Il Cie a Falconara, il gruppo di An dice no
Dal Corriere del 1 Marzo
“Non siamo contrari al progetto in sé, ma non riteniamo opportuno che una struttura di questo genere venga realizzata proprio nel territorio del nostro comune”. Il gruppo consiliare del Pdl-An a proposito dell’eventualità di collocare a Falconara il Cie - centro identificazione ed espulsione dei clandestini, vuole fare un po’ di chiarezza. “Il gruppo - precisa una nota - non è di per sé contrario ai Cie, che sono parte integrante del programma di governo in materia di politica di contenimento dell'afflusso di clandestini in Italia. Non a caso, in tal senso vanno interpretate le dichiarazioni del sindaco Brandoni. I consiglieri però, ad ogni buon conto, ritengono inopportuno che tale struttura venga realizzata a Falconara, città già gravata da non poche problematiche, il tutto in sintonia con il voto già espresso in merito in sede consiliare a seguito della presentazione di una mozione su questo argomento”. I pochi dubbi su dove sarà aperto il Cie marchigiano sono stati fugati giovedì scorso da un lungo colloquio (organizzato dall’onorevole Carlo Ciccioli) del sindaco Goffredo Brandoni con alcuni esponenti del Governo, presente anche il parlamentare della PdL Remiglio Ceroni. “I Cie - ha spiegato Brandoni - saranno di due tipologie: centri per l’accoglienza e centri per l’identificazione. Non solo. Ogni regione d’Italia dovrà avere il suo”. Per quanto riguarda le Marche, visti i criteri generali che influiscono nella scelta, ovvero la vicinanza con infrastrutture viarie, porti, snodi ferroviari e soprattutto con gli aeroporti, Falconara è stata ritenuta la sede più idonea come sede di un centro di espulsione. Ad ogni modo, il primo cittadino falconarese è stato rassicurato sulla tempistica poiché, a quanto pare, si procederà per gradi di priorità, cominciando da luoghi di grande concentrazione di clandestini.
Nessun commento:
Posta un commento