mercoledì 5 ottobre 2011

Corriere Adriatico

Minore tolto alla mamma, per i Servizi sociali era inevitabile. La donna: “Non l’ho mai abbandonato”

“Il ragazzino è protetto e sta bene”

Falconara “Non abbiamo fatto altro che mettere in sicurezza un minore, è una competenza del Comune e la famiglia era seguita da tempo”. Sulla vicenda del minore preso in carico dai Servizi sociali del Comune, l’assessore Gilberto Baldassarri non vuole e non può dire altro perché, spiega, “tutte le motivazioni che sono dietro a questo provvedimento sono ovviamente coperte della privacy”, ma chiarisce di non “condividere assolutamente la scelta della madre di diffondere foto e notizie”. “Il ragazzino è in comunità, è protetto e sta bene – prosegue Baldassarri – semmai quello adesso sono più preoccupato per la bomba mediatica che si sta scatenando intorno a questa vicenda. La vita di un ragazzino di undici anni va tutelata, difesa e non può essere data in pasto ai media”. La madre di “Angelo” però si dispera “ancora non sono riuscita parlare con mio figlio” dichiara. “Mio figlio – aveva fatto sapere nei giorni scorsi – è stato portato via senza preavviso e senza alcuna ragione”.


In quel momento la donna era fuori città per una visita medica, ma “il bambino non era abbandonato, l’avevo affidato, come è capitato altre volte, a un cugino quarantenne. “Sono una brava mamma – assicura – indignata e ancora sotto choc. Dicono che mio figlio crea disordine in classe? E’ stato vittima di bullismo nella scuola, c'è una denuncia e ci sono delle indagini”. Eppure proprio il comportamento di “Angelo” nell’ambiente scolastico avrebbe svelato la situazione di disagio e di difficoltà all’interno del nucleo familiare che ha portato alle indagini dei servizi sociali del Comune e quindi al provvedimento firmato dal sindaco Brandoni.

La mamma però respinge le accuse e anche se ammette di essere stata più volte convocata per i litigi di “Angelo”, assicura che “non era lui ad attaccar briga”. “Il ragazzo con cui ha discusso – ha spiegato la donna - è molto più grande e robusto, mi è stato detto che mio figlio lo aveva aggredito, ma lui alla presenza di insegnanti e preside ha raccontato di essere stato picchiato nei bagni durante la ricreazione perché aveva rifiutato di dargli i soldi che aveva in tasca. Anche pochi giorni prima di essere prelevato a scuola mio figlio aveva un dito gonfio”. La mamma ha provato a contattare la comunità per avere notizie del suo ragazzo. “Ho parlato con degli educatori, mi confermano che mio figlio è educatissimo e non dà problemi. E’ un ragazzino solare, che si fa ben volere, per questo i compagni si sono mobilitati”.

m.m.,

3 commenti:

Anonimo ha detto...

io ho fiducia nel sindaco che è persona responsabile, però è il sistema giustizia minori che mette paura!!
una mamma

Anonimo ha detto...

comunque prima di mettere un bambino in una casa protetta, prima si prova coi nonni!!

Anonimo ha detto...

datelo ai nonni perbacco!