venerdì 4 febbraio 2011

Falconara. «Sì ai due impianti». La Giunta gli chiede di ritirare la proposta, il centrodestra plaude all’iniziativa

Latini apre le porte alle centrali Api

Il consigliere regionale presenta una mozione di modifica del Pear











di MARCO CATALANI

FALCONARA - La Regione incontra l’Api e vaglia i progetti: il Pear non è più intoccabile e il faro della trattativa torna ad essere la convenzione del 2003 che ha portato al rinnovo della concessione. Nel frattempo in maggioranza regionale c’è già chi pigia sull’acceleratore. E’ il consigliere Dino Latini (Alleanza per l’Italia) che ha annunciato una mozione in Assemblea per modificare il Pear. «Una proposta - spiega Latini - che prevede la possibilità di due centrali in deroga ai limiti stabiliti dal piano energetico regionale nelle zone di degrado industriale per la loro riqualificazione produttiva e ambientale. Una di queste dovrebbe essere la raffineria Api di Falconara, la cui trasformazione in centrale di 580 mw darebbe ricadute positive su tutti senza far venire meno i profili di tutela dall’ambiente. I lavoratori avrebbero un futuro certo e si darebbe una spinta positiva all’occupazione, il fabbisogno energetico delle Marche troverebbe una copertura notevole, i cittadini di Falconara avrebbero energia gratis o giù di lì. Gli interventi di sistemazione e riqualificazione di tutta la zona di Falconara a carico dell’Api come contributo di miglioria per la trasformazione produttiva della raffineria sarebbero consistenti e duraturi. La modifica serve per superare gli ostacoli di natura normativa che possono essere quelli che ostacolino quelli di un accordo tra le parti». Dalla giunta regionale è arrivata la richiesta a Latini di ritirare la mozione. In corso c’è infatti un tavolo tecnico che sta verificando la congruità del progetto Api con il protocollo d’intesa del 2003. Trattativa delicata che potrebbe portare davvero ad una modifica del Pear. Trattativa delicata, insomma. Come ad alto rischio è il dialogo con i Comuni che finora si sono detti contrari ai progetti del petrolchimico, sia riguardo le centrali elettriche, sia per quanto riguarda il rigassificatore. Due progetti che i vertici Api da anni reputano essenziali per il sito falconarese. Dal centrodestra si plaude all’iniziativa di Latini. «Finalmente - si congratula il Pdl Giacomo Bugaro - dopo anni di chiusura dalla maggioranza arrivano segnali di apertura sulla revisione del Pear e sulla conversione della centrali Api da raffinazione a produzione energetica. Aspettiamo quindi che il collega Latini formalizzi l’atto nel quale propone tale modifica per analizzarlo e, dopo una attenta e scrupolosa analisi, procedere positivamente. Nel massimo rispetto delle norme ambientali, molto stringenti in materia, è ora che le Marche escano dall’ideologismo ed inaugurino una nuova stagione di pragmatismo e sviluppo. Ciò passa anche per un nuovo Pear che non solo dia la possibilità di convertire la raffineria Api, ma possa vedere realizzato anche un moderno ed efficiente termovalorizzatore per chiudere davvero il ciclo combinato dei rifiuti dando un senso alla raccolta differenziata e abbandonando la vecchia e ormai superata logica delle discariche».

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Finalmente qualcuno in regione,ha deciso di dare la sveglia a Spacca,Lucchetti,Donati e compagnia bella.Se son rose......

Anonimo ha detto...

..fioriranno , basta che tutti noi dipendenti dell'api e dell'indotto ci muoviamo e subito