giovedì 3 marzo 2011

Fini lascia se fallisce con Fli. Ma non doveva farlo per Montecarlo?



E’ proprio in un momento come questo che le ambiguità, le zone grigie sui ruoli, le uscite da presidente della Camera ma anche (per dirla con Veltroni) da capo di Fli andrebbero rigorosamente evitate. Proprio quando la querelle sulla terzietà dell’inquilino di Montecitorio si fa più incessante e rovente, si dovrebbe agire per senso di responsabilità, quanto meno stabilendo le priorità. E nel caso di Gianfranco Fini il ruolo istituzionale dovrebbe prevalere su quello politico che certo, non può essere nascosto, ma non per questo agitato come una clava per demolire premier e governo.

Perché per chi invoca il rispetto dei ruoli istituzionali, blandisce il Colle sui richiami a scongiurare lo scontro istituzionale, andare in tv e scegliere l’arena mediatica per confermarsi leader di un partito di opposizione, diventa una pratica che indebolisce il già precario equilibrio (politico e istituzionale) in cui si muove Fini. Se a questo si aggiunge che da giorni il presidente della Camera è impegnato in un incessante tour televisivo per ricaricare le pile a eletti ed elettori dopo la diaspora e le liti in Fli, forse si comprende da che parte stia il concetto di terzietà. Prima il faccia a faccia con Sandro Ruotolo ad Annozero, poi quello con Lilli Gruber a Otto e mezzo, quindi la possibilità di un bis da Floris a Ballarò e prossimamente a Porta a Porta.

Un Fini scatenato, insomma. Che benedice la campagna di Fli sul federalismo a suon di slogan del tipo: ‘Lega+Pdl= più tasse per tutti”. A proposito: ma non si era autosospeso dal partito per non confliggere col ruolo istituzionale? E Bocchino nominato dal capo alla guida dei fiellini che fine ha fatto? Resta da capire – perché ancora non è molto chiaro – la direzione. Il presidente della Camera dice che vuole rifondare il centrodestra e tuttavia ammette che se il progetto fallirà, è pronto a lasciare la politica. Ma, viene da chiedersi: sarà forse come per la casa di Montecarlo?

Anche allora, eravamo in estate, in un videomessaggio sul sito futurista Generazione Italia, il presidente della Camera promise che avrebbe lasciato lo scranno più alto di Montecitorio se fosse stato accertato che la casa di Montecarlo fosse risultata riconducibile al cognato. Di mesi ne sono passati, il fatto è stato acclarato ma le dimissioni non sono mai arrivate.

Se fossimo tra gli ospiti del salotto tv di Vespa gli chiederemo volentieri di definire una volta per tutte il significato del termine “fallimento” perché sono in molti a ritenere che il progetto di Fli sia già fallito. Sarebbe necessario per capire quando Fini potrebbe far coincidere il senso della parola ‘fallimento’ con le relative conseguenze. Perché per ora, come abbiamo visto, siamo agli annunci.

A meno che Fini se un giorno dovesse fallire per davvero il progetto di Fli, abbia già deciso di lasciare la presidenza della seconda Camera per dedicarsi alla terza Camera: quella di Porta a Porta.



L'Occidentale

2 commenti:

uno nuovo ha detto...

Cari amici del popolo della libertà... che vivete nella casa delle libertà... che frequentate i circoli delle libertà che siete promotori della libertà...non vi sembra un po' troppa questa libertà?."In mezzo a tanta licenza nasce e si sviluppa una mala pianta:la tirannia".Tornando a noi invece mi viene da dire che chi sta con lo zoppo impara a zoppicare.A forza di stare nella casa delle libertà è evidente che anche Fini qualche vizietto doveva pur ereditarlo.Ringraziando Dio niente bunga bunga ma un bel attaccamento alla poltrona di sicuro. Tuttavia da che mondo è mondo se esiste un allievo deve anche esserci un maestro e lui è andato a scuola dal migliore. Si può sempre dare la colpa ai giornalisti dicendo che hanno mal interpretato...e le registrazioni?...be, sono sbagliate anche quelle e comunque bisogna sempre negare e continuare a negare.L'unico che nel corso degli anni non ha compreso il verbo Berlusconi è il povero Scajola che si è dimesso per ben due volte...povero Scajola, che c......e!!!

Anonimo ha detto...

Caro uno nuovo:certi tuoi commenti,a volte mi lasciano veramente perplesso.Ero convinto fino ad oggi,che tu fossi un simpatizzante della sinistra. Evidentemente,di te non ho capito niente.Le tue interpretazioni riguardo agli eccessi di liberta',mi lasciano molto amareggiato.Mi hanno raccontato di un certo Mussolini,che ragionava come te e,quella liberta'(circoli compresi)ha ritenuto giusto abolirla.Riguardo al maestro di Fini, pensa, ad un certo punto mi era venuto in mente un certo Almirante. Ma forse mi sbaglio,sai non sono un esperto in politica.L'importante e' che adesso faccia parte della "Santa alleanza",contro Berlusconi.