mercoledì 21 gennaio 2009

Imprese, saldo positivo ma con tanti dubbi

I dati della Confartigianato presentano un quadro complesso della situazione cittadina



Positivo il saldo tra aperture e cessazioni delle imprese artigiane per l'anno 2008, stando ai dati diffusi ieri dalla Confartigianato di Falconara. Nel territorio falconarese, per la prima volta da anni, la differenza tra nuove imprese e attivita' chiuse e' positiva ed e' pari a +1: sono 58 le aziende che hanno aperto contro le 57 che hanno cessato l'attivita'. L'analisi del presidente Graziano Ragaglia, pero', non si ferma al dato positivo, ma esamina tutti gli ostacoli cui vanno incontro gli artigiani, specie quelli di Falconara. "E' in atto una crisi congiunturale molto pesante - dice Ragaglia -. Per la prima volta il saldo e' positivo a Falconara, ma e' solo un dato indicativo in quanto cessano l'attivita' imprese strutturate ed aprono sempre di piu' piccole aziende, spesso nel settore dell'edilizia, con un "impoverimento" qualitativo. Cessano imprese nel settore del tessile, della metalmeccanica e dei trasporti che subiscono sempre piu' la concorrenza dei vettori stanieri, aumentano le aziende nel settore dell'edilizia e gli acconciatori. Le aziende dell'artigianato di servizio vivono un periodo veramente difficile. Oltre alla crisi economica globale, a Falconara viviamo anche una difficolta' comunale, ereditata dalle precedenti amministrazioni, che non permette all'ente di aiutare le imprese. Inoltre viviamo un apparente isolamento delle istituzioni che non mettono in opera azioni per favorire la piccola impresa. Se non si aiuta la piccola impresa questa sara' la fine per Falconara.

"Il mondo artigiano costituisce una realta' importante per la nostra economia- aggiunge il segretario Marco Pierpaoli - una realta' moderna, originale e innovativa perche' "intercetta" le nuove tendenze della societa', senza farsi sopraffare dall'omologazione. Il sistema economico delle piccole imprese nel 2008 ha tenuto nonostante l'aumento delle tariffe del gas, dell'energia e dei carburanti, oltre all'eccessivo carico fiscale e della burocrazia, considerando inlotre il calo di passeggeri dell'aeroporto che incide anche sull'economia locale. Per il 2009 diventa fondamentale il ruolo delle banche che non devono far venir meno il loro sostegno sia per non far mancare liquidita' sia per sostenere gli investimenti in innovazione. Serve anche maggiore attenzione da parte della politica, in generale troppo ripiegata su se stessa. Riteniamo indispensabile un continuo confronto con le istituzioni per evitare che si cerchi di "fare cassa" sulle imprese.

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