Dal Corriere adriatico di oggi
Il capogruppo Pd: “Da noi non è stato preso nessun provvedimento a sostegno di questa fascia disagiata”
La crisi dei piccoli: 200 operai in mobilità
E la questione dell’Api resta aperta. Mastrovincenzo: “Drammi familiari dietro questi numeri”
Falconara Sono più di 200 (216 per la precisione, 123 uomini e 93 donne) i falconaresi iscritti nelle liste di mobilità. Di questi 63 provengono da aziende con più di 15 dipendenti e tutti gli altri da realtà più piccole e per loro lì’applicazione degli ammortizzatori sociali è più difficile. I numeri della crisi, che sta colpendo in maniera significativa il territorio e non accenna a diminuire, parlano anche di 86 aziende di Falconara che hanno licenziato parte dei loro dipendenti e tutto questo senza mettere nel computo anche i 140 “esuberi” annunciati dalla raffineria Api all’inizio di ottobre e per i quali le trattative sono ancora in corso. A tutt’oggi sono tredici le aziende di Falconara che hanno richiesto utilizzo per ammortizzatori in deroga (una forma di sostegno parziale e molto limitato nel tempo) utilizzabili da quelle realtà con meno di 15 dipendenti; queste imprese occupano 58 lavoratori (38 uomini 20 donne). “Dietro a questi numeri, ci sono drammi familiari”, osserva il capogruppo del Pd Antonio Mastrovincenzo che da mesi chiede all’amministrazione di attuare un programma di “sostegno”. “Fra l’altro dice – nella nostra città si sta sfaldando sempre più la coesione sociale, sta aumentando progressivamente il divario tra ricchi e poveri, tra coloro che stanno bene e coloro che hanno perso il lavoro e mentre tutti i Comuni più importanti della Regione si sono attivati creando Fondi di solidarietà e predisponendo interventi di sostegno, l’amministrazione di Falconara è immobile”.
In tante realtà, ricorda il capo gruppo del Pd, “sono stati stipulati accordi con le organizzazioni sindacali, istituiti tavoli anti-crisi, previsti interventi specifici di sostegno ma nella nostra città non è stato preso alcun provvedimento”. Lettera morta è rimasta la proposta del Pd di verificare la praticabilità di interventi di rateizzazione delle bollette, il coinvolgimento delle parti sociali e la possibilità di liberare risorse da alcuni capitoli di bilancio. “Avevamo indicato quello relativo alle spese legali, di cui 100.000 euro non risultano, dall’ultima relazione al bilancio, essere state impegnate – precisa Mastrovincenzo – e la Giunta si era impegnata a verificare questi aspetti ed ad approfondirli in Commissione dopo l’estate, nulla si è più fatto, a dimostrazione di una imbarazzante incapacità da parte della Giunta Brandoni di farsi carico dei veri problemi della nostra comunità e della scarsissima sensibilità per i drammatici risvolti sociali della crisi. A Falconara le risorse per prestazioni di servizi sociali rivolte a persone in stato di bisogno sono esaurite ormai da mesi, c’è da chiedersi perché i 61.000 euro previsti in bilancio, siano stati tutti erogati nei primi mesi del’anno e con quali criteri siano stati assegnati”.
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Nuove trattative dal 5 in raffineria
Falconara Riprenderà giovedì 5 novembre la trattativa per la “vertenza Api”. I vertici aziendali, la Rsu e i sindacati di categoria si incontreranno di nuovo per definire i tempi ed i modi di applicazione del nuovo piano industriale che ha evidenziato, all’interno del polo falconarese, almeno 140 esuberi. “Credo che con un po’ di impegno da entrambe le parti – dice Christian Gatti delegato aziendale della Cisl – si possa costruire insieme un cammino comune che riesca a salvaguardare gli interessi di tutti”. Rsu e sindacati ieri si sono riuniti per discutere la situazione e stabilire una strategia comune in vista del vertice di giovedì.
2 commenti:
Mastrovincenzo è al corrente dei debiti di un decennio di Carletti o no?
Dica come e dove e soprattutto a chi prendere i soldi per aiutare queste famiglie in difficoltà.
Ha in mente qualche proposta industriale che crei lavoro specie all'indotto dell'Api?
Il pudore,un illustre sconosciuto(per qualcuno). Leggo sui giornali l'ennesima intervista demagogica di Mastrovincenzo,che sta facendo del tutto per perdere quel poco di credibilita'che ancora gli resta.Accusare la giunta Brandoni di essere inadeguata e di non fare interventi a favore di famiglie in difficolta',causa crisi,e'quanto meno singolare.Si e' mai chiesto (o finge di non saperlo),chi ha dissestato le casse comunali? Ha mai sentito parlare della giunta Carletti? Ha mai saputo del debito enorme' lasciato in regalo ai cittadini falconaresi? Bene,quando prendera' atto (ammesso che ci riesca),di cio' che e' successo a Falconara,forse riuscira' a capire che il pudore e' una virtu'che va coltivata.
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