lunedì 24 novembre 2008

Dal 2000 al fianco delle ragazze più povere


Dal Corriere del 24 Novembre

FALCONARA – Costituita nel giugno del 2000 da un gruppo di volontari della Caritas Diocesana di Ancona-Osimo, “Free Woman” è una associazione di volontariato che propone un contesto stabile e certo all’opera di chi desidera impegnarsi in forma solidale, e fonda le proprie misure di accompagnamento e inclusione sociale su metodologie e professionalità specifiche. Il volontariato in “Free Woman”, sempre in affiancamento ad operatrici professionali, permette alle persone interessate di contribuire direttamente e fattivamente, nei limiti delle proprie disponibilità di tempo e in base alla propria esperienza e sensibilità, ai processi di inclusione sociale. Le azioni di tutela della salute sono rivolte a tutte le persone che si prostituiscono, in qualsiasi forma e contesto, incluso chi si prostituisce per propria scelta e in piena libertà. I servizi previsti da queste azioni sono accessibili a tutti, senza distinzione di genere e nazionalità, e sono principalmente costituiti da una unità mobile itinerante (unità di strada) e da un servizio di accompagnamento (in genere ai servizi sanitari) su appuntamento. Nell’attività rivolta a chi si prostituisce, l’associazione promuove il safe sex (sesso sicuro). Le operatrici sociali e le mediatrici culturali comunicano informazioni utili alla salvaguardia della salute individuale dei contraenti il rapporto sessuale in cambio di denaro e, di conseguenza, della salute collettiva. Info 071 2072045 www.freewoman.it la sede dell’associazione è in via Matas, 30 ad Ancona.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi va di dire una cosa cattiva,ma certe associazioni non esisterebbero senza certi fenomeni.
Possibile che per ogni iniziativa che un comune prende,si deve dire che non serve,che il problema non è quello,che è a monte,a valle ecc.
Sarà che se si ridimensionasse il fenomeno della tossicodipendenza,molti operatori sarebbero a spasso,se si diminuisse la prostituzione, ugualmente certe associazioni non avrebbero ragion d'essere.
Ho letto che il problema non è la prostituzione (!)ma lo sfruttamento della stessa,sapendo bene che colpire a monte le organizzazioni transnazionali è pressocchè impossibile,specie per un piccolo comune.
Che deve fare un piccolo comune? Quello che fa Falconara e Montemarciano: ripulire le strade,restituire il decoro,la sicurezza e la vivibilità ai cittadini che ci vivono e che ci pagano le tasse.
In attesa delle magnifiche sorti e progressive future,dove non ci sarà tratta,sfruttamento dell'uomo sull'uomo,ingiustizie,guerre,ignoranza e povertà.
Forse tra 500 anni
Non sarà che a molti la situazione fam comodo così?
Capisco che