mercoledì 23 settembre 2009

Nuove centrali, il Pd vuole un referendum


Dal Corriere di oggi

Falconara Il Pd falconarese critica il governo Berlusconi che, tramite il ministro dell’ambiente Prestigiacomo, “ha dato parere positivo al Via - Valutazione impatto ambientale per le due nuove centrali all’interno della raffineria Api, in una zona già dichiarata ad elevato rischio di crisi ambientale”. Secondo il coordinatore comunale del partito, Franco Federici, “non è stato preso in considerazione l’impatto ambientale dei due impianti, considerando anche la presenza del nuovo rigassificatore, già previsto a largo delle acque di Falconara di fronte alla raffineria e già stato autorizzato anche dalla Regione Marche”. Il Pd invita l’azienda Api a “valutare l’opportunità di investire, come ha già fatto e farà in altre zone d’Italia (centrali fotovoltaiche a Pollenza ed in Calabria) nelle fonti alternative rinnovabili ed a non perseverare in questa politica energetica già superata ed obsoleta. Il deficit energetico regionale può essere colmato sia potenziando le fonti rinnovabili sia con il risparmio energetico”. Il Pd infine stigmatizza “l’anomalo comportamento del sindaco Brandoni al quale compete di essere il primo garante della sicurezza e della salute dei concittadini”. “La giunta Brandoni – prosegue Federici – deve inoltre provvedere con urgenza ad approvare il regolamento del Referendum consultivo, indispensabile per la richiesta consultazione popolare relativa alla costruzione delle due nuove centrali Api, essendo già da tempo in possesso di una bozza di tale regolamento inviato dal Comitato promotore del Referendum”.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma quanto è bravo il Pd a dire agli altri quello che devono fare coi soldi propri.
Certo loro dettano la loro politica industriale, ma non coi soldi propri.
Ma la facesse il Pd questa poltica delle rinnovabili, se è capace. Trovasse chi la fa.
Questi distruggono solo attività produttive e posti di lavoro.
Poi però strillano sui precari.
Però solo i precari della scuola però, gli altri sono di serie B

Anonimo ha detto...

la vorrei informare che per la Costituzione prima della politica industriale viene la saluta delle popolazioni residenti.
Qui non si mira a distruggere alcuna attività produttiva ma a suggerire scenari alternativi meno invasivi di quanto già siano.
Inoltre dubito siano paragonabili i 15 posti di lavoro necessari per far funzionare le due ipotetiche nuove centrali agli oltre 130.000 precari della scuola che nel triennio 2009-2012 perderanno il loro posto di lavoro per la "riforma" della scuola. 1600 solo nelle Marche per l'anno scolastico in corso.

Anonimo ha detto...

Siete andati almeno a portare via gli sfalci ? o dobbiamo pagare pure quelli ?

http://www.youtube.com/watch?v=HLF4yIKhbMM

...Goffredo continua a parlare, nulla ci può aiutare di più.