mercoledì 22 dicembre 2010

Api: “Nessun rischio di malattie”
L’ad Cogliati: “Infondato e allarmistico lo studio commissionato da Amagliani”

Dal Corriere di oggi

Falconara “Per favore evitiamo allarmismi e riportiamo le cose nella loro giusta dimensione”. L’ad di Api raffineria Giancarlo Cogliati ha deciso di “tranquillizzare dipendenti e la comunità che ci ospita” facendo il punto sullo stato di salute delle popolazioni residenti nelle zone limitrofe alla raffineria. Punto di partenza, anzi motivo scatenante di questa analisi, la lettera dell’ex assessore regionale Marco Amagliani che aveva commissionato uno studio epidemiologico i cui risultati erano stati resi noti a tutti i falconaresi con una lettera inviata casa per casa. “Sicurezza e salute – ha detto Cogliati presentando ieri i risultati del lavoro di ricerca – sono per noi temi fondamentali, pilastri sui quali si regge il nostro modo di lavorare; la lettera di Amagliani ci ha sorpreso e abbiamo deciso di avviare una nuova valutazione condotta dall’epidemiologo Carlo Zocchetti”. Lo staff guidato dal medico milanese ha analizzato la letteratura scientifica in materia e anche gli studi locali sulla malattia e il ricovero dei cittadini residenti nella zona, per effettuare un confronto con quanto affermato dall’ex assessore Amagliani. Alla luce della ricerca commissionata da Api raffineria le conclusioni dello studio del dottor Andrea Micheli per la Regione Marche, “non risultano sostenute né dalla letteratura internazionale, che ha valutato i rischi delle popolazioni residenti attorno alle raffinerie, né dalle risultanze dei dati sanitari elaborati nella zona di Falconara dagli enti preposti”. “Le lacune nello studio commissionato dalla Regione Marche – ha chiarito Zocchetti – sono evidenziate anche dai medesimi autori della ricerca e nello specifico, i risultati dell’indagine indicano che le risultanze allarmistiche emerse dallo studio del dottor Micheli non sono fondate. Infatti le analisi epidemiologiche rivelano che la mortalità nel comune di Falconara non si discosta in maniera significativa da quella di provincia e regione, dimostrando in questo modo che le attività della raffineria non rappresentano un importante fattore di rischio per la popolazione locale”. “Le conclusioni generali dello studio di Micheli – ha osservato Zocchetti – risultano esagerate e non corrispondenti ai dati epidemiologici complessivi e sembrano rispondere più alla necessità di affermare una tesi formulata a priori, ovvero l’esistenza di un rischio da residenza vicino allo stabilimento api, che non orientati alla descrizione complessiva e scientifica dei risultati emersi dall’indagine epidemiologica”. Le incertezze derivanti dallo studio di Micheli sono riconducibili, secondo Zocchetti, “innanzitutto al campione molto limitato di cittadini preso in esame dallo studio stesso e in secondo luogo dal contrasto evidente tra i risultati osservati quali, ad esempio, il forte squilibrio tra il rischio calcolato per gli uomini e per le donne, un risultato che mette fortemente in dubbio l’origine ambientale”. “Come sempre – ha precisato Cogliati – Api è disponibile a collaborare a tutti gli approfondimenti che le autorità e le istituzioni, locali o nazionali, intendano mettere in atto per monitorare lo stato di salute della popolazione residente intorno allo stabilimento di Falconara”.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

In rete si trovan altri studi epidemiologici su falconara che non riscontrano nulla di che a livello sanitario. La bolla di sapone e' scoppiata

C.N. ha detto...

Stiamo aspettando con ansia la replica di Mastrovincenzo, notoriamente equidistante e moderato sul tema Api .Se non altro per vivacizzare il blog.Speriamo di non attendere troppo.

K ha detto...

Calcina e Federici,tramite Amagliani dovranno elaborare una nuova strategia.Ci riusciranno? Sapendo che entrambi sono super partes?

Anonimo ha detto...

Amagliani per adesso non puo' intervenire,ha in corso una colluttazione con Quercetti.Appena possibile,vedrete contattera' Calcina e allora......