Corriere Adriatico
Minore tolto alla mamma, per i Servizi sociali era inevitabile. La donna: “Non l’ho mai abbandonato”
“Il ragazzino è protetto e sta bene”
Falconara “Non abbiamo fatto altro che mettere in sicurezza un minore, è una competenza del Comune e la famiglia era seguita da tempo”. Sulla vicenda del minore preso in carico dai Servizi sociali del Comune, l’assessore Gilberto Baldassarri non vuole e non può dire altro perché, spiega, “tutte le motivazioni che sono dietro a questo provvedimento sono ovviamente coperte della privacy”, ma chiarisce di non “condividere assolutamente la scelta della madre di diffondere foto e notizie”. “Il ragazzino è in comunità, è protetto e sta bene – prosegue Baldassarri – semmai quello adesso sono più preoccupato per la bomba mediatica che si sta scatenando intorno a questa vicenda. La vita di un ragazzino di undici anni va tutelata, difesa e non può essere data in pasto ai media”. La madre di “Angelo” però si dispera “ancora non sono riuscita parlare con mio figlio” dichiara. “Mio figlio – aveva fatto sapere nei giorni scorsi – è stato portato via senza preavviso e senza alcuna ragione”.
In quel momento la donna era fuori città per una visita medica, ma “il bambino non era abbandonato, l’avevo affidato, come è capitato altre volte, a un cugino quarantenne. “Sono una brava mamma – assicura – indignata e ancora sotto choc. Dicono che mio figlio crea disordine in classe? E’ stato vittima di bullismo nella scuola, c'è una denuncia e ci sono delle indagini”. Eppure proprio il comportamento di “Angelo” nell’ambiente scolastico avrebbe svelato la situazione di disagio e di difficoltà all’interno del nucleo familiare che ha portato alle indagini dei servizi sociali del Comune e quindi al provvedimento firmato dal sindaco Brandoni.
La mamma però respinge le accuse e anche se ammette di essere stata più volte convocata per i litigi di “Angelo”, assicura che “non era lui ad attaccar briga”. “Il ragazzo con cui ha discusso – ha spiegato la donna - è molto più grande e robusto, mi è stato detto che mio figlio lo aveva aggredito, ma lui alla presenza di insegnanti e preside ha raccontato di essere stato picchiato nei bagni durante la ricreazione perché aveva rifiutato di dargli i soldi che aveva in tasca. Anche pochi giorni prima di essere prelevato a scuola mio figlio aveva un dito gonfio”. La mamma ha provato a contattare la comunità per avere notizie del suo ragazzo. “Ho parlato con degli educatori, mi confermano che mio figlio è educatissimo e non dà problemi. E’ un ragazzino solare, che si fa ben volere, per questo i compagni si sono mobilitati”.
3 commenti:
io ho fiducia nel sindaco che è persona responsabile, però è il sistema giustizia minori che mette paura!!
una mamma
comunque prima di mettere un bambino in una casa protetta, prima si prova coi nonni!!
datelo ai nonni perbacco!
Posta un commento