sabato 21 maggio 2011

NON HO RESISTITO, NON POTEVO NON PUBBLICARE IL TESTO DEI GIULLARI DEMOCRATICI



Operazione verità su Amministrazione Comunale Falconara M.ma. Documento a cura del Partito Democratico di Falconara



La discussione in Consiglio Comunale sul Rendiconto finanziario 2010 del Comune, ha messo in evidenza l’assenza di strategie per il futuro di Falconara che si possono sintetizzare nelle seguenti considerazioni: il Sindaco è già entrato in campagna elettorale, riproponendo la sua candidatura sulla base di alcuni messaggi fuorvianti quali quelli della “Giunta del buon governo” e della “Giunta del risanamento finanziario”. Il PD di Falconara ha cercato e cercherà di smontare tale rappresentazione, richiamando il Sindaco e la Giunta alle proprie responsabilità, sollecitandoli a dare risposte ai problemi veri sul tappeto e a disegnare un progetto per il futuro della città in termini di sviluppo e di qualità della vita. L’attuale Giunta si caratterizza sempre più come quella della “ordinaria amministrazione“, delle “ordinanze-spot” sulla sicurezza e dei “mercatini” più o meno variopinti, che la propaganda spicciola o i mega-manifesti autocelebrativi non possono nascondere.

Mentre il PD ha cercato di governare una situazione finanziaria difficile operando scelte concrete e positive, anche se impopolari, la Giunta di centrodestra dal 2008 non ha fatto altro che cavalcare strumentalmente le difficoltà ben note per fini elettorali, pur avendo assunto precisi impegni con gli elettori. Il risanamento finanziario del Comune si è potuto realizzare, in larga parte, grazie alle scelte dell’ultima Giunta di centrosinistra, dimostrabili e documentabili in termini di riduzione delle spese e di nuove entrate (vedere al riguardo annotazioni a fondo pagina).

Ora che il riequilibrio di bilancio è stato raggiunto, occorre che la Giunta Brandoni dimostri capacità di governo senza galleggiare sulla situazione attuale, di essere capace di razionalizzare alcune voci di spesa e soprattutto di mettere in campo una più efficace politica delle entrate mantenendo le promesse assunte in campagna elettorale.

Nella sostanza deve creare le condizioni per progettare qualcosa di nuovo e significativo per il futuro della città, dopo la parentesi buia dei primi tre anni di governo nei quali abbiamo dovuto registrare scelte sbagliate e infelici, quali quelle sul parere favorevole alle nuove centrali e al rigassificatore API, alla chiusura vergognosa del contenzioso con la stessa società, alla svendita del CAM a Marche Multiservizi che sta abbandonando la gestione dei servizi fuori dai confini comunali, alla discutibile esternalizzazione di importanti strutture comunali come quelle di Via Roma e del Visentini.

E’ finita la stagione della propaganda e degli alibi di comodo; la Giunta incominci ad attivarsi per:

  • cercare nuovi finanziamenti in ambito provinciale, regionale, nazionale ed europeo sulla base di progetti specifici;
  • avviare, dopo tre anni di totale inerzia, una politica urbanistica degna di questo nome, con obiettivi di medio e lungo termine, che punti a rilanciare iniziative di riqualificazione e risanamento di aree compromesse e di completamento di alcune aree a margine dell’esistente, attraverso lo strumento di una variante generale al P.R.G., che può contribuire a generare nuove entrate. In tale contesto è sembrata a dir poco spericolata l’iniziativa della Giunta di promuovere un bando pubblico per suscitare l’interesse degli operatori economici nel proporre nuove lottizzazioni, con risultati allarmanti già contestati dai cittadini;
  • predisporre un “piano di riorganizzazione dei servizi e del personale comunale”, alla luce delle tante esternalizzazioni fatte negli ultimi anni dalla Giunta (gestione delle mense, gestione dei complessi di Via Roma e del Visentini, gestione dei quattro campi di calcio, gestione della piscina comunale e del campo di regby, gestione di palestre e di alcuni impianti minori, ecc..) e della ridotta operatività dei settori Lavori Pubblici e Urbanistica rispetto all’attuale organico, per gene

QUELLO CHE LA GIUNTA DI CENTRODESTRA A FALCONARA NON DICE

Ecco le scelte più significative dell’ultima Giunta di Centro-sinistra (giugno 2006 – settembre 2007) e gli effetti sui bilanci del quadriennio 2007-2010, che hanno creato le condizioni del risanamento finanziario del Comune di Falconara:

  1. Ha avviato una politica di forte contenimento delle spese attraverso la riduzione dei costi del personale (riduzione dei dirigenti da 11 a 7, ad esempio e altro ancora), la razionalizzazione delle spese di esercizio, la disdetta di contratti di affitto, la riduzione delle indennità degli Amministratori comunali e delle Aziende per una minor spesa nel bilancio annuale di 1.750.000 €: 1.750.000x4 = 7.000.000 €
  2. Ha proceduto alla rinegoziazione dei mutui ereditati, facendo alleggerire il bilancio annuale di 3.200.000 € nel 2007, 1.900.000 € nel 2008, 1.400.000 € nel 2009, 1.400.000 € nel 2010. Totale nel quadriennio 7.900.000 €
  3. ha iniziato lo sfoltimento delle società partecipate, che non facevano utili ma registravano perdite con questi risultati:

- la fusione di CAM Reti con Multiservizi Spa ha fatto entrare, come corrispettivo per gli anni 2007-2008-2009-2010 nelle casse comunali la somma di 2.770.000 €

- la fusione di CAM Energia con PROMETEO ha portato al comune negli anni 2007-2008-2009-2010, nuove entrate per utili di 950.000 €

4. ha sottoscritto l'accordo di programma per la Quadrilatero ,che ha portato come anticipazione per oneri di urbanizzazione la somma di 2.800.000 €

5. ha fatto la scelta impopolare ma doverosa di aumentare l’addizionale IRPEF dallo 0,5 allo 0,8 % e

l’ICI sulla prima casa dal 4,5 al 6,8 per mille, fortemente osteggiata dalle attuali forze di maggioranza (che poi si sono guardate bene dal revocarle), che hanno garantito maggiori entrate annue per circa 2.380.000 €: 2.380.000 x 4 = 9.520.000 €

Totale nel quadriennio: 30.940.000 €

N.B. – E’ ora di sfatare il luogo comune, richiamato con insistenza dal Sindaco e vari supporter, che il debito pregresso per mutui impedisce ogni azione di rilancio della vita amministrativa e di programmazione di nuovi investimenti. Non si vuole certamente sminuire l’esistenza del problema, ma è pur vero che su un Bilancio di circa 36 milioni di €, gli oneri finanziari annui per mutui contratti sono scesi a 3,3 milioni € nel 2010 e lo stesso sarà per il 2011. L’indebitamento del Comune a fine 2010 ammonta a 72 milioni di €. Se si considera che i Comuni delle dimensioni di Falconara hanno tutti un indebitamento che oscilla in media sui 40 milioni di euro, si può dedurre che a Falconara il peso degli oneri finanziari supera la media per circa 1.500.000 €. Possono aprirsi nuove prospettive solo se si lavora in direzione di un’ulteriore razionalizzazione delle spese e di una più efficace politica delle entrate

DOCUMENTO A CURA DEL PARTITO DEMOCRATICO DI FALCONARA MARITTIMA

10 commenti:

ahahahahaahahahaha ha detto...

ahahahaahahahahahaahahahahahaahahahahahahahaahahahahaahahahahaahahahaahhah

pinocchio ha detto...

Che mondezzaaaaaaaaaaaaaaaaaa

M@D ha detto...

Facciamo un po' d chiarezza. Intervento in consiglio comunale.

Rendiconto esercizio finanziario 2010



intervento





Con l'occasione voglio ringraziare i dirigenti, gli impiegati comunali, gli assessori Mondaini e Mancini per la stesura e il lavoro svolto sulla rendicontazione dell'esercizio finanziario 2010.

Bilancio trasparente che evidenzia la regolarita' delle procedure per la contabilizzazione delle entrate e delle spese, in conformita' alle disposizioni di legge e regolamentari. Documento che esprime la corrispondenza tra i dati riportati nel conto del bilancio con quelli risultanti dalle scritture contabili. L'esercizio finanziario rappresenta il portafoglio della comunita', e l'amministrazione si muove con il principio del buon padre di famiglia. Principio per il quale nulla cerchi di far mancare alla tua famiglia, ma stai molto attento perche' la fine del mese si avvicina, ed i conti devono quadrare. Ed alla fine i conti portano, osservando proprio il risultato piu' apprezzabile del rendiconto che riguarda l'avanzo di amministrazione che viene conseguito nell'anno 2010 (2.910.000 euro) allontanando nel tempo le ipoteche negative del pesante deficit registrato nell'anno 2007. Questo documento mette in evidenza l'aderenza tra il bilancio di previsione 2010 e il consuntivo dello stesso anno. Previsioni assolutamente rispettate con uno scostamento minimo del 3,2%

Molto positive le entrate tributarie che coprono il 55% della spesa corrente, bene come indice di autonomia amministrativa, considerando il futuro ingresso del federalismo fiscale. Il comune di Falconara non rientra all'interno degli enti deficitari, infatti dai dati risultanti del rendiconto 2010, l'ente non rispetta solamente un parametro sui 10 di deficitarieta' strutturale indicati nel decreto del ministero dell'interno. Ma bisogna sapere che il mancato rispetto del parametro e' causato dall'elevato grado di indebitamento dell'ente pari al 258% dell'entrata corrente contro un 80% di media degli altri enti locali. C'e' da dire a tal proposito che lo scorso anno sono stati individuati nuovi parametri per definire l'accertamento di ente strutturalmente deficitario. Deficitari sono quegli enti che presentano gravi ed incontrovertibili condizioni di squilibrio. La tabella compilata per il nostro comune evidenzia che solo un parametro su 10 non e' stato rispettato, manifestando come, il comune, e' riuscito nell'arco degli ultimi 3 anni a migliorare le proprie condizioni di equilibrio finanziario e non e' stato inserito tra gli enti da sottoporre al controllo della finanza locale. Il parametro non soddisfatto e' il numero 7 (che trovate a pag 22 della relazione illustrativa al rendiconto della gestione dell'esercizio 2010) e che rileva l'esposizione debitoria verso gli istituti bancari. Il parametro confronta il totale dei debiti di finanziamento (otre 72 mln di euro), con il totale delle entrate correnti (quasi 28 mln di euro).

M@D ha detto...

Il calcolo mostra che il debito rappresenta il 258% dell'entrata corrente, e che, se volessimo rimborsare totalmente il debito dovremmo impegnare circa 2 volte e mezzo le nostre risorse correnti. Tale parametro va costantemente migliorando in quanto l'ente ha restituito parte della quota capitale (quasi 2 mln di euro oltre ai 9 milioni fuori bilancio) non contraendo ulteriore indebitamento. Il parametro 7 evidenzia quindi la gravita' della nostra condizione debitoria con la conseguente difficolta' di raggiungere uno stabile equilibrio di parte corrente. La stabilita' finanziaria del nostro ente passera' tramite la non assunzione di ulteriori mutui, tramite la limitazione agli investimenti ridotti all'indispensabile, tramite entrate straordinarie le quali dovranno essere poste a garanzia di eventuali rialzi dei tassi di interesse e spese di investimento; tramite la riduzione del totale debitorio utilizzando eventuali fonti straordinarie di cospicua entita'; tramite il potenziamento delle entrate correnti procendendo ad un celere recupero della riscossione coattiva.

E ancora, ottimi risultati sul recupero tributario, sui tributi comunale del 2007-2008. Rimaniamo comunque sempre coni piedi ben saldi a terra e con particolare attenzione seguiamo i tassi di interesse, alti nel 2008, scesi poi considerevolmente nel 2009-2010; la previsione e' che non scenderanno ulteriormente, potendo solo salire. Sappiamo bene come il semplice aumento di 1 punto percentuale del tasso di interesse comporti al comune nell'arco dell'anno, un aggravio di quasi 800 mila euro; e ancora, accordo con l'agenzie delle entrate, lotta all'evasione fiscale, insomma un'amministrazione impegnata a 360 gradi per continuare la giusta opera di risanamento che la citta' merita. Il risanamento dei conti raggiunto non e' un invito ad abbassare l'attenzione sulla gestione anche alla luce delle sempre piu' sorprendenti "sorprese negative" collegate indissolubilmente alel precedenti gestioni, come quella registrata nell'anno 2010 (leggi sentenza Filipponi). Infatti continuano ad arrivare velenose pasticche, confezionate dalle vecchie amministrazioni di centrosinistra che mortificano la citta' e gli investimenti programmati, costringendoci comunque ad una attenta e puntuale ricognizione "del contenzioso" per cercare di individuare in anticipo le quantita' ed i volumi di rischio che sommate all'indebitamento ed al correlativo costo, producono un pesante ingessamento della manovrabilita' sulla spesa. Lo tsunami debitorio abbattutosi sul comune di Falconara, non fermera' la nostra opera di risanamento. Falconara risorgera', anche se serviranno anni, ma ne verremo fuori fieri e a testa alta. Questa classe dirigente ci portera' fuori dal tunnel. Le premesse ci sono tutte, e voglio ricordare una frase scritta dal Collegio dei Revisori sulle conclusioni del rendiconto 2010: "Il collegio puo' affermare che il Rendiconto esaminato, e' stato predisposto con puntualita', zelo, e serieta' tale da rappresentare una situazione dei conti corretta e veritiera".



Raimondo Baia

Sauro di piazza albertelli ha detto...

Ottimo intervento consigliere. Parla una persona che qualche anno lo ha. Non per questo ne so piu' degli altri ma cerco sempre di capire cosa spinge le persone a scrivere certe cose. Capisco che gli odierni consiglieri del Pd siano estranei al disastro fatto dal loro partito. Capisco anche che si sentano investiti di un macigno che non fa capo a loro direttamente ma che pesa su tutti i cittadini. Quello che non capisco e' la faccia di bronzo che serve per scrivere un intervento di questo genere. Pensano forse che la gente possa credere a chi non e' riuscito nemmeno a portare a termine una amministrazione mettendo a rischio fallimento una intera citta'.
Secondo me silenzio va a braccetto con dignita'.
Saluti e salute

Anonimo ha detto...

l'affare filipponi è il merito (!) di quale amministrazione?

Anonimo ha detto...

A sentire il PD falconarese,vien da pensare che tutto sommato,siamo stati fortunati ad incappare nelle giunte Carletti-Recanatini.Che goduria!

Boris ha detto...

Carletti e Recanatini:2 geni incompresi.

Anonimo ha detto...

Gli incredibili a questi je fannen baffo

Anonimo ha detto...

Recanatini comunque ha cercato di mettere tutte le pezze che poteva,azzerando le spese pazze. Poi è stato silurato dalla sua coalizione.