giovedì 14 aprile 2011

Fli: “No al rigassificatore”
Dal Corriere di oggi Falconara “Il territorio di Falconara è fortemente compromesso dal punto di vista ambientale, credo quindi che, in una più giusta ottica di sguardo rivolto ai prossimi anni, bisogna per quanto possibile convivere con l'esistente, ma iniziando anche a pensare a quello che potrà essere il futuro, magari più eco-sostenibile”. Queste le riflessioni di Ludovico Luongo capogruppo consiliare di Futuro e Libertà. “Per questo motivo io e il mio partito – aggiunge Luongo – abbiamo posto una impegnativa riflessione sulla questione del rigassificatore nel nostro comune e siamo giunti alla conclusione che si rende necessario non appesantire ulteriormente la situazione esistente, dichiarando ufficialmente la nostra posizione contraria all'insediamento del nuovo impianto”. “Crediamo – aggiunge il capogruppo di Fli – sia giunta l'ora di guardare avanti, un futuro che potrebbe vedere una riconversione complessiva dell'area industriale che consentirà il cambio di rotta per l'intera città di Falconara”.

10 commenti:

P.P. ha detto...

Che bello vedere Federici seduto in prima linea contro il rigassificatore su tg3 giusto pochi minuti fa.....

Anonimo ha detto...

Be lo slogan del pd affisso in tutta la provincia recitava: il lavoro prima di tutto

Anonimo ha detto...

http://www.vivereancona.it/index.php?page=articolo&articolo_id=279762

Si ma intendevano quello di loro!!

E.B. ha detto...

Non li votero' mai piu' a Falconara. Che tristezza. Alla faccia dello slogan.

Michele ha detto...

Un rigassificatore impiega max 15/20 persone, quando poi la rigassificazione viene fatta dalla nave la metà, una centrale elettrica 25/40 persone per tutti i tre turni lavorativi di 24 h, chissà tutti le altre persone che adesso lavorano alla raffineria che cosa faranno se la proprietà riuscirà a realizzare i suoi progetti! Il futuro può essere solo nella riconversione di quest'industria.

Andrea ha detto...

Be 50 posti di lavoro sono assicurati e non sono pochi al giorno d'oggi, considerando anche 800 persone circa che lavoreranno nel commissioning per 3 anni. La raffineria sta attuando i prepensionamenti. Praticamente vengono accompagnati i lavoratori alla fuoriuscita senza assunzioni. Questo per i prossimi 3 anni.
Ecco come secondo me come verranno salvaguardati i posti di lavoro. Al 2013 ci saranno 97 fuoriuscite senza assunzioni.
Chi rimane sara' reinternalizzato nelle nuove strutture. Importante dovra' essere il ruolo dei sindacati, vincolando l'azienda al mantenimento dei livelli occupazionali. La raffinazione non e' piu' competitiva. Senza investimenti si rischia la chiusura della raffinazione senza possibilita' di reimpiegare gli operai in un nuovo polo energetico

Anonimo ha detto...

W gli operai della raffineria. Il lavoro prima di tutto....

Un realista con i piedi per terra ha detto...

Michele dovrebbe spiegare,cosa intende per riconversione.Produzione di cioccolatini? Sa cosa significa smantellare una raffineria e,bonificarla? Nel frattempo i lavoratori occupati,piu' l'indotto,dove li mandiamo? Ci pensera' Federici, oppure Calcina o Luongo a sistemarli? Parlare per slogan,senza indicare soluzioni percorribili,significa solo fare demagogia.E in giro con l'aria di crisi che tira.....

Operaio cantiere ha detto...

Confido nel fatto che a governare questa regione,ci sia Spacca,e non gente come Federici, Mastrovincenzo,Calcina e compagnia bella.Aspetto gli sviluppi della vicenda,non avrei difficolta' altrimenti a indirizzare il mio voto su partiti di centrodestra.

M.G. ha detto...

Chi ha governato fino adesso la Regione Marche,mi sembra abbia fatto ben poco per salvare il cantiere navale di Ancona.Ora non resta che proseguire, prestando ascolto alle eccelse menti degli esperti politici,per avviare il processo di riconversione ( leggi chiusura)della raffineria Api. Tutti consulenti specializzati nella lotta.......all'occupazione.