venerdì 13 marzo 2009

dal Corriere Adriatico di oggi

Rischia di essere violentata in spiaggia

La giovane riesce a divincolarsi e scappare. Arrestato un marocchino, un altro è fuggito

Falconara E’ sfuggita allo stupro in una notte da incubo, nel buio di una spiaggia abbandonata. S’è ribellata, ha lottato per sottrarsi alla presa di due uomini, stranieri sballati di droga e alcol. E’ riuscita a chiamare i carabinieri, a far arrestare uno dei due violentatori, mentre l’altro ora è ricercato dagli uomini della tenenza comandata da Matteo De Martiis. E’ la drammatica disavventura capitata l’altra notte a una badante anconetana di 39 anni. Il suo racconto è confuso, mostra aspetti ancora da chiarire, ma i medici del pronto soccorso le hanno riscontrato contusioni e traumi compatibili con il tipo di violenza raccontata, un tentativo di stupro commesso da due marocchini. Uno di loro, Kashir Heddarigi, 34 anni, irregolare e con precedenti penali, adesso è in cella, il complice è scappato. Tutto è iniziato, secondo il racconto del vittima, nella serata di mercoledì. Verso l’ora di cena la giovane donna era andata alla stazione ferroviaria di Falconara per cercare il suo ex fidanzato, un cittadino tunisino. Lì ha incontrato i due giovani marocchini. Gli ha chiesto se per caso conoscevano il suo ex. I due hanno approfittato della situazione, fingendo di conoscere l’uomo che cercava. “Ti accompagniamo noi da lui - le avrebbero detto -. Prima però vieni a bere qualcosa con noi, magari ti serve anche per raccontarci la tua storia e per sfogarti. La donna racconta di essersi fidata, di non aver fiutato la trappola. Così ha trascorso qualche ora con i due stranieri. Verso le due di notte la conversazione si è spostata sulla spiaggia, lungo quel tratto di litorale abbandonato proprio alle spalle della stazione.La donna raccontato di aver visto i due prendere della sostanza stupefacente, scaldarla e quindi inalarla continuando anche a bere. Un mix di alcol e droga, quello assunto dai due nord africani, che li ha spinti ad essere ancor più spregiudicati. Entrambi, dopo essersi slacciati ed abbassati i pantaloni, hanno bloccato la donna cercando di spogliarla e violentarla. “Se non fai sesso con noi ti uccidiamo”, le avrebbero detto. Sin dal primo momento, probabilmente, progettavano un rapporto sessuale. Magari pensavano a una preda facile. Ma lei non ci stava. Ha reagito con tutte le sue forze fino a quando, uno dei due marocchini, ha mollato la presa e s’è appartato per un bisogno fisiologico. L'altro, da solo, non è riuscito a trattenere a lungo la trentanovenne che è riuscita a scappare e a chiamare il 112. Sul posto sono intervenute le gazzelle dell'Arma. La donna è stata trovata davanti al sottopassaggio. Era quasi stordita, ma è riuscita a dare una descrizioni di massima dei due aggressori. I militari hanno subito iniziato la ricerca in spiaggia, riuscendo a bloccare Heddarigi. L'altro, purtroppo, era riuscito a fuggire. La donna, che ha sporto denuncia, si è fatta poi medicare al pronto soccorso dell'ospedale regionale di Torrette. I medici le hanno riscontrato contusioni e traumi guaribili in cinque giorni. Nel frattempo proseguono le ricerche dell'altro straniero. Di lui i militari hanno una descrizione.
ALBERTO BIGNAMI,

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