venerdì 3 agosto 2012

Dal Carlino

Ombrelloni chiusi per sciopero.

I bagnanti aspettano pazienti al bar

Adesioni a macchia di leopardo a Senigallia

In alcuni bagni allestite anche delle aree ristoro con frutta fresca e bevande, per rendere l'attesa dell'agognato lettino più sopportabile

Ancona, 3 agosto 2012 - Ombrelloni chiusi e spiaggia transennata a Palombina. Compatta la protesta dei bagnini e degli imprenditori balneari contro la Bolkestein, la direttiva Ue che prevede dal 2016 aste per le aree demaniali, e quindi per gli stabilimenti, che oggi hanno il rinnovo delle concessioni automatico.
Molti bagnanti sapevano dello sciopero, e si sono seduti nei bar in attesa di poter scendere in spiaggia.
In alcuni bagni allestite anche delle aree ristoro con frutta fresca e bevande, per rendere l'attesa dell'agognato lettino più sopportabile. La protesta è nazionale ed è stata accolta da tutte le spiagge anconetane: a Palombina chiusura fino alle 11, a Portonovo sciopero degli ombrelloni dimostrativo di 5 minuti, ma sempre alle 11, al Passetto, nell'unico stabilimento, per dieci minuti. Stessa situazione a Numana. A Senigallia invece i dubbi sull'adesione erano molti, e il fronte si è un po' spaccato registrando anche qualche no: l'iniziativa ha preso piede a macchia di leopardo.

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Lavoro in nero, stop attività per noto stabilimento e multa da 10mila euro

Controlli a Falconara

I carabinieri con gli ispettori dell'Asur, hanno eseguito le ispezioni anche con la finalità di un attento monitoraggio di tutte le ditte, sia locali sia provenienti da altre province che intrattengono rapporti di lavoro con gli stabilimenti stessi

Ancona, 3 agosto 2012 - Carabinieri di Falconara Marittima unitamente a personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ancona e del Nucleo Anti Sofisticazione sono stati impegnati negli ultimi giorni in una vasta attività di controllo degli stabilimenti balneari per verificare la sicurezza sul lavoro e contrastare il fenomeno dello sfruttamento della manovalanza, in particolare quella straniera. I militari, unitamente agli ispettori dell'Asur, hanno eseguito le ispezioni, anche con la finalità di un attento monitoraggio di tutte le ditte, sia locali sia provenienti da altre province che intrattengono rapporti di lavoro con gli stabilimenti stessi.

Diverse sono state le infrazioni riscontrate in materia di corretto mantenimento dei cibi e delle bevande e in materia di sicurezza sul lavoro. Sono state rilevate assunzioni in nero, che hanno determinato nei confronti
del titolare di un noto stabilimento, la sospensione dell'attività e la conseguente applicazione di sanzioni per oltre 10 mila euro.

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