giovedì 22 maggio 2014


                                 CIO' CHE ACCADE VICINO A NOI

Bontempi, debiti per 18 milioni
Chiesto il concordato preventivo


CAMERANO - Cala il sipario sulla Bontempi Spa, la storica azienda produttrice di arredi con sede in via Direttissima del Conero L'azienda ha presentato istanza di concordato preventivo. La procedura prevede un piano di ristrutturazione del debito di carattere prevalentemente liquidatorio, volto alla dismissione del patrimonio. La crisi che dal 2008 si è abbattuta sull’economia mondiale non ha purtroppo risparmiato una realtà un tempo solida e in crescita come l’azienda fondata nel 1963 dai fratelli Alessandro e Giancarlo Bontempi. Un impero che nell’arco di quattro decenni è arrivato a contare sei stabilimenti, tre poli produttivi e 450 persone alle dipendenze del Gruppo. L’impresa fa oggi capo all’amministratore unico Alessandro Bontempi, è interamente partecipata dalla Solage Internationaled, e svolge attività di consulenza amministrativa e gestionale anche in favore di altre due società: la Solage srl con sedi in Ancona e Manfredonia (Puglia), e la Bzb srl delle quali detiene la totalità delle quote. Debiti per 18 milioni di euro e una congiuntura economica ancora negativa costringono a chiudere l'avventura.
Mercoledì 21 Maggio 2014
(Corriere Adriatico)
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Marche, i danni per l'alluvione
superano i 366 milioni di euro


ANCONA - Ad appena due settimane dall’evento tragico di Senigallia, il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha trasmesso lo stato puntuale dei danni. Il maltempo dal 2 al 4 maggio che ha sconvolto le Marche e causato l’alluvione a Senigallia lascia danni stimati per un importo di 366,181 milioni di euro. Il dato è stato trasmesso al Capo del dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, Franco Gabrielli. La lettera del presidente segue la richiesta dello stato di emergenza per l’intero territorio delle Marche.

Ora Spacca ha inviato a Roma le schede che riassumono il valore dei danni riscontrati, elaborate tramite le Province e i Comuni, per confermare la richiesta, “con la quale dovranno essere messe a disposizione risorse a favore della popolazione, delle imprese e degli enti locali. La rapidità e precisione nella raccolta dei dati sono determinanti per una veloce concessione dello stato di emergenza.

È per questo che la Regione, con i Comuni e le Province, si è immediatamente attivata”. Il maltempo “ha colpito, in maniera preponderante, Senigallia e alcuni comuni limitrofi, creando danni diffusi alle abitazioni, alle attività produttive e alle infrastrutture pubbliche. Per questo motivo tutte le amministrazioni locali e statali, con il supporto della Regione, sono intervenute in maniera concorde per rispristinare i luoghi colpiti e, grazie all’intenso lavoro svolto, si può dire che, negli spazi e nelle aree pubbliche, a distanza di dieci giorni, non restavano tracce del grave evento calamitoso”.

Diversa, però, è la situazione nelle abitazioni e nelle sedi delle aziende, “dove gran parte degli arredi, dell’abbigliamento, degli elettrodomestici e, per le imprese, delle materie prime, delle attrezzature e delle scorte sono stati smaltiti perché inservibili. Date tali premesse, nonostante l’impegno della Regione, delle Amministrazioni provinciali e dei Comuni, ci si trova, senza dubbio, di fronte a un evento fronteggiabile solo con mezzi e poteri straordinari. Segnalo sin da ora che l’Amministrazione pubblica competente, in via ordinaria, a coordinare gli interventi conseguenti a questo evento, successivamente alla scadenza dello stato di emergenza, è la Regione Marche”.

Nella lettera trasmessa a Roma vengono riassunti gli importi delle varie tipologie di danno riscontrate: danneggiamenti segnalati dai privati (149,271 milioni), dalle attività economiche e produttive extra agricole (60,718 milioni), interventi degli Enti locali nella situazione emergenziale (6,773 milioni), fabbisogno stimato per il ripristino del patrimonio pubblico (149,417 milioni).
Martedì 20 Maggio 2014
(Corriere Adriatico)
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Picchia una persona e scatena il Far West
Bloccato dagli agenti in piazza Ugo Bassi


ANCONA - Scene da Far West ieri pomeriggio attorno alle 18 in piazza Ugo Bassi. Un uomo sceso da un apetto carico di ferri vecchi si è adagiato nei pressi di un'aiuola. All'arrivo delle ambulanze è scattato verso un bar dove ha colpito con un pugno una persona per scatenare poi il parapiglia. E' stato bloccato da agenti delle volanti e della municipale.
Mercoledì 21 Maggio 2014
(Corriere Adriatico)


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