domenica 26 aprile 2009

dal Corriere Adriatico di oggi

Campo rom chiuso entro l’estate”

Il sindaco Brandoni a sorpresa: “Ma prima dovremo trovare nuovi alloggi per i residenti

Falconara Annunciata nel settembre scorso dallo stesso sindaco Brandoni, la chiusura del campo nomadi di via delle Caserme è stata poi rimandata. Venerdì la novità: il primo cittadino, durante l’intervista in diretta su èTv, ha assicurato che la struttura potrebbe essere sgomberata addirittura entro l’estate. “C’è un problema - ha ricordato Brandoni - le persone che vivono lì sono residenti, quindi bisognerà dar loro una casa, con tutte le conseguenze che si possono immaginare”. “E’ vero – commenta l’ex assessore ai servizi sociali Antonio Mastrovincenzo – il campo va progressivamente svuotato, ma questo processo deve andare di pari passo con un’attenta politica della casa, problema ancora irrisolto che rischia di creare in città forti tensioni sociali”. Secondo l’ex assessore l’unica strada è l’attuazione definitiva del regolamento per l’emergenza abitativa, approvato dalla giunta Recanatini, ma rimasto fino ad oggi lettera morta. “Ciò consentirebbe di liberare gli appartamenti occupati da chi non ne ha diritto - dice Mastrovincenzo - e di creare un’apposita graduatoria, ma il problema va affrontato subito, senza tentennamenti e ritardi”. Anche Elisabetta Sardi, volontaria dell’associazione Lhasa che da anni si occupa dei nomadi falconaresi, vede con favore l’ipotesi di chiusura del campo di via delle Caserme, ma ricorda che “restano la definire le questioni abitative”. “Le case vanno assegnate con criteri chiari e lineari – osserva – così da evitare problemi e malintesi. Ad ogni modo, in questo periodo è difficile collaborare con il Comune”. “Il campo - aveva spiegato Brandoni annunciandone la chiusura - era nato con un altro scopo, doveva servire soltanto per la sosta temporanea e limitata delle carovane di passaggio, in questi anni, invece, si è trasformato in ben altro”. Nel settembre scorso l’amministrazione cittadina aveva fatto sapere che nella struttura, attrezzata fin dal 1999 con una serie di prefabbricati, al momento attuale risiedeva una sola famiglia alla quale, aveva assicurato il sindaco, sarebbe stata trovata in breve una sistemazione adeguata. “I campi nomadi sono nati proprio per essere solo un luogo di transito, di appoggio - aveva fatto notare all’epoca il comandante della polizia municipale Stefano Martelli – ma se diventano stanziali allora non servono davvero più allo scopo per cui sono stati creati”. Otto mesi fa, però al campo di via delle Caserme la situazione era un po’ diversa e più complicata, perché i nuclei familiari pare fossero addirittura cinque o sei. “Per sicurezza quando ho sentito la voce della chiusura sono andata di persona a verificare - aveva precisato la Sardi - perché ho passato qualche giorno fuori e magari il Comune nel frattempo poteva aver assegnato delle case, ma non è così. Nel campo ci sono sempre le solite famiglie, quindi se l’amministrazione deciderà di chiuderlo e sgombrarlo devono tenere presente che ci sono molte persone da sistemare, oltre venti fra cui diversi bambini piccoli. Nel campo non ci sono clandestini o persone non in regola, ma solo cittadini falconaresi”.
MARINA MINELLI

1 commento:

Anonimo ha detto...

oh oh
Non capisco come mai se è un campo di transito dal 1999 qualcuno non li ha fatti TRANSITARE finora.
Doveva arrivare il centrodestra per farli transitare?
Pare di sì.
Un'altra cosa:sono cittadini Falconaresi. CHI gli ha dato la residenza?????
Mp