mercoledì 14 aprile 2010

Dal Corriere Adriatico

“Via del Consorzio va rifatta”

Le priorità di Masciarelli: “Ringrazio Brandoni. Nuovi asfalti e oratori da rivalutare”


Falconara “Dobbiamo lasciare ai nostri figli un mondo migliore di come l’abbiamo trovato noi stessi. Ecco così la penso e per questo guardo con positività al futuro”. Alberto Masciarelli cita Baden Powell e da “vecchio scout che non ha dimenticato le lezioni ricevute” ha scelto di non delegare ad altri i problemi che si possono risolvere da subito e con un po’ di impegno personale.

Se avesse occasione di parlare con il sindaco cosa gli indicherebbe come priorità assolute?

“Prima di qualsiasi richiesta lo vorrei ringraziare perché è riuscito a evitare il dissesto finanziario del Comune. Ha fatto una grande cosa, così noi cittadini possiamo guardare al futuro con più serenità. Era un obiettivo a cui già aveva puntato il sindaco Recanatini e Brandoni ce l’ha fatta. Per quello che riguarda le priorità, io guardo prima di tutto ai giovani che sono il nostro futuro”.

E cosa vorrebbe per loro?

“Penso che sia assolutamente necessario riaprire gli oratori delle parrocchie cittadine, affinché i ragazzi possano usufruire di questi luoghi di ritrovo per le attività ricreative, ma anche per avere occasioni di incontro e di confronto. Io ho vissuto una bella adolescenza, piena di interessi e di giochi. Oggi i ragazzi e i bambini sono un po’ isolati, invece devono capire come si sta insieme agli altri, devono imparare a vivere in gruppo perché solo così si capiscono anche gli altri, si costruiscono le capacità relazionali. Chi è un lupo solitario poi rischia di restarlo resta per sempre”.

Quali sono più grandi problemi della città e del territorio?

“Via del Consorzio è abbandonata da troppo tempo, va asfaltata prima possibile. Un problema enorme sono i fossi che esondano appena piove con intensità. La zona industriale si allaga, le attività sono costrette a fermarsi, è un disastro. A proposito di piogge e allagamenti, mi piacerebbe moltissimo conoscere l’ingegnere che ha progettato il rifacimento della massicciata della ferrovia, lungo la via Flaminia. Ma è possibile che nessuno abbia pensato alle caditoie? Quando piove la strada è sempre allagata perché mancano le pilette di scarico. Così la viabilità diventa molto insicura e i negozi si allagano”.

Come imprenditore quali difficoltà si è trovato ad affrontare?

“Ho uno show room nella zona industriale, a volte devo scusarmi con i clienti per le condizioni delle vie di accesso”.

Sicurezza e stranieri, cosa ne pensa?

“Accoglienza e integrazione sono direttamente proporzionali al rispetto delle regole. Vanno bene tutti ma a patto che rispettino le norme della civile convivenza. L’intolleranza nasce dal mancato rispetto delle regole. Da anni fra i miei collaboratori ci sono stranieri, non ho mai esitato ad assumerli, una volta riconosciuto il valore professionale e umano non esiste nessun tipo di pregiudizio”.

Ogni tanto le viene voglia di andare via?

“No, perché posso godere delle mie tante amicizie e se non ci fossero mi sentirei solo”.

Lei cosa cerca nel luogo dove vive o dove vorrebbe vivere?

“La tranquillità e il rispetto delle persone”.

marina minelli,

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