coesa nella quale si valorizzi il contributo positivo delle differenze nel contesto civile e culturale delle nostre realtà locali e ad esprimere la propria contrarietà alla realizzazione di un Cie nel territorio falconarese. Il modello Cie finora non ha garantito il pieno rispetto dei diritti dei migranti, né una piena corrispondenza al dettato costituzionale”.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Discorre be Paolini della Lega.... se lo mettesse a casa sua il Cie, a Pesaro

Sandro D ha detto...

Lodolini e' un chiacchiero' ma stavolta ha ragione. Io sono di dx e ritengo che i cie vadano istituiti per carita'. Ma Falconara e' una citta' gia' tanto problematica, non andiamo a cercarcele col lanternino per favore

Felix ha detto...

Il Cie Maroni se lo facesse a casa sua, non in una citta' gia col 10% di immigrazione. Ma vi immaginate il centro di falconara invaso da amici e parenti dei reclusi?? Piu tutte le tensioni sociali??? Sandro D ha ragione. Lo facessero ad Ancona che non sono distanti dal porto (dal quale peraltro arrivano una marea di clandestini). L'aereoporto non e' distante e saremmo tutti quanti contenti.

Anonimo ha detto...

Il CIE? In Ancona, senza se e senza ma.Perchè il Cie serve e se i clandestini ci sono e troppi è colpa anche della regione buonista. Perciò visto che in Ancona sbarcano troppi clandestini e troppi minori non accompagnati, se li tenga Ancona!
Spacca, Gramillano,la Casagrande, se non vogliono il cie, facciano in modo di non farli venire.
Troppo comodo dire no per motivi ideologici.Li ospitino nelle sedi della regione Marche.

Anonimo ha detto...

Sono talmente tanti che non basterebbe la sede della regione a contenerli!!

Anonimo ha detto...

Un po' in regione, un po' in provincia, un po' nelle asl. Un po' a casa degli assessori!!
Enrico