Corriere Adriatico
Senza riscaldamento e luce, nell’hotel alluvionato
Ieri mattina, dopo due giorni di intenso lavoro degli elettricisti, i gestori sono riusciti a riavere la luce almeno in una parte dell’hotel. Ci vorrà ancora tempo per riaverla in tutto lo stabile. Ripristinata anche una linea telefonica. “In questo modo - dice Borsini - possiamo almeno rispondere al telefono per dire ai clienti che non possono venire e magari per trovare loro delle soluzioni alternative. Alcuni, quelli che avevano prenotato tramite le agenzie, siamo riusciti a contattarli e a sistemarli in un altro albergo. Per gli altri non sappiamo come fare, perché tutti i dati erano nei computer che sono finiti in acqua e sono ormai inutilizzabili”. Nell’hotel non funziona neanche il riscaldamento e molti clienti, fuggiti in fretta e furia dalle finestre a bordo di una ruspa, hanno perso anche i documenti, portati via dalla forza dell’acqua e del fango.
“Rimane il dubbio se riusciremo a riaprire - dice ancora Borsini - bisogna vedere se ci danno lo stato di calamità e soprattutto quanto ci verrà effettivamente riconosciuto. Perché anche nel 2006 ci hanno stanziato dei fondi, ma ci hanno dato a malapena un terzo di quello che poi invece abbiamo speso. Non possono pensare di risolvere tutto con i 55 mila euro che ci hanno dato l’altra volta”.
Il tutto senza contare poi i mancati introiti per l’attività interrotta e gli stipendi dei sette dipendenti, costretti loro malgrado a starsene a casa.
Nessun commento:
Posta un commento