mercoledì 14 aprile 2010

Mario Baldassarri: Costruiamo il partito per vincere in regione

Dal Carlino

Gli Italiani hanno dato per tre volte di seguito un risposta chiara e forte dal 2008 ad oggi. Alle politiche, alle Europee e alle regionali: il centrodestra deve governare il Paese. Il centrosinistra non e' oggi e per molti anni nel futuro alternativa di Governo.

Senatore Mario Baldassarri, quindi ora cosa accadra'?

"Alla chiara e forte indicazione del popolo occorre una chiara e forte risposta del Pdl su due linee: partito e riforme. Occorre costruirlo sul serio partendo dalla realta' del territorio, introducendo regole democratiche di selezione della classe dirigente. Non a caso la Lega cresce: e' gia' radicata"

Detto questo nelle Marche?

"In coerenza con quel quadro nazionale occorre fare il partito che ora non c'e' e creare il progetto per le Marche alternatvo al cloroformio della sinistra"

Come giudica l'esito del voto?

"E' una disamina banale perche' il partito non c'e'. Il Pdl marchigiano e' fatto da una sommatoria di vassalli, valvassori e valvassetti con qualche griso di troppo e molti don Abbondio. Nel bene e nel male, ma il risultato finale dimostra che la sommatoria di protettorati locali perde perche' non e' in grado di fare squadra"

Quindi cosa occorre?

"Si deve introdurre subito un principio e un metodo. Il principio: le decisioni debbono essere collegiali dentro gli organi del partito. Non possono esistere riserve indiane a partire dai vari coordinamenti. Il metodo e' quello di una classe dirigente a tutti i livelli votata dagli iscritti e quindi legittimata dai cittadini e non nominata dai troppi padri spirituali dai quali si pretende di avere soluzioni taumaturgiche da Roma".

Cosa non ha funzionato alle ultime regionali?

"Che la costruzione della squadra non e' inizita nel 2005 ma 60 giorni prima della scadenza elettorale. Poi non e' stato costruito un un progetto alternativo. Marinelli ha avuto 45 giorni e, nonostante questo, il risultato ottenuto e' largamente positivo: il partito di maggioranza relativa e' il Pdl, figuramoci se fosse un partito vero"

La sua proposta?

"Prima di tutto costruire i rapporti con la societa' marchigiana: la mia idea e' che il partito deve istituire in modo permanente e continuo consulte guidate dagli stessi protagonisti e operatori che sono in ascolto continuo delle loro esigenze. Poi la costruzione del governo dell'alternativa cioe' il capo dell'opposizione, che non puo' essere il candidato governatore, attorno al quale si costruisono gli assessori dell'alternativa. Una sorta d governo parallelo. Queste due gambe confluiscono nel coordinamento regionale. Un modello da ripetere in tutte le province".

2 commenti:

moretti b. ha detto...

Caro Senatore, ma se il PDL non ascolta neanche i suoi amministratori locali (vedi Falconara ed i rapporti con il governo centrale, accise, ecc..) allora quando mai arriverà a toccare la società civile delle marche? non prendiamoci in giro con i soliti discorsi politicanti...un pò di sincerità ogni tanto....

Anonimo ha detto...

Be', l'articolo postato mi sembra abbastanza critico verso la stessa maggioranza. Non falconarese ma nazionale, il senatore Baldassarri si pone in maniera critica ammettendo il fatto che non si e' lavorato dal 2005 sulla popolazione marchigiana. Credo che questo articolo gli renda onore perche' ha detto le cose come stanno, ammettendo che il pdl e' gonfio di re sole, vassalli e valvassori. Non c'e' democrazia