martedì 5 ottobre 2010

Ampliati gli spazi per le 175 bancarelle
I prodotti alimentari in piazza Catalani


Falconara Il mercato settimanale è stato rimodulato dall’amministrazione comunale nel maggio dell’anno scorso. Le 175 bancarelle sono state sistemate in via Bixio, nel tratto compreso tra via degli Spagnoli e via Amendola, mentre i banchi di prodotti alimentari si trovano in piazza Catalani. Ampliate le dimensioni degli stand commerciali per agevolare gli ambulanti, intensificati i controlli della polizia municipale. “Il nuovo mercato - aveva fatto sapere all’epoca il Comune - riprende un progetto avviato dalla giunta Carletti ma mai portato a compimento e la nuova localizzazione risponde ad obblighi ben precisi in materia di sicurezza e in ambito igienico-sanitario”.

Lo spostamento dei banchi di prodotti alimentari in piazza Catalani, un’area con pavimentazione specifica, nuovi scarichi fognari, allacci per l’energia elettrica e l’acqua e dove sono stati realizzati anche i bagni, come previsto dalle disposizioni in materia, segue appunto la normativa vigente che impone nuovi standard a garanzia di produttori, commercianti e consumatori.

La nuova disposizione degli stalli prevalentemente su un unico lato della via, è legata invece alla sicurezza. Deve infatti essere garantita la facilità di accesso per i mezzi di soccorso e va lasciato uno spazio adeguato in prossimità degli incroci. Proprio per questo, e anche per il nuovo dimensionamento dei posti di ogni singolo ambulante, il mercato si è allungato da via degli Spagnoli a via Amendola.

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Tagli ai rimborsi

A scuola senza libri

Falconara Una quindicina di studenti delle scuole medie cittadine sarebbero senza libri di testo poiché le famiglie sono nell’impossibilità di effettuare l’acquisto e il Comune ha scelto di non garantire più il pagamento. Lo fa sapere Elisabetta Sardi, responsabile dell’associazione Lhasa. “In passato il Comune aveva fatto un accordo con una libreria locale. Prevedeva che le famiglie con un reddito inferiore ai cinquemila euro l'anno potessero avere i libri di testo recandosi presso la libreria con una lettera di impegno da parte del Comune a pagare i libri con i rimborsi previsti dallo Stato e distribuiti dalle Regioni alle amministrazioni comunali”. Una procedura non obbligatoria ma utile, secondo la Sardi, per evitare alle famiglie di anticipare almeno 300 euro e attendere il rimborso ad aprile-maggio dell’anno successivo.



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