domenica 25 ottobre 2009

Cogliati: “Adesso c’è chiarezza”
L’Ad della raffineria punta sul dialogo: “Mai parlato di licenziamenti”


Dal Corriere di oggi

Falconara Dialogo positivo, e finalmente “è stata fatta chiarezza” perché “il Piano industriale di miglioramento pur evidenziando, tra le altre cose, un esubero di personale stimato attorno alle 140 unità nell’organizzazione del sito falconarese, non ha mai pronunciato la parola licenziamenti che consideriamo come ultima, disperata risorsa”. Queste le valutazioni dell’amministratore delegato di Api raffineria Giancarlo Cogliati dopo il confronto con la Rsu aziendale ed i sindacati di categoria che si è svolto giovedì. “Abbiamo sempre e solo chiesto di poter affrontare il problema degli esuberi con gli strumenti messi a disposizione della normativa sugli ammortizzatori sociali”, prosegue Cogliati. Che aggiunge: “La proposta del sindacato di portare a termine il piano di riorganizzazione nell’arco temporale di 3-4 anni ci vede sostanzialmente d’accordo proprio perché non si tratta di un processo di dismissione del sito bensì di un piano oggi necessario per la sua competitività e capacità redditiva per il futuro”. Quanto alla richiesta di contenere gli esuberi solo sui lavoratori prepensionabili o che accettino la mobilità volontaria l’ad di Api raffineria ammette che si tratta di “un buon punto di partenza”. “Stiamo valutando la questione – spiega – che sarà motivo di approfondimento nel prossimo incontro insieme agli altri temi sul tappeto quali il miglioramento delle rese di produzione, la diminuzione dei consumi energetici e migliore efficienza nell’area di manutenzione a tutto vantaggio di sicurezza e tutela dell’ambiente”. E a questo proposito Cogliati fa sapere che proprio in questi giorni l’azienda sta mettendo a punto il Piano di investimenti per il prossimo quadriennio (2010-13) “che accompagnerà sia le attività del sito di Falconara sia la sua fase di riqualificazione”. “Sono previsti investimenti superiori ai 50 milioni di euro all’anno – osserva l’ad dell’azienda – e a questi confidiamo di aggiungere gli investimenti previsti per la nuova Centrale, il rigassificatore al largo della costa e il progetto di utilizzo degli oli vegetali. Un potenziale nell’arco dei prossimi 3-4 anni di oltre 700 milioni di euro”. Le trattative avviate a seguito della presentazione del nuovo piano industriale, dunque proseguono perché, ha chiarito l’azienda “c’è da entrambe le parti la volontà di andare avanti”. “La direzione – aveva informato una nota – ha recepito le osservazioni delle organizzazioni sindacali in merito al piano riservandosi alcuni giorni per analizzare globalmente le richieste”.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Speramo be...

Anonimo ha detto...

sì quei poretti dell'indotto (tanti)?