lunedì 28 dicembre 2009

IRAN: SANGUE SULL’ASHURA, MORTI E FERITI


(AGI/AFP/REUTERS) – Teheran, 27 dic. – Torna a scorrere il sangue in Iran, nel culmine delle celebrazioni per l’Ashura, la piu’ importante ricorrenza religiosa degli sciiti. Per il secondo giorno consecutivo, violenti scontri sono scoppiati nel centro di Teheran e in altre citta’ del Paese, dove la polizia in tenuta antisommossa e i miliziani islamici Basiji hanno attaccato i manifestanti. Secondo i siti dell’opposizione, ci sono almeno una decina di morti e diversi feriti tra i dimostranti a Teheran e nella citta’ nordoccidentale di Tabriz. Una notizia confermata anche dalla tv di Stato iraniana che ha parlato di “diversi morti” da entrambe le parti. Tra le vittime, vi e’ anche il nipote del leader riformista, Mir Houssein Moussavi, ucciso con un colpo al petto che sarebbe stato sparato dalle forze di sicurezza iraniane. Ma la polizia di Teheran ha smentito ogni notizia, ribadendo che non ci sono state vittime, ma soltanto “numerosi arresti”.

Mentre l’opposizione ha annunciato che le proteste continueranno anche stanotte nelle principali piazze della capitale iraniana, alcuni testimoni hanno riferito che la rete dei telefoni cellulari e’ stata oscurata nel centro di Teheran e che e’ molto rallentata anche la connessione a Internet, unico canale attraverso il quale vengono diffuse le notizie. Il regime ha infatti vietato ai giornalisti presenti in Iran di raccontare le proteste. Cosi’, l’informazione viene rilanciata attraverso i social network: su Youtube, come avvenne con la morte di Neda (scelta dal ‘Times’ come personaggio dell’anno), sono stati pubblicati alcuni video in cui si vedono le tragiche immagini di giovani riversi a terra in pozze di sangue.

Una grande folla ha raccolto nuovamente l’appello dell’opposizione a scendere in piazza per la festivita’ sciita dell’Ashura, che quet’anno coincide con il settimo giorno di lutto per la morte dell’ayatollah dissidente Hossein Ali’ Montazeri. I manifestanti hanno scandito slogan contro il presidente Mahmud Ahmadinejad e la Guida suprema Ali’ Khamenei: “Questo e’ il mese del sangue” e “A morte il dittatore”. Gli elicotteri della polizia hanno sorvolato la capitale mentre colonne di fumo si levavano dal centro, divenuto un campo di battaglia. Scontri tra manifestanti e polizia sono stati segnalati anche a Isfahan e Najafabad, nell’Iran centrale.

Nelle stesse ore, migliaia di persone hanno partecipato a una contro-manifestazione filo-governativa inneggiante a Khamenei. Come se niente fosse, la tv iraniana ha trasmesso le immagini delle celebrazioni ufficiali dell’Ashura a Teheran a cui ha assistito anche un rilassato Ahmadinejad

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