giovedì 27 agosto 2009

Maroni: «Sbarchi diminuiti del 92 %

Il ministro dell'interno: «Voglio arrivare al 100 per cento.
L'accordo con la Libia funziona»


Corriere della sera

CORTINA D'AMPEZZO- Roberto Maroni scende in campo sull'immigrazione. E da Cortina d'Ampezzo, difende le scelte del governo. Dal 5 maggio scorso, quando c'è stato un primo respingimento di immigrati, sono arrivati in Italia 1345 clandestini. «L'anno scorso nello stesso periodo ne erano arrivati 14.220. Una diminuzione del 92%», ha spiegato il ministro. Di questi «14mila erano arrivati dalla Libia. Dalla Libia quest'anno ne sono arrivati circa 1300. Ciò significa che l'accordo con la Libia va benissimo, funziona, e i risultati si vedono. Credo che qualunque persona onesta debba riconoscere che l'accordo funziona».
LE POLITICHE- E sottolinea che «respingimento vuol dire riportare i clandestini da dove sono partiti. Rimpatrio vuol dire mandarli nei Paesi d'origine con tutta la burocrazia che ne consegue. A spese nostre». Per Maroni «occorre però che l'Unione Europea si dia una svegliata e faccia ciò che fino a ora non ha fatto. Frattini è un ottimo ministro. Bene ha fatto a farsi sentire. Assieme facciamo un lavoro in team quando andiamo nei Paesi per sottoscrivere accordi sull'immigrazione. L'Ue deve fare regole comuni per evitare che i Paesi si facciano la guerra su chi ne respinge di più. E inoltre va applicato il principio di solidarietà tra i Paesi». E queste politiche funzionano perché chi organizza i viaggi della speranza verso l’Italia studia gli accordi tra i Paesi di origine e quelli di arrivo per capire in quale destinazione gli immigrati hanno più opportunità di farcela.
LE CRITICHE- Maroni spiega di aver querelato il settimanale cattolico Famiglia Cristiana, dopo essere stato «paragonato a Hitler». E poi ha aggiunto: «Ho un ottimo rapporto con il cardinal Bertone, con il cardinal Bagnasco, la segreteria di Stato, con cui ho rapporti frequenti. Pochi lo sanno, ma il ministero dell’Interno controlla anche il Fec, il fondo edifici per il culto, che gestisce oltre mille chiese e basiliche». Insomma col Vaticano «i rapporti sono ottimi. Ogni tanto c’è qualche voce, come Famiglia Cristiana, che mi critica e mi insulta. Ho già presentato diverse querele perché a me va bene tutto, ma non sentirmi dire che ho reintrodotto le leggi razziali ed essere paragonato a Hitler. Nell’ultimo numero, mi ha un po’ riabilitato. Sono passato da Hitler a Don Rodrigo, ho già fatto un passo avanti», ha concluso Maroni.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Finalmente si ragiona, o l'Europa ci aiuta o se ne partono per altre nazioni

Anonimo ha detto...

A che serve l'europa? A chi serve?