sabato 27 settembre 2008

Case d’emergenza, duello in Consiglio


Dal Corriere di sabato 27

FALCONARA – Due case occupate abusivamente e almeno ventitré famiglie “appoggiate” nei cosiddetti “alloggi di emergenza” del Comune senza averne, diritto. E’ la denuncia evidenziata dall’ex assessore alle politiche sociali, oggi consigliere del Pd, Antonio Mastrovicenzo giovedì sera durante un consiglio comunale quasi interamente dedicato alle interrogazioni. Invece la questione, che ha contrapposto anche vivacemente l’ex assessore e l’attuale titolare dei servizi sociali Baldassarri, ha riscaldato l’atmosfera perché Mastrovincenzo non ha usato mezzi termini per denunciare “le occupazioni abusive in corso a Falconara di abitazioni in gestione al Comune e di società collegate”. “L’amministrazione – ha detto il consigliere del Pd – non ha ancora preso adeguati provvedimenti per ripristinare la legalità, mentre in casi analoghi l’amministrazione Recanatini si era subito attivata”. Per le occupazioni abusive Mastrovincenzo ha fatto riferimento ad un appartamento della ex società comunale Gpc in via Roma e ad un alloggio del Comune in via Barcaglione, ma ci sarebbe anche una situazione analoga in via Che Guevara che riguarda un immobile dell’Erap. “L’anno scorso – ha dichiarato l’ex assessore – avevamo effettuato una ricognizione ed era emerso che un gran numero di famiglie sistemate in alloggi di emergenza in effetti non ne aveva alcun diritto, il che crea uno stato di cose estremamente difficili”. Ma secondo Mastrovincenzo il tema della casa è “purtroppo particolarmente trascurato dall’attuale amministrazione” che su questo argomento “si distingue per l’immobilismo e per la mancanza di coraggio attuare le norme in essere”. “Mentre in città si susseguono le occupazioni abusive – ha spiegato il consigliere – ancora non è stata data attuazione ad alcuna norma del Regolamento per l’assegnazione di alloggi destinati a situazioni di emergenza sociale, approvato lo scorso anno dal Consiglio comunale. Il Regolamento determina criteri e modalità da seguire per l’assegnazione provvisoria di questi alloggi per garantire un loro utilizzo equo e corretto”. Accuse che l’assessore Baldassarri ha respinto in modo netto e deciso perché, ha fatto notare: “al momento attuale non sappiamo qual è la situazione reale degli alloggi di emergenza, sì c’era l’indagine del settembre 2007, ma in dodici mesi le diverse realtà possono essere cambiate e anche molto”. Da qui la scelta di aspettare l’ufficializzazione della graduatoria per le case popolari avvenuta proprio ieri (la ratifica con presa d’atto definitiva è prevista per mercoledì prossimo) visto che, ha osservato Baldassarri, “alcune persone inserite negli alloggi di emergenza hanno fatto domanda per le case popolari”. Quanto agli appartamenti occupati l’assessore ha chiarito che sono state avviate le “azioni di rito” con relativa denuncia alla Procura della Repubblica. “In questi casi – ha spiegato – si procede come per uno sfratto esecutivo, ricordando che sono sempre situazioni molto delicate”.

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