martedì 13 aprile 2010

Oligarchia

ricevo e pubblico (volentieri)

Nella tradizione del pensiero filosofico greco, sistematizzata da Aristotele (vedi principio aristotelico) l'oligarchia è una forma di governo "cattiva", non perché antidemocratica, ma perché quei pochi esercitano il potere indebitamente, o in quanto non ne hanno il diritto o in quanto lo fanno violando le leggi o, infine, in quanto lo esercitano favorendo gli interessi particolaristici a scapito di quelli della comunità. Se, invece, i pochi che esercitano un potere lo fanno in maniera legittima e in vista dell'interesse generale, allora il loro governo è quello dei migliori, e cioè un'aristocrazia. Secondo Aristotele l'oligarchia è dunque la degenerazione dell'aristocrazia.

Nella tradizione del pensiero occidentale si è conservata a lungo, dall'antichità al Medioevo, il concetto che un governo di pochi non è cattivo in sé ma solo in quanto i pochi governino male. Nell'età moderna invece si è progressivamente affermata la concezione democratica e, con essa, la tesi che un governo di pochi è, in quanto tale, un cattivo governo: un governo buono è quello in cui è la maggioranza (i più) che governa.

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