domenica 17 gennaio 2010

Travaglio macabro su Craxi in attesa che tocchi al Cav.


Deprimente e istruttiva come sempre la prima pagina de Il Fatto Quotidiano, il palcoscenico cabarettistico personale del multiforme Marco Travaglio e della sua banda di intrattenitori del pubblico risentimento.

Per chi macina odio come carburante sociale, per chi prova il gusto anche macabro del dileggio, per chi coltiva l'astio più nero e irrecuperabile, non c'è sicuramente passatempo migliore della lettura quotidiana del Fatto.

Oggi l'attacco del pezzo di Travaglio dedicato al decennale della morte di Craxi raggiunge vette d'acrobazia linguistica che meritano d'essere segnalate: non foss'altro perchè dopo dieci anni d'odio quotidiano uno s'aspetta un po' di ruggine, una velatura di pacificazione, l'ombra dell'appagamento dovuto almeno al ricorrere della scomparsa del nemico. Niente, l'odio di Travaglio è sempre lì che brilla tirato a lucido ogni giorno.

Sentite come suona: "Trionfo d'ascolti, lunedì, per la telepompa funebre allestita in onore di Bottino Craxi dal suo pony express Gianni Minoli: lo share del 6 per cento corrisponde più o meno alla percentuale che lo statista garofanato incassava sugli appalti". E' giù gli applausi dei tifosi, sembra di sentirli, magari come anticipo per quando Travaglio si rivenderà i suoi calembour nelle serate teatrali per buongustai del malanimo.

Sono passati dieci anni da quando è morto e per Travaglio Craxi è ancora Bottino. Basterebbe questo per far passare la voglia di leggerlo e per derubricare le sue performance dalla già malandata categoria del giornalismo.

Ma c'è ovviamente dell'altro: sul Fatto Quotidiano il cerchio si chiude sempre come le manette al polso dei nemici. L'equazione è semplice: non può esserci riscatto per Craxi per il semplice motivo che Berlusconi è il suo erede, il prosecutore delle sue nefande prodezze, "il degno compare che l'ha sostituito a Palazzo Chigi", dice Travaglio nello stesso articolo. I due hanno cominciato insieme e insieme devono finire.

E come direte voi? Più o meno nello stesso modo, come sembra evocare Paolo Flores D'Arcais nel suo editoriale di oggi di rimpetto a Travaglio. Per Flores - e per tutta la banda ovviamente - Berlusconi sta uccidendo la democrazia in Italia. E chi è rimasto a difenderla in una disperata ma tenace resistenza: "le manifestazioni di piazza e il caparbio eroismo della magistratura".

Berlusconi può scegliere: o in galera grazie all'eroismo dei giudici, o un'altra piazza Duomo un po' più contundente.

L'Occidentale

4 commenti:

A.M. ha detto...

Finche' in giro ci saranno quei simpaticoni di Paolo Flores D'Arcais,Travaglio,Santoro,la Dandini,la Guzzanti , Di Pietro ,Grillo ecc,Berlusconi potra' dormire sonni tranquilli.Sono loro che gli procurano una valanga di consensi..

uno nuovo ha detto...

Cari amici del PDL(partito della lega;giusto?) rieccoci qua.
Per una volta mi sento di condividere a pieno le parole del Presidente del Senato Schifani:”Craxi è stato vittima sacrificale...ha pagato più di tutti...”.
Insieme a lui anche altri avrebbero dovuto pagare ma in Italia si fa presto a salire sul carro dei vincitori e si fa prestissimo a scendere dal carro dei vinti.
E così Craxi è morto solo.
Molti infatti hanno saputo riciclarsi da una parte e dall'altra con grande maestria, con la stessa facilità con cui ci si cambia una camicia quando è sporca.
Un abito nuovo per una Repubblica “nuova” la seconda, che di nuovo non ha proprio un bel niente visto che i personaggi sono sempre gli stessi tranne uno, quello che assomiglia tanto al Don Rodrigo dei Promessi Sposi, per intenderci quello che voleva fare come gli pareva.
Passano dieci anni il vento pare che soffia da un'altra parte e l'abile politico sa benissimo che c'è la possibilità di salire sul carro del redento.
Ha quindi inizio la straziante litania che recita più o meno così: “Io non ho mai sostenuto...” oppure
“Io non ero tra quelli che...” e bla bla bla.
Facile eh?.
Certo, tanto finito l'eco mediatico, spente le luci dei riflettori il cittadino dimentica.
Di fronte all'ipocrisia preferisco di gran lunga la coerenza di Travaglio signori miei.
Ma la dignità della nostra classe politica di sinistra e di destra dove è?.
Che dire del valzer dell'udc?
Non è mai cambiato niente è sempre il solito gioco di interessi, poltrone, inciuci, privilegi da una parte e dall'altra, morte tua e vita mia, vedremo, faremo e Bettino è morto solo.

C.N. ha detto...

Meno male che come baluardo in difesa della democrazia,contro Berlusconi,abbiamo........"la corte dei miracoli".

falconarese ha detto...

Uno nuovo dice cose sensate. Come dargli torto?