giovedì 20 novembre 2008

Ue. Raggiunto l'accordo per aumento delle quote latte

di F. Maggi

20 Novembre 2008 "L'Occidentale"

La quota di produzione italiana di latte potrà aumentare di 600 mila tonnellate (pari al 6%) a partire dal primo aprile 2009, con l'inizio della nuova campagna lattiera. È il risultato dell'accordo sulla revisione della politica agricola comune (Pac) che la delegazione guidata dal ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia ha negoziato ininterrottamente da ieri a Bruxelles.

In termini monetari, secondo il Centro Studi di Fieragricola, l'incremento potrebbe consentire il ridimensionamento del prezzo del latte del 10-15%.

Non sono stati pochi che hanno espresso soddisfazione per il raggiungimento dell'accordo che permetterà di rilanciare l'agricoltura. Tra questi, Gerardo Beneyton, presidente di Caseus Montanus ha sottolineato che beneficeranno dell'aumento in particolare le zone di montagna dove l'allevamento è la fonte di reddito primaria.

Beneyton, presidente anche del Centro internazionale di ricerca e valorizzazione dei prodotti di montagna, ha spegato che "il successo della trattativa è frutto della determinazione del ministro Zaia e dall'attenzione posta dalle regioni alpine che vedono nell'agricoltura il più efficace degli strumenti per la salvaguardia del territorio ed mantenimento delle particolarità ambientali".

Il presidente di Caseus Montanus ha auspicato che nell'assegnazione delle nuove quote di latte "si tenga conto delle zone di montagna e vengano privilegiati i loro giovani agricoltori-produttori". Da parte sua, il ministro Zaia ha dichiarato che"le quote latte addizionali saranno assegnate in via prioritaria a quei produttori che sono stati responsabili del superamento della quota nazionale di latte".

Zaia ha spiagato che il suo obiettivo è quello di "riportare alla legalità coloro i quali, in virtù di un sistema iniquo, erano costretti a lavorare al di fuori della legalità". Infatti, ha aggiunto che la delegazione ha ottenuto l'aumento dalla Commissione perché l'incremento non è destinato a nuove mungiture. Ma ha tenuto a precisare che per evitare nuovi surplus in futuro, l'accordo prevede "per gli anni 2009-2011, che coloro che sforeranno di più del 6% la quota assegnata, dovranno pagare su quelle quantità una multa del 150% superiore a quella normalmente prevista". E ha concluso: "Il grande risultato di queste trattative è rappresentato dal fatto che oggi è una giornata storica perchè l'Italia esce a testa alta".

Molti esponenti politici hanno accolto con soddisfazione il risultato del negoziato portato avanti dal ministro Zaia. Dalle fila dell'opposizione il senatore Nello Di Nardo, capogruppo in commissione Agricoltura di Palazzo Madama, ha dichiarato: "Finalmente si volta pagina: da oggi in poi, l'Italia non sarà più costretta ad importare latte di dubbia qualità da altri Paesi".

Dalla Lega Nord hanno fatto sapere che "celebriamo la vittoria del sistema agricolo sul superstato europeo e su chi voleva mettere la parola fine alle nostre stalle grazie alla gestione del ministro Zaia". Roberto Cota, presidente dei deputati della Lega Nord commenta: "Sei mesi di intenso lavoro vanno a sopperire anni di cattiva gestione della nostra politica agricola, trascurata per troppo tempo". E aggiunge: "Una grande vittoria che dimostra, con i fatti concreti, la caparbietà e la sensibilità del ministro nei confronti della nostra produzione".

Sul ruolo del ministro Zaia ha parlato anche la commissaria europea all'Agricoltura Mariann Fischer Boel, precisando: "Il ministro italiano ha lavorato in modo molto tenace per ottenere il più possibile già dall'inizio, ed il risultato è molto buono".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

grande Zaia
era ora che qualche ministro facesse l'interesse dell'Italia a bruxelles

Anonimo ha detto...

chi fa qualcosa ormai è la lega