domenica 21 dicembre 2008

Falconara, niente moduli abitativi ai rom Rinviata la chiusura del campo nomadi


Dal Messaggero del 21 Dicembre

FALCONARA – Slittano i tempi per la chiusura del campo nomadi, ed è bagarre anche sui moduli abitativi. Dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi dell’assessore al patrimonio Matteo Astolfi sull’utilizzo dei sei particolari container giunti dalla Regione, è subito scoppiata la polemica riguardo l’utilizzo delle strutture. A detta di Astolfi, quattro container dovrebbero essere utilizzati come spogliatoi per il futuro campo da rugby cittadino, un altro per l’associazione di tiro con l’arco, ed il sesto in dotazione alla protezione civile. Destinazioni d’uso che non prendono in considerazione il campo nomadi, al contrario di quanto previsto al tempo della richiesta da parte dell’ex sindaco Riccardo Recanatini nell’anno 2006. Nonostante l’intenzione della giunta smantellare il sito per realizzare un’area di sosta temporanea per carovane di 72 ore.Ad alzare i toni è la mediatrice culturale Elisabetta Sardi, vicina alla situazione abitativa delle famiglie rom falconaresi. «Sono sconcertata – ha affermato – dato che i container non andranno in dotazione alle famiglie rom che vivono ancora nelle roulotte, ci aspettiamo che gli venga trovata una casa come promesso. La dignità abitativa di queste famiglie non deve essere secondaria al problema degli spogliatoi del rugby». L’assessore alle politiche sociali Gilberto Baldassarri ha affermato che la locazione dei sei container non è definitiva. «Ciò che è certo – ha commentato – è che gli impianti sportivi avranno i loro spogliatoi. Per quanto riguarda il campo nomadi, dobbiamo prima di tutto bonificare la zona, liberandola dall’amianto e ripulendo le fognature, poi si vedrà». Non solo. Baldassarri ha anche affermato che slitterà inevitabilmente la data prefissata per la chiusura del campo nomadi falconarese, prevista per il 31 dicembre, probabilmente oltre il mese di gennaio 2009.Rimanendo in tema di assistenza sociale, ieri mattina è stato presentato il bilancio sociale 2007 dell’associazione di volontariato “La tenda di Abramo”. Dai dati presentati dal presidente Francesco Luminari, dal curatore del bilancio Fabrizio Bambini e dal consigliere Matteo Moroni, due voci sono parse particolarmente significative: l’avanzo di gestione 2007 di oltre 500 euro (cosa inusuale per un’associazione di volontariato) e, soprattutto, il trend che vede diminuite le richieste di accoglienza da parte di persone italiane. Rispetto all’anno 2006 infatti, sarebbero calate di quasi il 4%, un dato un po’ in controtendenza rispetto alle statistiche nazionali. L’identikit dell'italiano che chiederebbe aiuto all’associazione sarebbe statisticamente un uomo sui 40 anni che generalmente si trova ad aver perso il proprio posto di lavoro. Da evidenziare, comunque, come "La tenda di Abramo" operi una vera e propria cultura del volontariato, testimonianza di ciò il “tutto esaurito” praticamente per tutto il periodo dell'anno. «La nostra struttura è come un’oasi che si mantiene da sola. – ha commentato Luminari – Il vero valore aggiunto è la condivisione di certi valori al di fuori della religione, razza o qualunque altra cosa».

5 commenti:

Anonimo ha detto...

non fate marcia indietro eh?

Anonimo ha detto...

Bravo anonimo,pensavo la stessa cosa.
Se sono nomadi,restano 72 ore e se ne vanno e non c'è bisogno del modulo abitativo.
Se vogliono diventare stanziali,basta,si paghino i servizi ,l'affitoo, anzi si comprino la casa che i soldi nce l'hanno

Anonimo ha detto...

c'e' gente che sta li dentro da 7 anni, altro che campo di transito. Ma mi pare che sono arrivati a termine.

Anonimo ha detto...

Ecco,non lo sapevo dei 7 anni.
Complimenti alle amministrazioni precedenti.
Ci mancano i moduli abitativi per farceli stare altri 70 anni!
Qualcuno mi sa dire con esattezza cosa viene dato gratis ai rom in termini di denaro,servizi ed altro?
Mi piacerebbe saperlo,visto che le tasse le pago e tutte.

Madre separata

M@D ha detto...

X madre separata. Chiaramente queste informazioni sono riservate. C'e' un segreto professionale vincolante