mercoledì 10 novembre 2010

Il presepe nei sotterranei del Castello

Falconara E’ in arrivo una nuova e definitiva collocazione per l’ormai celebre e conosciutissimo Presepe della Rocca che da quest’anno sarà accolto nei sotterranei del Castello di Falconara Alta. Creato da un gruppo di volontari in una sala messa a disposizione dall’azienda agricola Baldoni a Rocca Priora, il grande presepe animato ha dovuto traslocare dall’originaria sede e lo scorso anno ed è stato accolto, in via provvisoria ed in forma ridotta, nella sala mercato di via Bixio. Nel frattempo l’amministrazione comunale e gli animatori di quella che è diventata una associazione, si sono attivati per trovare a questa bella ed insolita ricostruzione della Natività un altro spazio possibilmente definitivo. In un primo momento era stata ipotizzata la sistemazione dei depositi che si trovano alla base davanti all’ex municipio di via Matteotti, ma il costo proibitivo della ristrutturazione delle stanze e del consolidamento della sovrastante scalinata, hanno reso improponibile questa scelta. Da qualche settimana però nei sotterranei del Castello l’attività è febbrile perché tutto sia pronto e perfettamente funzionante per la sera del 24 dicembre, quando, come da tradizione, il presepe viene inaugurato ufficialmente. Dettagliato fin nei più piccoli particolari, il presepe è popolato da più di 120 personaggi interamente realizzati dai volontari del comitato. Le figurine hanno con la struttura in rame, la testa in plastilina, i vestiti in stoffa. La Natività occupa un piccolo angolo di una paesaggio grande circa 100 metri quadrati all’interno del quale sono perfettamente ricostruiti fiumi, laghi, case, piazzette, mentre le statuine una cinquantina di statuine in movimento riproducono le attività contadine e artigiane della zona, il tutto inserito nelle varie fasi del giorno e della notte con tanto di nevicate. La nascita di Gesù è messa in scena in un sereno paesaggio bucolico i cui dolci declivi tanto ricordano le colline marchigiane. I sotterranei del Castello (ai quali si accede sia dalla corte interna che dalla sala convegni) hanno accolto fino a qualche mese fa il museo della Resistenza che è in attesa di essere collocato in un nuovo spazio appositamente studiato e ristrutturato nrei sotterranei di palazzo Bianchi (ex municipio di via Matteotti). “Siamo a buon punto con il progetto di sistemazione – spiega l’assessore alla Cultura Stefania Signorini – che comprende oltre al museo anche tutto l’archivio storico, inaugurato all’epoca della giunta Carletti, ma da allora abbandonato a se stesso”. Obiettivo dell’assessore sistemare l’archivio e poi aprirlo al pubblico. “Il museo della Resistenza non poteva più stare al Castello – prosegue la Signorini – non c’erano le condizioni di sicurezza e di accessibilità, mentre in questo modo riusciremo a creare una sorta di polo storico-culturale”. Tutti gli interventi saranno finanziati con i fondi di un bando regionale e con alcuni contributi della Provincia di Ancona e della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi.

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