lunedì 2 marzo 2009

Pd, Stecconi sbatte la porta
Esce e va con Cataldi: “Solo interessi personali, zero idee. Sturani con noi? Chissà”


Dal Corriere del 1 Marzo

Ancona In un panorama Pd in cui Galeazzi è già ai blocchi di partenza e Carboni sta definendo gli ultimi dettagli prima del via delle primarie, il partito perde invece l’ennesimo pezzo. A sfilarsi, questa volta, è Roberto Stecconi, ex assessore di Sturani. Deciso però a proseguire l’attività politica volgendo il suo impegno alla costituzione di una lista civica con Cataldi, senza “essere però la stampella di nessuno”. E dove un’eventuale candidatura a sindaco non viene esclusa a priori. “Una scelta di campo”“Ho fatto una scelta di campo. Non ne voglio sapere di questo Pd: ho deciso di uscire. Una scelta che è maturata nel tempo – commenta Stecconi - poiché andare via da un progetto politico che ho creato, a livello locale, non è certo qualcosa che si fa a cuor leggero”. “Ma questo progetto è stato demolito. Abbiamo fatto cose eccezionali ma oggi non si fa più quella politica in cui non c’era la lotta per ricoprire i ruoli”. Ad agevolare l’uscita di Stecconi, le vicissitudini che hanno contraddistinto il Pd. “Persone divise da interessi personali e non da idee. Si è trattato di una guerra all’intero del Partito Democratico in cui non è stata trovata la quadratura ciò significa che qualche problema c’è stato”. E l’allontanamento dalla giunta, prosegue, ha contribuito a far scattare la molla che portato Stecconi a lasciare il Pd. “Almeno ti puoi però togliere le amicizie ingombranti. Comunque, anche fuori ho tenuto un profilo basso senza dare colpe ma solo facendo politica. Infatti mi sono adoperato per arrivare alla fine della legislatura sia per il bene della città si per il partito. Ma visto che quest’ultimo non c’è, allora vanno lasciati da soli”. Portafoglio voti over 400Alle ultime elezioni, che lo avevano portato a sedere nella giunta Sturani, Stecconi era stato tra i più quotati. Conquistando la posizione appena fuori dalla “top five”. Sesto con 430 voti, dietro al più votato Simonetti, scendendo poi con Tomassetti, Zinni, Petri e Bastianelli. Ora la precedenza è data alla “pausa di riflessione” ma non troppo, anzi, il suo prosieguo nell’attività politica emerge con i lavori per la costituzione di una lista civica. Con Cataldi. “Si sta verificando se c’è la possibilità, con degli obiettivi. Ma io non voglio essere la stampella di nessuno. Voglio dare invece una mano alla città. La proposta è di far amministrare la città da persone che siano fuori dai partiti per non ricadere nelle logiche di quest’ultimi. Con una giunta che rappresenti tutte le varie correnti, ad esempio”. Il mondo dell’economiaCon la figura di Cataldi, si punterà ad attirare dal mondo dell’economia a quello dell’associazionismo. E per ciò che riguarda le alleanze, la lista sarà proposta ai maggiori schieramenti ma senza coinvolgere la sinistra, Rc e Vendoliani. “Perché non penso che abbiano cambiato il progetto politico della città”. E se indiscrezioni lanciavano l’ipotesi Sturani orbitante nella lista, “al momento non c’è stato alcun contatto, certo è che lui ha ancora un peso politico nella città”. Volgendo invece lo sguardo verso la candidatura di Galeazzi, “Non sono interessato ad alcuna intesa, casomai è lui che deve convergere con qualcuno. Non siamo motivati ad entrare per un posto”. Smentita invece la collaborazione alla lista dell’avvocato Michele Brunetti. Intanto la scadenza dei lavori per programmi e candidati è fissata tra una settimana.

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