Benatti pronta, l’Idv vuole il candidato
Dal Corriere di oggi
Ancona Stefania Benatti è pronta a scendere in campo con il Pd, primarie o non primarie. Renato Galeazzi attende l’evoluzione della situazione per i prossimi giorni, legata anche alle mosse di Giorgio Cataldi e siamo in zona liste civiche. Sulla base delle decisioni del segretario della Confartigianato anche il Pdl deciderà il da farsi, con la candidatura di Carlo Ciccioli eventualmente pronta. Ma il quadro è tutt’altro che semplice. Nel centrosinistra, tutto si giocherà in due tappe. La prima è oggi: il vertice del centrosinistra dovrà decidere se procedere o meno con le primarie di coalizione. Di conseguenza si formerà anche lo schieramento del centrosinistra. Si sa già che Prc e Idv non vogliono le primarie. E che il Pdci ha proposto al Prc una lista unitaria. La seconda tappa è per lunedì, quando l’assemblea del Pd sul programma sarà chiamata a parlare anche di nomi, considerato che, in caso di primarie il 5 aprile, le candidature vanno presentate entro il 19 marzo, tra una settimana. In tutto questo, c’è l’incognita Idv. Al tavolo di oggi l’onorevole Favia ascolterà la proposta del Pd. Ma se i democratici non saranno in grado di avanzare una proposta unitaria (e l’uscita di Galeazzi minerebbe questa possibilità), l’Idv chiederà di poter esprimere il candidato a sindaco della coalizione, che potrebbe essere lo stesso Favia oppure no. La questione è stata posta anche a Roma.I nomi in balloL’ex assessore Pierfrancesco Benadduci, tra gli ex Ds del Pd, ha già dichiarato di essere pronto a scendere in campo. Si sta muovendo il professore Carlo Carboni, esponente della società civile, sostenuto da personalità del mondo accademico e non solo, che per oggi pomeriggio ha promosso un incontro da Moroder. Si è messo a disposizione l’ex parlamentare Eugenio Duca, che si è messo a disposizione e che oggi andrà al tavolo del centrosinistra a prospettare la sua candidatura. Dalle sinistre si torna a parlare dell’idea-D’Ambrosio, già emersa un paio di settimane fa, ma il magistrato si è detto non interessato. L’ascesa della BenattiL’assessore regionale del Pd ha iniziato a crederci sul serio, dopo i primi giorni in cui sembrava prevalere il senso di responsabilità rispetto alla ricerca di un nome forte all’interno del Pd. Sul nome della prodiana Benatti sarebbero già d’accordo i tre segretari del Pd, Ranci, Lodolini e Giannini e pure il governatore Spacca (con l’area degli ex popolari). Dell’asse fa ovviamente parte la senatrice Magistrelli. Cosa faranno gli ex Ds? In diversi erano pronti a fare i bagagli per sostenere la corsa autonoma di Galeazzi, ma di fronte al nome della Benatti potrebbero anche ripensarci. Tra gli obiettivi del Pd c’è anche questo: ridurre l’eventuale emorragia di voti dovuta all’effetto-Galeazzi. Il nome della Benatti non dovrebbe essere posto al tavolo di centrosinistra di oggi. Piuttosto è attesa una presa di posizione del partito lunedì: se l’assemblea dovesse approvare la candidatura con il 70 per cento dei consensi, non ci sarebbe bisogno di primarie. Al momento, la candidatura non piace alla parte degli ex Ds che si è riunita lunedì sera (tra questi Frisoli, Brisighelli, Bragaggia), che vorrebbe un candidato proveniente dalla Quercia, vedi Brisighelli o Gramillano. Galeazzi & CataldiDi fronte alla certezza della corsa della Benatti, l’ex sindaco manterrà l’intenzione di candidarsi con la lista civica? Tra i bene informati, c’è chi dice che l’operazione verrebbe confermata solo di fronte ad un’intesa con Giorgio Cataldi. Questione che a sua volta, però, è motivo di riflessione per Galeazzi, per ora in stand by. Cataldi è vicino all’Udc e in contatto con Forza Italia e An. Di fronte ad una corsa all’unisono, i voti del centrodestra confluirebbero sul duo Galeazzi-Cataldi? Il centrodestra chi sosterrà al primo turno, l’onorevole Carlo Ciccioli? Nella giornata di oggi l’ex primo cittadino e il segretario Cgia dovrebbero incontrarsi. Per Galeazzi è fondamentale mantenere il punto nel centro-centrosinistra, pena il rischio confusione. Dal canto suo, Cataldi ha proseguito il suo giro di consultazioni. Intanto, si chiama fuori dalla mischia la Cna, che sottolinea di essere “un’associazione di imprenditori autonoma dai partiti”. Una schiarita dovrebbe arrivare tra il weekend e la giornata di lunedì, anche se il Pdl attende notizie già nella giornata di oggi.
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