venerdì 28 agosto 2009

Patteggia il viado violento


Dal Corriere di oggi

Ancona Il tribunale ha convalidato ieri l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni di M. F. R., 28 anni, il viado brasiliano che nella notte tra martedì e mercoledì aveva preso a calci e pugni i poliziotti che l’avevano fermato a Palombina dopo il danneggiamento del vetro di un’auto. Davanti al giudice Carlo Cimini il brasiliano, difeso dall’avvocato Antonella Caporalini, ha patteggiato una pena (sospesa) di cinque mesi e dieci giorni di relcusione. Ha detto di aver colpito l’auto di un automobilista per scherzo, e ha negato di avere colpito i poliziotti. Alle quattro di notte il viado si era piazzato al centro della strada per chiedere uno “strappo”: dopo aver incassato un “no” da un giovane il travestito si è sfogato colpendo con violenza la parte anteriore della Bmw. Dopo una segnalazione telefonica, era arrivata sul porto una volante, ma il brasiliano aveva reagito malamente.



Rotatorie sistemate da sponsor



Falconara Cercasi sponsor per la sistemazione a verde e la manutenzione delle rotatorie. Vista la situazione finanziaria particolarmente critica, l’amministrazione comunale ha deciso di affidare a privati la gestione del verde all’interno delle numerose rotatorie cittadine e degli spartitraffico. Allo sponsor il Comune chiede di realizzare, a propria cura e spese, la sistemazione a verde, secondo le indicazioni contenute nelle specifiche tecniche e progettuali riportate in un capitolato speciale tecnico annesso al bando e la manutenzione del verde di arredo per un minimo di cinque anni. E’ possibile visionare le schede tecniche e le planimetrie di ogni area messa a bando presso gli uffici comunali previo appuntamento telefonico (071 9177216 Farina – 071 9177215 Giuliani) nei giorni di apertura al pubblico oppure nel sito internet del Comune. Le richieste dovranno essere presentate entro il 15 settembre.



Addio don Valerio, prete naif

Baciò Jessica Rizzo, fu assolto per una messa in memoria del duce



Falconara Se ne è andato a 78 anni don Valerio Pieralisi, per decenni parroco dei quartieri di Villanova e Fiumesino. Il sacerdote, da molto tempo malato, era ricoverato presso una casa di risposo di Senigallia, ma le esequie saranno celebrate stamattina alle 10 e 30 nella chiesa di Sant’Antonio da Padova. Stimato ed apprezzato da molti dei suoi parrocchiani, ma anche contestato e criticato per gli atteggiamenti “troppo moderni”, don Valerio che per anni ha insegnato religione agli studenti della scuola media Caio Giulio Cesare, era un parroco un po’ sopra le righe, spesso fuori dalle regole e anche abbastanza dissidente. Grande tifoso della Juventus non mancava mai di esporre, in caso di vittoria, la bandiera della squadra del cuore dal terrazzino della sua casa di Villanova, dove viveva a pochi passi dalla chiesetta ricavata in un locale messo a disposizione dalla famiglia Filipponi perché il quartiere non aveva e non ha una chiesa vera e propria. A Fiumesino, nella vecchia e bella chiesa di San Lorenzo Martire, invece, don Valerio ha celebrato tanti matrimoni e tanti battesimi perché chi voleva un sacerdote schietto e diretto sapeva dove andare a cercare. “Nell’ultimo saluto a don Valerio – dice Franco Budini, presidente del comitato dei cittadini di Fiumesino – non possiamo fare a meno di ricordare la sua grande umanità, la generosità, la vitalità, il buonumore, la gioia di vivere e la forza di andare sempre avanti; peculiarità che hanno contraddistinto la sua attività pastorale nella parrocchia di San Lorenzo Martire a Fiumesino e non solo. Di lui si può senz’altro dire che era un prete che sapeva stare in mezzo alla gente! Tutto il resto non conta”. Il resto sarebbero i problemi con la giustizia per aver celebrato il 28 aprile 2000 una Messa nel 55mo anniversario della morte di Benito Mussolini e un molto fotografato incontro con la pornostar Jessica Rizzo. “Per me un morto è sempre un morto e se mi chiedono di dirgli una messa io non gliela nego certo...”. Così si era difeso così don Valerio Pieralisi, e che il suo sacerdozio non aveva sconfinato nell’illecito pena glielo riconobbe anche il giudice preliminare Francesca Grassi, che lo prosciolse “perchè il fatto non sussiste” insieme a sei esponenti o simpatizzanti locali di Forza Nuova, tutti accusati di aver violato le norme della legge Scelba del ’52 che vietano ogni tentativo di ricostituzione del partito fascista. Più complicata la vicenda a “luci rosse” che gli era costata qualche mese di “ritiro spirituale” obbligatorio. Nel febbraio 1996 don Valerio, invitato alla inaugurazione di un negozio, si era trovato di fronte la procace pornostar marchigiana e non era stato avaro di complimenti, seguiti da un bacio. Lo scandalo era divampato immediatamente, ma ai parrocchiani don Valerio aveva fatto notare che “anche Jessica è una creatura di Dio”. Una giustificazione che però non aveva placato gli animi dei fedeli scandalizzati da questo prete che aveva osato ammettere che la Rizzo era la sua attrice preferita. Secondo Franco Festorazzi al’epoca arcivescovo di Ancona don Valerio “si è lasciato trascinare dall’imprudenza assumendo atteggiamenti inopportuni maturati peraltro in una situazione creatosi non per sua eccessiva vololontà”.

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