venerdì 28 gennaio 2011

Zinni (Pdl) sull’Api di Falconara: “si all’ambiente sostenibile, no ad un suicidio di massa”

Cronache Anconetane

FALCONARA – “Le rivendicazioni avanzate dai sindacati dei lavoratori della raffineria API– dice il Consigliere Regionale de Il Popolo della Libertà Giovanni Zinni– sono assolutamente comprensibili. Oramai è di pubblico dominio che, se la raffineria API non amplierà le sue attività, rischierà di chiudere a seguito dell’andamento del mercato del petrolio che tende a sfavorire le lavorazioni intermedie, e cioè quelle che riguardano la raffinazione e la distribuzione senza che avvenga anche l’estrazione”.

Il consigliere regionale del Pdl Giovanni Zinni
Le polemiche sul nuovo rigassificatore e il rischio esuberi hanno riacceso l’attenzione sulla raffineria di Falconara. ”I timori dei cittadini sull’inquinamento ambientale sono legittimi e da tutelare con forza, ma -continua Zinni- non dobbiamo cascare nell’errore di una psicosi di massa che intravede nel progetto rigassificatore e centrale turbogas strumenti di distruzione dell’ecosistema del territorio. Il Sindaco di Senigallia ha un atteggiamento egoistico e superficiale che non aiuta a creare sviluppo sostenibile nel territorio”.
Per Zinni “se l’API chiuderà, l’intera classe politica marchigiana sa benissimo che tutti i lavoratori interni all’ API ed esterni con l’indotto, in questo momento di grave crisi del mercato del lavoro, non troveranno alcuna ricollocazione. Capisco che le nuove attività di API possano rappresentare un qualcosa di non idilliaco da avere nel proprio territorio, ma abbiamo il dovere morale di salvare i lavoratori e le loro famiglie. L’atteggiamento ostracistico della Regione è irresponsabile e gravissimo nei confronti di chi onora il suo lavoro. Ci vuole un equilibrio: da un lato pretendere che questi progetti siano ecocompatibili, dall’altro occorre cercare di aiutare la raffineria API a non chiudere. Non è con i pregiudizi e l’ideologia che si può salvare capra e cavoli. Spero che Spacca non insegua solamente il miglior dato elettorale possibile, ma abbia a cuore la maggior tutela sostenibile dei cittadini, ma anche dei lavoratori dell’ API e per l’API”.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ieri Latini, oggi Zinni. Speriamo che qualcosa si stia incrinando finalmente. Rimane il dato di fatto dell'irresponsabilita' del partito democratico comunale proviciale e regionale che ostinatamente, pensando di prendere chissa' quale consenso, fa politica sulla pelle dei lavoratori che ormai sono avvertiti da tempo. Che branco di incapaci con il culetto al sole. Solo degli irresponsabili farebbero di tutto per mettere in difficolta' una grande azienda sul territorio in questo momento di crisi. E' si di lavoro in giro ce ne' tanto perche'. E ci chiediamo come mai questa sinistra di nome e di fatto, non riesce piu' a vincere?? Occupatevi piu' delle puttane di Berlusconi e meno dei lavoratori, almeno farete meno danni.

C.N. ha detto...

Se la maggior parte degli operai,in Italia non vota piu' a sinistra,un motivo ci sara' pure.A Lucchetti magari questo interessa poco.E pensare che una volta,faceva il sindacalista.Gli operai di Falconara,che lavorano all'Api,al momento opportuno se ne ricorderanno senz'altro.

Anonimo ha detto...

Pd partito dei disoccupati. Vergognatevi di quello che state facendo a Falconara

Anonimo ha detto...

ah ah ah ah ah.
Ecco cosa vuol dire PD:
partiti disoccupati