giovedì 27 marzo 2014



Banca Marche, i commissari pronti
a chiedere un miliardo di danni
agli ex sindaci ed amministratori


ANCONA - I commissari straordinari di Banca Marche orientati a chiedere i danni agli ex amministratori dell'istituto di credito. Giuseppe Feliziani e Federico Terrinoni, nominati da Bankitalia nel 2013, hanno inviato a ex amministratori e sindaci dell'istituto di credito una diffida che nterrompe la prescrizione (che scatta dopo cinque anni) in vista di un'ipotetica azione di responsabilità per eventuali danni arrecati a BdM a partire dal 2009, e stimati in un miliardo. Le lettere sono arrivate sicuramente ai componenti del Cda in carica fino ad aprile 2009 e al collegio sindacale. L'atto, al momento, non prelude automaticamente ad un'azione di responsabilità, ma la rende praticabile e, a dire il vero, molti se lo aspettano vista la voragine in bilancio e l'impatto che ciò ha avuto sull'opinione pubblica.

Mentre si attende di sapere se e quando BdM errà ricapitalizzata, sulla perdita di 800 milioni di uro che ha portato la banca al commissariamento è in corso un'inchiesta della procura di Ancona, con 14 indagati. Le ipotesi di accusa relative agli anni 2011 e 2012 - un lungo e articolato elenco di contestazioni - andrebbero da reati societari, come il falso in bilancio, false comunicazioni e infedeltà patrimoniale, a reati contro il patrimonio. Le indagini, in mano a tre Pm e coordinate dal procuratore Elisabetta Melotti, sono state affidati a un pool di esperti del Nucleo di Polizia tributaria della Finanza di Ancona che sta spulciando una marea di documenti.

L'inchiesta era partita da due esposti presentati dall'ultima dirigenza dell'istituto di credito prima del commissariamento sulle posizioni dubbie di 16 clienti. Ci sono poi i verbali degli ispettori di Bankitalia che contengono pesanti rilievi sull'operato del vecchio management e della vecchia dirigenza, a carico dei quali è stata avviata una procedura di sanzione amministrativa.
(Il Messaggero Marche)

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