domenica 6 maggio 2012

Dal Corriere Adriatico

Veranda in legno

Ripertura con novità al Solaria


Falconara Il Solaria riapre i battenti. Dopo la tempesta è tornato finalmente il sereno. Tutti pronti per il 26 maggio. Ancora tre sabati poi ristorante e pizzeria dello chalet più rinomato, saranno di nuovo aperti a pranzo e cena “come se fosse il giorno di Ferragosto”, dice scherzoso e soddisfatto il gestore Gianluca Guazzarotti. Tra due sabati sarà invece attivo il bar :“La prossima settimana – dice il titolare - ultimeremo tutti i lavori. A grande richiesta e sorpresa, anche per questa stagione si conferma la vecchia gestione dei due fratelli Guazzarotti. Gianluca e Mauretto cureranno bar, ristorante e tutti gli intrattenimenti serali e non. Ci sarà però una new entry. Anche Mattia Guazzarotti del Marakaibo, figlio di Mauretto, collaborerà nello staff. A breve rivedremo sfilare per la spiaggia dorata, gli ombrelloni rossi del lido che si sono da sempre contraddistinti. “Aspettiamo che il Comune ci dia precisazioni su dove prendere la sabbia – spiegano dal Solaria -, le forti mareggiate invernali ce l'hanno portata via”. Ancora poco tempo e il casolare bianco tornerà a splendere sotto il sole, con qualche cambiamento. La veranda del bar-ristorante non è più in policarbonato ma in legno “garantendo un aspetto migliore”, abbellito l'accesso in piscina con erba sintetica.

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Il colpo alla Bcc

Rapinatori Immagini al vaglio

Falconara Continua la caccia ai rapinatori della Bcc. L'altro giorno, alle 15, sono “prelevati” 10.000 euro dalle casse della banca di credito cooperativa. Due malviventi – del Sud - sono entrati con un taglierino e scavalcato il bancone. Poi sono scappati lungo via XX Settembre. Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto uno di loro imboccare via Marsala. Ma le telecamere a circuito interno hanno immortalato i banditi. Le foto sono ora nelle mani dei carabinieri. “Le immagini sono molte nitide”, conferma il tenente Matteo Demartis. I due erano entrati a volto scoperto poi, per non farsi riconoscere dai dipendenti hanno cercato di mascherarsi il volto. “Stiamo lavorando sulle impronte digitali – continua Demartis -, le ricerche saranno estese anche a livello nazionale”.

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