Tentato stupro, libero
Dal Corriere di oggi
Falconara Due stupratori. Tre volti riconosciuti in foto o di persona come possibili responsabili. Qualcosa non tornava nei ricordi e nei racconti di Matilde (chiamiamola così, con un nome inventato) l’anconetana di 39 anni che giovedì notte aveva denunciato un tentativo di violenza sessuale subito nella spiaggia dietro la stazione ferroviaria di Falconara. Per questo il gip Alberto Pallucchini l’altro ieri, pur convalidando l’arresto, ha disposto la scarcerazione di Kashir Heddarigi, 34 anni, marocchino irregolare e con precedenti penali, arrestato dai carabinieri di Falconara poco dopo l’aggressione.La vittima lo aveva riconosciuto come uno dei due tunisini che avrebbero tentato di abusare di lei, dopo aver finto di conoscere il suo ex fidanzato. Ma poi Matilde si era incartata nella descrizione del presunto complice, sfuggito all’arresto. Prima aveva riconosciuto in una foto mostrata dai carabinieri un tunisino, poi però aveva indicato come responsabile anche un terzo ragazzo, un punkabbestia originario di Pavia che negli ultimi tempi s’aggirava con il suo cane dalle parti della stazione di Falconara. Il giovane, che ha diversi precedenti penali, è stato riconosciuto dalla donna per un particolare: aveva un carrello della spesa con dentro quattro cani che si trascinava dietro. I carabinieri della tenenza falconarese l’hanno rintracciato nel giro di poche ore e messo a confronto con la ragazza. “E’ lui il secondo uomo che ha cercato di stuprarmi”, l’ha accusato Matilde. E l’altro tunisino che aveva chiamato in causa? “Forse era un po’ defilato, stava dietro a una siepe”. Insomma, il racconto della ragazza s’era fatto un po’ confuso e contraddittorio, forse anche per lo choc del tentato stupro, da cui era uscita con ecchimosi e graffi non specifici di un tentativo di violenza sessuale, ma secondo i medici del Pronto soccorso compatibili con il tipo di aggressione raccontato da Matilde. Così il gip, in sede di convalida dell’arresto, ha ritenuto che non ci fossero le condizioni per trattenere in cella Kashir Heddarigi. Il marocchino resta però indagato a piede libero per il tentato stupro, come anche il punkabbestia rintracciato dai carabinieri del tenente De Martiis. Il pm Irene Bilotta, titolare dell’inchiesta, aspetta altri riscontri investigativi, anche se sul luogo del delitto, a cielo aperto e sull’arenile, non sarebbero state ritrovate tracce utili per un esame del Dna.
Nessun commento:
Posta un commento