domenica 21 novembre 2010

Querela, De Magistris invoca l' immunità Mastella: è l' unico che usa il Lodo Alfano


Dal Corriere della sera

MILANO - Due milioni di euro di risarcimento danni. È la richiesta di una causa civile che l' ex ministro della Giustizia Clemente Mastella ha intentato contro Luigi De Magistris. L' ex pm ora europarlamentare idv, che lo aveva a sua volta indagato nell' inchiesta Why not, in un' intervista a Epolis dell' ottobre 2009, a proposito della situazione politica in Campania, aveva detto: «Mastella? Parla di raccomandazioni ma in realtà era a capo di un mercato criminale di posti di lavoro». Una frase che l' ex Guardasigilli non ha gradito. Così l' ha querelato. E gli ha poi chiesto, appunto, i danni in sede civile. Sembra però che De Magistris su questo punto abbia scelto di avvalersi della sua indennità di europarlamentare. In una lettera datata 5 luglio 2010, infatti, l' ex pm ha scritto al presidente del parlamento europeo, Jerzy Buzek: «Ritengo - scrive - che le affermazioni da me rilasciate nell' intervista costituiscano espressione dell' attività politica di un parlamentare». La battuta di Mastella non si è fatta attendere: «De Magistris? È l' unico che applica il Lodo Alfano». L' europarlamentare idv, però, raggiunto ieri a Strasburgo, spiega perché ha chiesto l' immunità: «Mastella mi aveva già querelato, ma tutto era stato archiviato. Dunque ora ho deciso di difendermi così perché noi non viviamo in un Paese normale ma in un regime. Non mi avvarrò mai dell' immunità parlamentare salvo che per tutelarmi quando esprimo giudizi». Sia chiaro: De Magistris dice di «non temere l' azione civile intentata da Mastella». Ma «per principio credo sia giusto tutelarmi visto che ho solo espresso un' opinione. E se non mi concederanno l' immunità affronterò la causa, la vincerò e darò tutto in beneficenza. Esiste un problema di interpretazione del codice etico idv. Sul quale sono pronto a riflettere». Va ricordato che negli ultimi giorni De Magistris era stato criticato da alcuni esponenti idv perché, nonostante sia rinviato a giudizio a Salerno per omissione di atti d' ufficio, non si era sospeso così come prevede il codice etico dell' Idv. Una «mancanza» che anche Marco Travaglio gli ha fatto notare in un fondo su Il Fatto: «Sarebbe una mossa preventiva ed elegante autosospendersi dall' Idv fino alla sentenza». Ma De Magistris gli ha replicato: «No, sarebbe la vittoria del burocraticismo. La questione morale in politica non va ridotta al casellario giudiziario. Si impari a distinguere sui reati». E anche qui ha fatto un altro distinguo: «Si tratta della mia attività di pm e non di politico». Dunque, resta

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo De Magistris,solo berlusci si deve dimettere. La legge per gli ex magistrati è un po' + uguale!!

F.F. ha detto...

Questa si', e' una persona seria!

Anonimo ha detto...

ah ah ah
come pm non deve essere giudicato, ma solo come politico.
Allora anche Berlusconi va giudicato non come imprenditore ma come politico.....ah ah ah