sabato 28 marzo 2009

Passi avanti nella vertenza Omnema l’artigianato perde ancora colpi
Dal Messaggero di oggi
FALCONARA - Cassa integrazione a rotazione e turni ridotti di sei ore per scongiurare i licenziamenti. E' la ricetta presentata ai sindacati dai vertici della Omme, la metalmeccanica di proprietà dell'assessore comunale Marina Mancini. Soddisfatti i rappresentanti dei lavoratori dall'atteggiamento dell'azienda che, pur dovendo far fronte a un calo di ordinativi (-50% rispetto a gennaio), si è detta pronta a fare il possibile per difendere i livelli occupazionali. La prossima settimana, nuovo incontro per stabilire un calendario mensile. La cassa integrazione è stata chiesta da lunedì 6 al 4 luglio ma non si esclude un ritorno anticipato alla normalità se la crisi allenterà la sua morsa. Tra i 67 lavoratori Omme resta la preoccupazione anche se Tiziano Beldomenico (Fiom Cgil) sottolinea come l'azienda abbia «un atteggiamento coscienzioso: una realtà che si comporta diversamente da molte altre ditte». A maggio le parti si incontreranno nuovamente per fare il punto. Sindacati attivati anche alla Seico Impianti: la ditta ha chiesto gli ammortizzatori sociali per una decina di dip a partire dal 6 aprile per 13 settimane. La Uil incontrerà la ditta la prossima settimana. La crisi ha investito in maniera massiccia anche l'artigianato. Sono 94 i lavoratori del comparto, dipendenti di 12 aziende (legno, plastica, abbigliamento, trasporti) tra Falconara, Chiaravalle, Monte San Vito, Camerata Picena, Agugliano e Polverigi che hanno fatto domanda di sospensione. Il rischio secondo Mario Gresta (Cisl) «è il licenziamento se la crisi, come dai segnali che stanno arrivando, si protrarrà dopo luglio».

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