Il pm: “Omicidio premeditato, Mario Masini merita l’ergastolo”
Dal Corriere dell'11 Novembre
ANCONA - Merita l’ergastolo per aver massacrato con venti coltellate l’anziana vicina di casa, una poveretta quasi cieca che faticava anche a reggersi in piedi. Il pm Irene Bilotta ha chiesto il massimo della pena per Mario Masini, il tossicodipendente anconetano di 44 anni accusato di aver ucciso Maria Crescimbeni, 77 anni, per frugare nei suoi cassetti e portarsi via 200 euro della pensione e qualche documento. Niente sconti perché secondo la procura quello commesso il 21 gennaio di un anno fa in un condominio di via Che Guevara a Castelferretti fu un omicidio premeditato. Quando è entrato nell’appartamento della vicina, secondo il pm, Mario Masini era preparato ad uccidere. L’aveva messo in conto, tanto da indossare dei guanti di lattice per non lasciare tracce. S’era preparato bene, con un sopralluogo nell’appartamento compiuto alcuni mesi prima. E non s’è accontentato di stordire la Crescimbeni con un pugno, di bloccarla a terra con un ginocchio rompendole alcune costole. S’è accanito con venti coltellate.. Per questo ieri la dottoressa Bilotta, nel processo che si sta celebrando davanti al gup Lionello Rossino, ha chiesto una condanna al carcere a vita, che Masini rischia nonostante gli sconti di pena previsti dal rito abbreviato. E’ imputato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dalle condizioni della vittima, incapace di difendersi per l’età e le condizioni fisiche, e anche rapina a mano armata. Un doppio capo d’accusa che - in caso di accoglimento delle richieste del pm - non lascerebbe scampo a Masini: la riduzione prevista dal rito alternativo gli consentirebbe infatti di evitare l’isolamento in carcere, ma non l’ergastolo. Eventualità che l’avvocato difensore Maurizio Sturba conta di scongiurare dimostrando come minimo che l’ipotesi della premeditazione non regge. Gli argomenti difensivi saranno esposti nella prossima udienza, in calendario il 17 dicembre, ma per la sentenza bisognerà aspettare probabilmente le repliche. Il verdetto arriverà all’inizio del 2009 e Masini, da tempo malato, lo attenderà nel carcere di Pesaro. Venne arrestato dai carabinieri del Reparto operativo cinque giorni dopo il delitto. Era un sospettato della prima ora, ma ad incastrarlo fu una traccia di sudore, decisiva per la prova del Dna, rimasta su frammento di un guanto di lattice trovato sul luogo del delitto. Mario Masini, un tipo alto e robusto, che lavorava ogni tanto imbarcandosi sui pescherecci, aveva detto di non ricordarsi nulla, di essere troppo confuso per mettere a fuoco i ricordi di quella maledetta domenica. Due esperti nominati dal gup l’hanno sottoposto a una perizia, secondo cui ci sarebbe stata solo una lieve incapacità di intendere e di volere.
3 commenti:
Ho avuto l'onore di trasportare la Signora Maria Crescimbeni per 4 anni con l'ambulanza della Croce Gialla di Falconara. Una signora con tanti problemi ma con tanta voglia di vivere. Maria era una signora anziana, gentile ed educata. Vedeva molto poco, ultimamente zoppicava e aveva problemi di salute. La portavo a fare fisioterapia la mattina alle 6 e 30. Era un piacere chiacchierare con lei. La signora viveva sola in un palazzo dove l'ascensore non funzionava. Aveva una pensione minima ma comunque garantiva ai nipoti, che cresceva sola, gli studi e un piatto sempre caldo. Con molti sforzi era riuscita a mandare la nipote piu grande in Spagna per studiare. Questa fu l'ultima cosa che mi disse qualche giorno prima di venire barbaramente assassinata. Ora non soffri piu' Maria, ora sei un angelo. Ricordati di me, ti mando un bacio grosso grosso.
Raimondo
Bravo Raimondo... Hai espresso benissimo quello che sento.
Ci son rimasto di sasso la mattina quando, dopo aver sentito la notizia alla radio di "Echo" mentre arrivavo in sede per iniziare il turno, ho chiesto alla centralinista se sapeva chi era la donna. Me lo ha detto e non ci ho creduto.
Ma era la verità, dimostrata dal fatto che era stato cancellato il suo trasporto dalla scheda servizi.
Ciao Maria.
Sembrerà banale, ma un pensiero a lei lo faccio sempre quando al TG1 annunciano un servizio di una Donatella Crescimbeni. Mi vengono in mente i modi gentili che aveva, come ti faceva sentire a tuo agio, quando sarebbe dovuto accadere il contrario.
Spero che ora stia meglio di come stava qua e che abbia un ascensore e una luce condominiale sempre funzionanti :)
Paolo B.
anch'io ho avuto l'onore di trasportare la signora Crescimbeni Maria con l'ambulanza della croce gialla e devo dire che una fine così orrenda non me l'aspettavo da una signora dolce come il pane, sempre allegra disponiobile con tutti ecc... quando ho saputo la notizia su sky tg 24 io non ci volevo credere e pensavo che non era possibile di sicuro è un errore e invece purtroppo non è stato così. Comunque sù questa notizia mi fà piacere una cosa, che la giustizia abbia chiesto il massimo della pena a questo essere, cosa che ad altri assassini non hanno dato es. lo zingaro di appignano del tronto che è stato condannato a 6 anni di reclusione che solo a pensarci mi fà vomitare.
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