sabato 3 settembre 2011

Dal Corriere Adriatico

Vacanze con l’inganno

Chiusa l’agenzia Caimba Tour, non poteva più esercitare l’attività

Falconara Sembrava una vera e propria agenzia di viaggi. Peccato che chi si rivolgeva alla Caimba Tour, in via Cavour, in realtà non sapeva di farlo a suo rischio e pericolo. Già perché l’agenzia non aveva più i requisiti per svolgere l’attività e i suoi clienti non erano coperti da assicurazione, almeno secondo la ricostruzione della polizia municipale. E non sono poche le segnalazioni arrivate a vigili di chi non ha ottenuto il viaggio pur avendo pagato il biglietto o di chi è rimasto insoddisfatto. Da qui sono partite le indagini della Municipale che si sono concluse con la disposizione della chiusura dell’agenzia e una sanzione amministrativa di duemila euro a carico del titolare. La Caimba Tour, che abbiamo provato a contattare ma senza risultati, fino al 31 ottobre 2010 ha svolto la propria attività avendone titolo, ma successivamente ha perso i requisiti, continuando però lo stesso ad occuparsi di viaggi. Tanto che in un sopralluogo dell’ 8 marzo scorso il comando della polizia municipale aveva inviato al titolare dell’attività l’inibizione a proseguire. In particolare mancava il direttore tecnico e soprattutto non c’era la copertura assicurativa fideiussoria. In un secondo controllo, il 6 agosto scorso, la Municipale ha constatato che il titolare dell’agenzia, pur avendo avuto il tempo necessario per ritornare in regola, non si era affatto preoccupato di farlo. Intanto, l’agenzia pubblicizzava e reclamava viaggi su Internet, su volantini, biglietti da visita e sulla vetrina dello stesso locale, che a guardarlo sembra proprio un’agenzia di viaggi a tutti gli effetti. Alla fine gli agenti hanno adottato un provvedimento che, oltre a disporre la cessazione dell’attività, è finalizzato ad evitare che i cittadini fossero ingannati. “Abbiamo gestito questa situazione con la massima attenzione e senza voler creare allarmismi – spiega il comandante della Municipale Stefano Martelli – ma non potevamo permettere che i clienti potessero cadere nell’inganno che l’attività, nata regolare, lo fosse ancora ed essere quindi inconsapevolmente esposti a rischi ed eventuali mancati risarcimenti”. “Va fatta rilevare l’importanza di questo servizio rivolto alla tutela del consumatore e del cittadino – commenta il vicesindaco con delega alla sicurezza Clemente Rossi – e che anche questa è una delle competenze e delle incombenze della Municipale che spesso è ricordata solamente per le multe e per i divieti, quando invece è impegnata in numerose attività, come questa, a livello di prevenzione”.

leila ben salah,

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Lo Stato conferma: Casagrande contro, Pasquini a favore

By pass, scintille al vertice

Ancona Il Governo ha confermato lo stanziamento per il by pass ferroviario di Falconara. Lavoro che verrà appaltato da Rfi. Ma sulla previsioni hanno posizioni discordanti la presidente della Provincia Patrizia Casagrande e Paolo Pasquini, già dirigente della Regione, assessore ai Lavori pubblici e all’Urbanistica del capoluogo. La notizia della conferma dei fondi rimbalza dal tour che le istituzioni hanno effettuato ieri tra le opere utili agli spostamenti dei pellegrini per il Congresso eucaristico.

“E’ passata la proposta di Baldassarri - sottolinea la Casagrande, affiancata dall’assessore al Trasporto pubblico Antonio Gitto -, che riguarda il solo by pass alla raffineria Api. Io sono per utilizzare anche i fondi del by pass, 240 milioni di euro, per l’intero arretramento della linea ferroviaria”.

Non è dello stesso avviso Pasquini, che ha aperto il fronte stuzzicando la presidente sul fatto che lo Stato ha deciso di procedere nonostante il parere contrario proprio della Provincia, che peraltro si stava muovendo all’unisono con Pesaro Urbino, per sollecitare l’intervento. “Un intervento non esclude l’altro - dice l’assessore di Ancona -. Lo spostamento dell’intera linea ferroviaria è un’opera al momento neppure progettata e comunque faraonica. E poi, se l’intervento significa portare l’alta velocità ben venga, se si tratta di peggiorare la situazione no”.

Lo scorso giugno la Casagrande aveva promosso un incontro con la Provincia di Pesaro, per muoversi all’unisono. Un obiettivo è quello di liberare l’attuale linea Adriatica per trasformarla in metropolitana di superficie. L’altro obiettivo, regionale, è proprio quello di portare l’alta velocità nelle Marche, sul nuovo tracciato interno, lontano dalla costa.


1 commento:

Anonimo ha detto...

Chissa' se i nostri eroi,riusciranno a spendere i fondi gia' stanziati.Nel frattempo speriamo che si chiariscano le idee.