domenica 15 marzo 2009

Galeazzi c’è, con la sua lista civica


Dal Corriere di oggi

L’ex sindaco si autosospende dal Pd e rompe gli indugi. “Sarò un candidato al di fuori dai partiti” Ancona Ha bruciato tutti sul tempo. Renato Galeazzi si autosospende dal Pd e si candida alla carica di sindaco. Lo farà senza l’appoggio del suo partito, ma con una “lista civica al di fuori dei partiti, una lista che non si colloca né del centrosinistra, né nel centrodestra né al centro”, dice. “Scendo in campo e vado”, aggiunge. Anche se il Pd l’avrebbe voluto in casa, correre alle primarie, e invece che un’incognita, fuori, in grado di drenare voti. E’ il primo candidato ufficiale. La presentazione domani, alle 12, all’Hotel Palace. L’ex sindaco e già parlamentare Ds ha sciolto la riserva nel pomeriggio, dopo gli ultimi contatti e un confronto con il tandem Giorgio Cataldi e Roberto Stecconi, dopo che Cataldi ha rinunciato alla corsa diretta. Galeazzi si ricandida a sindaco dopo otto anni, “Galeazzi per Ancona”. Ex primario gastroenterologo, primo cittadino di Ancona (eletto con il Pds) dal 1993 al 2001, e poi deputato dei Ds-l'Ulivo fino al 2006, è stato il sindaco che ha completato le opere incompiute del piano di ricostruzione. In queste settimane, dopo le dimissioni anticipate del suo successore Fabio Sturani, si è a lungo parlato di una sua ricandidatura con il Pd, attraverso le primarie, o proprio con una lista civica. Alla fine Galeazzi ha imboccato la seconda strada, dando la sua “disponibilità a fare il sindaco, a lavorare insieme alla città per costruire una giunta e un programma che rilancino Ancona verso un nuovo sviluppo. Con persone, risorse e idee all’altezza del compito”. Una scelta “fuori e al di là dei partiti”, ribadisce, benché pure i vertici nazionali del Pd abbiano cercato fino all’ultimo di convincere Galeazzi a partecipare alle primarie. “Non c'è tempo - ha ribadito di nuovo oggi - e comunque sarebbero solo un referendum sulle persone, una resa dei conti, che non servirebbe a nessuno”. Uno dei nodi che ha allontanato Galeazzi da una candidatura interna al Pd, e al centrosinistra, è stata la composizione della coalizione: “E’ il candidato sindaco che si mette in gioco, anche nella scelta delle alleanze. E io - aveva detto l’ex sindaco - non ho mai fatto né farò mai il notaio dei partiti”. “Ancona ha bisogno di voltare pagina, merita un cambiamento - aggiunge - e, io mi metto a disposizione, come ho già fatto in un’altra epoca, non certo facile: gli anni di Tangentopoli”. Divenne sindaco per la prima volta a gennaio ’93, con la giunta di primavera, eletto dal consiglio comunale, con la vecchia legge elettorale. La riconferma di lì a qualche mese, quando si votò per la prima volta per l’elezione diretta del sindaco. Domani alla conferenza stampa Galeazzi si presenterà da solo, “senza squadra, ancora da fare”. A lui guarda con attenzione l’Udc. E ieri il candidato ha parlato con Roberto Stecconi, che ha confermato la sua disponibilità a partecipare al progetto.“E’ stato un incontro veloce e non abbiamo sviscerato niente di particolare - commenta Stecconi -. Partecipo al progetto poiché risponde a quanto intendevo fare con Cataldi: una lista civica e in questo caso è anche slegata dai partiti”. Già fissato il prossimo appuntamento per lunedì pomeriggio per discutere della squadra e prepararsi alle elezioni. “Ora abbiamo qualche giorno per verificare se le persone che avevano dato disponibilità a me e a Giorgio, vogliono riconfermarla. Dopo lunedì anche io definirò la mia posizione all’interno del progetto”. C’è un po’ di delusione invece per la lista civica sfumata con Cataldi. “Ho un amaro in bocca, sono dispiaciuto perché era un progetto che creato insieme - sottolinea Stecconi -, eravamo convinti. Ma ora c’è lo stesso obiettivo. Sempre fuori dai partiti e dai lacci dovuti”. L’Udc dal canto suo non ha ancora preso una posizione ufficiale, anche se un debole per Galeazzi è stato in parte già mostrato in quanto “abbastanza interessante ora che si è allontanato dal Pd”, aveva detto il segretario Truja. Intanto è per giovedì l’incontro dei dirigenti per discutere la questione Ancona.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Se ad Ancona rivince il pd giuro che mi trasferisco a Falconara. La si che cominciano a cambiare le cose dio bono