venerdì 30 gennaio 2009

Bilancio a rischio senza i soldi delle accise


Dal Messaggero del 30 Gennaio

FALCONARA La partita per le accise si rivela una “mission impossible” e la strada per chiudere il bilancio falconarese è tutta in salita. A poco più di due mesi dal termine ultimo per approvare il Preventivo, Falconara è ancora a rischio. Il divario tra entrate ed uscite segna infatti ancora uno squilibrio di 4 milioni di euro e il viaggio a vuoto a Roma del sindaco Goffredo Brandoni per la questione accise innesca le polemiche delle opposizioni. Nel mirino, quello che è stato un cavallo di battaglia della campagna elettorale dell'attuale sindaco: il concetto della maggior facilità a far arrivare il contributo grazie al "governo amico". Dei soldi che la Raffineria Api paga allo Stato, parte dei quali secondo la Finanziaria 2001 sono destinati alle città che ospitano gli impianti, finora nemmeno l'ombra. Il contributo, mai finanziato, sarebbe manna dal cielo per la Falconara dei conti in rosso: basterebbe l'1% per far arrivare in città 8 milioni, stando a quanto pagato dall'Api nel 2007. La legge sul Federalismo Fiscale ha recepito la norma ma tra passaggio alla Camera e decreti attuativi i soldi si vedranno solo nel 2011. Tardi per Falconara. «E' la logica conclusione rispetto alle premesse - attacca Loris Calcina di Cittadini in Comune - perché con i guanti bianchi, come fa Brandoni e come hanno fatto prima di lui i suoi predecessori coi cosiddetti "governi amici", si prendono solo pesci in faccia. Falconara deve pretendere quanto gli spetta dal 2001. E' inutile andare a Roma con la "richiestina" o la "letterina" come ha fatto anche il centrosinistra. Occorre contattare tutti i comuni aventi diritto e le rispettive Regioni». Critico anche il Pd che però auspica collaborazione per il futuro. «Quello di andare solo dai parlamentari di centrodestra è un errore ed è stato un limite anche delle passate legislature - ammette Emanuele Lodolini, capogruppo Pd - In campagna elettorale abbiamo sostenuto l'esigenza di unire la politica. Siamo pronti a dare il nostro contributo se ci sarà chiesto». Mano tesa, insomma, anche se Lodolini legge nell'incontro del sindaco solo con i parlamentari del Pdl «la non volontà di dialogo. Tenendo conto di questo, non si può non registrare il fallimento del viaggio a Roma». L'ultima spiaggia per le accise è rappresentata dall'iniziativa di Roberto Piccinini che, come presidente del Coordinamento che riunisce i 16 Comuni sede di impianti, è deciso a coinvolgere sindaci, Province, Regioni e parlamentari per tentare la strada delle conferenza Stato-Regioni-Comuni. «La proposta di Piccinini? Noi siamo pronti - spiega il sindaco -: se ci sono soluzioni alternative, ben vengano. Vorrei però che l'aiuto del centrosinistra sia reale. Le critiche di Calcina invece non le accetto. Se fossimo a fine legislatura avrebbe ragione ma ad appena otto mesi dal mio insediamento, no». Tolte le accise, per la chiusura del bilancio si sta lavorando su vari fronti. Con l'abbassamento dei tassi d'interesse, gli uffici stanno rivedendo i piani di ammortamento dei mutui contratti per capire quanto è possibile risparmiare. Tra le voci in entrata, il prosieguo della lotta all'evasione fiscale e l'aumento dei controlli su parcometri e le relative multe. Briciole, però. Una bella mano arriverà dagli oneri di urbanizzazione di Quadrilatero, stralciati dall'assestamento ed inseribili al 75% in bilancio per oltre 2 milioni di euro. L'Ici delle piattaforme Eni frutterebbe 700mila euro, più circa 3 milioni di arretrati. Ma l'Eni ha impugnato l'accertamento e, con l'attenzione particolare che regna sulla città, difficilmente si potrà licenziare un documento contabile che non sia congruo con la realtà.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma quali pesci in faccia? In 8 mesi il nuovo governo nazionale ha fatto passare l'emendamento. Tra 2 anni arriveranno i soldi e sta gente ancora frigna?? Cosa ha fatto la sinistra con comune provincia regione e stato rosso per le accise?? Non hanno ottenuto niente. Ora parlate pure? Ringraziate iddio che intanto il governo le ha sbloccate altro che protestare. Andate a Cuba a protestare. Chi ci sara' al governo della citta' nel 2011 potra' godere dei frutti di questa amministrazione nazionale di centrodestra che da finalmente a falconara quello che le e' dovuto. Il restante e' aria fritta che serve a qualcuno per dar fiato alle trombe sui giornali

Anonimo ha detto...

No ,per carità,lasciate perdere Piccinini,se non le accise manco tra 20 anni arrivano.