sabato 26 luglio 2014



Conti dei gruppi consiliare regionali 2012: l’inchiesta prosegue per i 47 indagati – Reazioni


ANCONA- Si riferisce solo ai fatti avvenuti nel 2012 la richiesta di proroga delle indagini sui conti dei gruppi consiliari della Marche. Per questa parte dell’inchiesta sono indagati il governatore Gian Mario Spacca (gruppo Gian Mario Spacca presidente); il consiglieri regionali del Pd Fabio Badiali, Gianluca Busilacchi, Antonio Canzian, Francesco Comi (segretario regionale del partito), Enzo Giancarli, Sara Giannini, Marco Luchetti, Almerino Mezzolani, Rosalba Ortenzi, Paolo Perazzoli, l’ex consigliere Paolo Petrini, oggi deputato del Pd, Mirco Ricci, Angelo Sciapichetti, Gino Traversini; gli ex Pdl, oggi Ncd, Francesco Massi Gentiloni Silveri, Giacomo Bugaro, Mirco Carloni, Daniele Silvetti; gli ex Pdl oggi Forza Italia Graziella Ciriaci, Elisabetta Foschi, Umberto Trenta, Enzo Marangoni; gli ex Pdl oggi Centro Destra Marche (Fdi-An) Francesco Acquaroli (ex consigliere, ora sindaco di Potenza Picena, Giulio Natali, Giovanni Zinni, Franca Romagnoli; Erminio Marinelli (Per le Marche); i consiglieri dell’Udc Maura Malaspina, Valeriano Camela, Luca Marconi; Giancarlo D’Anna (gruppo misto); Roberto Zaffini (Lega nord); Moreno Pieroni (Psi); Massimo Binci (Sel); Dino Latini (liste civiche per l’Italia), Raffaele Bucciarelli (Federazione della Sinistra); Luca Acacia Scarpetti (Idv) e i due consiglieri di Centro Democratico Paolo Eusebi e Paola Giorgi; Sandro Donati (Per l’Italia), Adriano Cardogna (Verdi). Tra gli indagati anche cinque tra dipendenti della Regione e collaboratori addetti ai gruppi: Andrea Filippini, Giuseppe Canducci, Claudio Olmeda, Oscar Roberto Ricci, Fabio Pagnotta.(ANSA).
——————— LE REAZIONI —————————————-
GIAN MARIO SPACCA, governatore delle Marche - “Le indagini preliminari sono ancora in corso, non è quindi possibile ipotizzare quale sarà l’esito dell’evoluzione della vicenda, ad oggi non risultano inviati avvisi di garanzia a singoli soggetti né altre notifiche.L’unica novità intercorsa è la richiesta di proroga di 6 mesi del termine delle indagini preliminari rivolta dal Pubblico Ministero al Giudice in quanto – come è riportato nell’atto – la complessità dei fatti di causa e della vicenda rende indispensabile maggiore tempo ai fini dell’accertamento della verità nell’interesse della giustizia.  Del resto, appena avuta notizia dai media dell’inchiesta nel maggio 2013, la Giunta regionale ha subito deliberato la costituzione di parte offesa della Regione Marche nel procedimento.Tale scelta ribadisce che il principio di legalità è il nostro punto di riferimento nei comportamenti istituzionali.Siamo fiduciosi nell’operato della Magistratura”.
GIACOMO BIGARO (Ndc) – “Non ci sono state notifiche di avvisi di garanzia e c’è solo la richiesta di proroga delle indagini iniziate nell’ottobre 2012. Qui non ci sono spese pazze, forse, tutt’al più errori contabili, o interpretazioni sbagliate rispetto a una vecchia legge, che abbiamo prontamente modificato e reso più rigida e stringente. Chi pensa che nelle Marche ci siano casi simili a quelli riscontrati in altre regioni rimarrà profondamente deluso perché il comportamento dei nostri consiglieri è da sempre improntato alla serietà”. Il vice presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, Giacomo Bugaro (Ncd), interviene a nome dell’Ufficio di Presidenza sulla richiesta di proroga delle indagini della procura di Ancona sui fondi regionali.  ”Il nostro Consiglio è in tutto e per tutto il più virtuoso d’Italia – ribadisce Bugaro – e questo è il risultato di un lavoro intenso da parte di tutti, in testa dell’Ufficio di Presidenza, che ha in questi anni ha contribuito notevolmente a ridurre le spese dell’intera macchina amministrativa dell’Assemblea, portandola come esempio sul tavolo della Conferenza dei Presidenti delle assemblee regionali”.
 Presidente assemblea legislativa VITTORIANO SOLAZZI -”Sono assolutamente fiducioso nel ruolo della giustizia e ricordo che nessun consigliere regionale ha ricevuto un avviso di garanzia. Ma mi preoccupa il protrarsi dei tempi dell’inchiesta. Siamo a fine legislatura: sarebbe difficoltoso avvicinarsi alle elezioni regionali del 2015 con un’indagine ancora in corso”. Lo ha detto all’ANSA il presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche Vittoriano Solazzi, che non è tra gli indagati, commentando la richiesta di proroga dell’inchiesta sui fondi regionali.
La coordinatrice della segreteria del Pd Marche, Patrizia Casagrande Esposto – “Il Pd Marche prende atto con serenità della decisione delle autorità inquirenti di prorogare i termini per la chiusura delle indagini preliminari in merito alle spese del Consiglio regionale delle Marche” – afferma la coordinatrice della Segreteria del Pd Marche, Patrizia Casagrande Esposto. “Il maggiore tempo a disposizione è elemento di garanzia per coloro che hanno correttamente speso le risorse pubbliche. Ci auguriamo che le indagini si concludano al più presto per evitare speculazioni e sciacallaggio politico nei confronti di chi si è comportato in maniera seria. C’è un’indagine che riguarda tutto il consiglio regionale per accertare la regolarità dell’impiego dei fondi dei partiti. Nessun avviso di garanzia è stato inoltrato ai singoli consiglieri. Stupisce che un sindaco, figura istituzionale chiamata a ricoprire un ruolo di responsabilità, strumentalizzi tale vicenda a fini politici di parte”.
Mirco Ricci (Pd) – Non appare per nulla preoccupato il Presidente del Gruppo Pd in consiglio Regionale Mirco Ricci a proposito delle notizie apparse sulla stampa con riferimento all’utilizzo dei fondi assegnati al consiglio regionale delle Marche.“Non si tratta di avvisi di garanzia, ma di proroga delle indagini”, spiega Mirco Ricci.“La Procura dorica ha cioè ritenuto opportuno approfondire le indagini e di questo non possiamo che essere contenti”, ha poi aggiunto. “Un approfondimento delle indagini iniziate nel 2012 su tutto il consiglio regionale delle Marche non può costituire per noi fonte di preoccupazione, in quanto rappresenta piuttosto un elemento di garanzia per chi ha utilizzato correttamente le risorse pubbliche”, ha così concluso.
(CRONACHE ANCONETANE)
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PS) Sarò ovvio, banale, populista ecc.ecc. ma perchè cavolo i gruppi consiliari della regione devono godere di centinaia di migliaia se non milioni di euro per la loro attività?
Godono già  di laute indennità, benefits di tutti i tipi, dunque spendano i loro soldi, che poi sono quelli che noi cittadini diamo loro!!
Ma provino a entrare nella  pelle di un consigliere comunale, che sta sul territorio tutti i giorni, chiamato (giustamente) dai suoi concittadini per qualunque problema e in qualunque momento!  
Provino cosa vuol dire fare tutto GRATIS, considerando che i gettoni di presenza x le riunioni (udite, udite, 18 euro) coprono sì e no le spese del cellulare!


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