venerdì 1 ottobre 2010

Pornodiva, passerella in tribunale



Ancona Tutta di nero, spacco sulla gonna e decolleté generosi, movenze naturalmente sensuali, la pornodiva con un passato da impiegata al Comune di Falconara è entrata su una passerella di sguardi curiosi ieri mattina a Palazzo di giustizia ad Ancona. Ars Amandi, questo il nome d’arte nel mondo dei video hard, ha risposto alla chiamata del giudice nella causa civile intentata da un avvocato che le chiede cinquemila euro di risarcimento per averlo insultato con un Sms. Affiancata dal suo legale, l’avvocato Nicoletta Pelinga, la sexy attrice ha ripercorso i capitoli salienti della storia, tentando di giustificarsi per quel “Sei penoso” inviato con un clic. Ha detto che quel giudizio non voleva colpire l’onorabilità del professionista, ma va inquadrato nella fine di una relazione e letto come una reazione a quella che ha considerato una ripicca. Lei ha voluto troncare il rapporto, lui le ha mandato una parcella troppo esosa per un parere legale che gli aveva chiesto. “Voleva i soldi per una semplice consulenza e poi dopo la fine della relazione continuava a chiamare anche di notte i miei genitori dicendo peste e corna di me”. L’avvocato Pelinga che la assiste ha chiesto al giudice la prova per testi e di citare la mamma e il papà della pornodiva. La controparte, che resta convinto di avere subito per quel messaggino gravi contraccolpi psicologici, voleva invece che la causa fosse subito mandata in decisione. Dirà il giudice alla prossima udienza fissata al 2 febbraio.

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